Scrittore afroamericano (Joplin, Missouri, 1902 - New York 1967). Fin dalla sua prima raccolta di liriche, Weary blues (1926), si affermò come uno dei migliori poeti nell'ambito della tradizione della [...] poesia popolare afroamericana che egli trasferì sul piano letterario. Seguirono: Fine clothes to the Jew (1927), Not without laughter (1930, romanzo), The dream keeper (1932), The ways of white folks (1934, romanzo), The big sea (1940, autobiografia ...
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Cantante e chitarrista di blues statunitense (Scott, Mississippi, 1893 - Chicago 1958). Dotato di notevoli capacità vocali ed espressive, B. fu anche ispirato autore di testi in cui le tematiche proprie [...] del tormentato universo esistenziale della popolazione afroamericana trovarono efficace formulazione poetica. All'interno della storia del blues, rappresentò il momento di sintesi tra il blues rurale e quello urbano. ...
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Sassofonista di jazz statunitense (Fort Worth 1930- New York 2015). Autodidatta, incise il suo primo album nel 1958, ma la piena affermazione giunse solo nei primi anni Sessanta, allorché fu considerato [...] da molti come il più importante innovatore della musica afroamericana dopo C. Parker. Il suo stile, designato con le locuzioni free jazz o free music, si configurava come composizione istantanea, nella quale assumeva un ruolo rilevante l'interazione ...
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Musicista jazz statunitense (Hamlet, Carolina del Nord, 1926 - New York 1967). Dopo aver collaborato, negli anni Cinquanta, con jazzisti come M. Davis e T. Mon, nel 1961 diede vita a un quartetto col quale [...] si affermò come uno dei massimi talenti della musica afroamericana. Strumentista di eccezionali doti tecnico-espressive, sviluppò sia al sax tenore sia al soprano uno stile improvvisativo di grande originalità, che contribuì in maniera decisiva all' ...
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Contrabbassista e compositore statunitense (Nogales, Arizona, 1922 - Cuernavaca, Messico, 1979). Dopo significative esperienze nel jazz tradizionale, nello swing orchestrale e nel be-bop, negli anni Cinquanta [...] attenta alle forme europee, per poi volgersi a un linguaggio sempre più espressionisticamente consapevole della tradizione afroamericana: M. seppe calare il parossismo estatico della musica nera di rito evangelico in una sofisticata concezione ...
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Scrittore afroamericano (Salt Lake City 1902 - New York 1934); tra i protagonisti della cosiddetta Harlem Renaissance. Trasferitosi a New York (1925), entrò nella redazione della rivista Messenger, impegnandosi [...] , e partecipando al lancio, rivelatosi poi fallimentare, della prima rivista d'arte afroamericana, Fire. Personalità eclettica e contraddittoria, nei suoi romanzi, The blacker the berry: a novel of Negro life (1929) e soprattutto Infants of ...
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Pianista e compositore afroamericano (Texarkana, Texas, 1868 - New York 1917). Stabilitosi a Sedalia nel 1896, vi pubblicò due anni dopo la sua prima raccolta di brani pianistici, Original rags, il cui [...] - influenzò la nascita della cosiddetta scuola del Missouri del ragtime. La sua Treemonisha (1911) è la prima opera lirica afroamericana, in cui modi e forme dell'operetta europea convivono con suggestioni folcloriche. La fortuna di J. è dovuta all ...
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Beecher Stowe, Harriet
Laura Salvini
Una scrittrice antischiavista
Con il suo celebre romanzo La capanna dello zio Tom, la scrittrice statunitense Harriet Beecher Stowe ebbe un ruolo rilevante nella [...] e l'obbligo di denunciarli, e sanciva inoltre il diritto dei proprietari di far catturare e ricondurre in schiavitù gli afroamericani in fuga anche al di fuori dai confini degli Stati schiavisti. Nacque così La capanna dello zio Tom pubblicata a ...
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Cornettista e compositore afroamericano (New Orleans 1885 - Savannah 1938). Dopo un'attività da comprimario negli anni Dieci, nel 1922 fondò a Chicago la Creole jazz band, il gruppo più importante dello [...] una malattia che gli fece perdere i denti. Strumentista vicino alla tradizione più autentica della primigenia musica afroamericana, grande autore e vessillifero dell'improvvisazione collettiva, O. rimane il più valido archetipo del jazz delle origini ...
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Nome d'arte della cantante statunitense Diane Earle (n. Detroit 1944). Dalla fine degli anni Cinquanta fece parte di un quartetto vocale femminile, che nel 1961 assunse il nome di Supremes, raggiungendo [...] D. R. and The Supremes e dal 1970 iniziò la carriera solistica, via via aggiornandosi secondo le tendenze della musica afroamericana di consumo, ma mantenendo uno stile vocale morbido e sofisticato. Ha interpretato il film Lady sings the blues (La ...
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rhythm and blues
〈rìdħëm ënd blùu∫〉 locuz. ingl. (propr. «ritmo e blues»), usata in ital. come s. m. – Forma musicale afroamericana (spesso abbreviata in r. & b.), originata dall’influsso del jazz e della musica gospel e basata sulle strutture...
n-word (N-Word, N-word) s, f, inv. Eufemismo sostitutivo dell’ingl. nigger e, in ogni altra lingua, del termine corrispondente (in it. negro). ◆ Nell'America del primo presidente nero c'è voluto un editore di Montgomery, Alabama, la città in...