Ovidio Nasone, Publio
Ettore Paratore
Il poeta latino (Sulmona 43 a.C. - Tomi sul Mar Nero 17 d.C.) è in If IV 90 collocato nel Limbo accanto a Omero, Orazio, Lucano.
Il primo accenno a O. che troviamo [...] in " Bull. " XXI [1914] 241 ss.) che nel luogo dantesco va ravvisato l'influsso di O. e non quello di Seneca (Agamennone 708-709) e in genere delle Troades (sulla questione cfr. Paratore, pp. 108-109). Bisogna inoltre notare che D., scrivendo sì come ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] profondità di grandi coscienze. Nei suoi capolavori, il Saul e la Mirra, e in più altre sue tragedie, come nell'Agamennone, nell'Oreste, nel Filippo, sono scene d'efficacia stupenda, battute di dialogo piene di espressione, frasi che illuminano i più ...
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coefora
coèfora s. f. [dal gr. χοηϕόρος, comp. di χοή «libagione» e tema di ϕέρω «portare»]. – Nell’antica Grecia, portatrice di libagioni funerarie; la parola è nota soprattutto come titolo (Coèfore, gr. Χοηϕόροι) di una tragedia di Eschilo,...
pingue
pìngue (ant. pìnguo) agg. [dal lat. pinguis]. – 1. Di persona, o di parte del corpo, che ha abbondanza o eccesso di tessuto adiposo, e quindi grasso, o molto grasso: un uomo, una donna p.; un corpo p. e pesante; un ventre p., membra...