Trombonista afroamericano (New York 1904 - San Francisco 1946). Solista del jazz classico, mise a punto con B. Miley lo stile growl nell'orchestra di D. Ellington, in cui suonò dal 1926 fino alla morte. ...
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Sassofonista jazz afroamericano (Boston 1910 - New York 1974). Fu dal 1926 nell'orchestra di D. Ellington, contribuendo alla realizzazione della concezione orchestrale di quest'ultimo, con la sonorità [...] profonda e intensamente lirica del suo sax baritono ...
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Pianista e compositore afroamericano di jazz (New York 1926 - ivi 2018). Sensibile alle suggestioni della musica africana, che ha studiato sul posto (Nigeria, Marocco), ha elaborato uno stile pianistico [...] secco ed efficace, influenzato da Duke Ellington e Th. Monk, accanto a una vena melodica cantabile e talvolta nostalgica ...
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Jazzista afroamericano (New Orleans 1892 - Chicago 1940); fu, con J. Noone e S. Bechet, uno dei più importanti clarinettisti del jazz tradizionale. Attivo soprattutto negli anni Venti, fece parte, fra [...] gli altri, dei complessi diretti da K. Oliver, F. Keppard, L. Armstrong, J. R. Morton ...
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Pianista e compositore jazz afroamericano (Baltimora 1883 - New York 1983). Attivo fin dai primi anni del sec. 20º, dopo un lungo periodo di relativa oscurità, si impose nuovamente, agli inizî degli anni [...] Settanta, come uno dei musicisti di maggior valore nell'ambito del ragtime ...
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Cantante e pianista afroamericano di blues (Nashville 1905 - Indian apolis 1935); lavorò spesso con il chitarrista Scrapper Blackwell (1904-62). Gli si deve, fra l'altro, la sostituzione del piano alla [...] chitarra, notevole evoluzione nel passaggio dal genere dei blues popolari al jazz ...
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Batterista jazz afroamericano (Pittsburgh, Pennsylvania, 1919 - New York 1990). Attivo dal 1939, considerato tra i più importanti batteristi con K. Clarke e M. Roach, è stato tra i fondatori dello stile [...] hard bop con cui si è affermato dalla metà degli anni Cinquanta ...
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Vibrafonista afroamericano (Detroit 1923 - New York 1999). Trasferitosi a New York nel 1945 dietro invito di D. Gillespie, fu da questi iniziato alla temperie creativa del be-bop, di cui J. tradusse il [...] lessico sul proprio strumento. Il suo stile, personalizzato da un incisivo senso del blues, fu complementare fin dal 1952 alla sensibilità classica di J. Lewis nella sintesi musicale proposta dal Modern ...
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Contrabbassista afroamericano (Okmulgee, Oklahoma, 1922 - Copenaghen 1960). Di origine pellerossa, fino al 1941 si esibì nell'orchestra diretta dal padre, per passare poi (1942) a quella di Ch. Barnet. [...] Suonò poi con D. Gillespie, R. Eldridge, D. Ellington e W. Herman. Negli ultimi anni si dedicò prevalentemente al violoncello; dal 1958 si stabilì in Europa. È considerato il primo grande contrabbassista ...
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Trombonista di jazz afroamericano (Xenia, Ohio, 1906 - New York 1984). La sua carriera artistica, nata nei primi anni Venti, conobbe il periodo più felice tra gli anni Sessanta e Settanta, allorché D. [...] fece parte di un quintetto col trombettista B. Hackett e della world's greatest jazz band. Fu solista dotato in notevole misura di swing, fantasia e senso del blues ...
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afroamericano
agg. e s. m. (f. -a) [comp. di afro 2 e americano]. – Relativo o appartenente alla popolazione americana di origine africana: musica a., la musica jazz.
spiritismo
s. m. [der. di spirito, sul modello del fr. spiritisme, ingl. spiritism]. – La dottrina, formulata intorno al 1860 dal francese Allan Kardec (pseudonimo di Hippolyte Rivail), che, sulla base del riconoscimento dell’esistenza di...