Sardegna Regione dell’Italia insulare (24.100 km2 con 1.611.621 ab. nel 2020, ripartiti in 377 Comuni; densità 67 ab./km2), costituita dall’isola omonima (23.833 km2; la seconda, per superficie, del Mediterraneo) [...] 241 a.C. la S. passò ai Romani. La conquista romana non pose fine all’influenza cartaginese; la romanizzazione dell’isola subirono depredazioni e stragi da parte dei Mori dell’Africa, delle Baleari e poi della Sicilia. Le necessità della difesa ...
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Regione italiana (13.671 km2 con una popolazione di 5.712.143 ab. nel 2020; ripartiti in 550 comuni, densità 418 ab./km2). Si estende sulla costa tirrenica dalla foce del Garigliano al Golfo di Policastro [...] impossessandosi di Capua nel 424 e di Cuma nel 421. L’espansione romana iniziò nella seconda metà del 4° sec. (alleanza di Capua e dislocate nell’Italia meridionale, in Sicilia e in Africa settentrionale. Dopo l’armistizio del 1943, iniziarono il ...
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schiavitù Condizione propria di chi è giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario.
Antropologia
Da [...] s., e comunque limitati all’età più antica: gli schiavi dei Romani provenivano dal bottino di guerra o da acquisto sui mercati (celebre quello anzi il principale oggetto delle loro esportazioni dall’Africa, facendo così di Lisbona il maggior mercato ...
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La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli.
In cronologia, sistema di computo del tempo che prende inizio da un avvenimento storico di particolare importanza.
Storia
Egizi e Babilonesi [...] l’anno 39 d.C., fu adoperata nell’Africa nord-occidentale romana sino alla conquista araba.
L’introduzione dell’era volgare in 6 ere geologiche: il Cambriano (da Cambria, il nome romanico del Galles, fino a 505 milioni di anni fa), l’Ordoviciano ...
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Generale e uomo politico romano (n. 106 - m. 48 a. C.). A 17 anni partecipò col padre, il console Gn. Pompeo Strabone, alla guerra sociale, dalla parte di Silla, contro Mario e Cinna. Nell'81 trionfò a [...] comando della spedizione contro i Mariani di Sicilia (Gneo Carbone) e di Africa (Gneo Domizio Enobarbo e Iarba re di Numidia) e riportò un da Mitridate Tigrane d'Armenia, che divenne vassallo dei Romani. Battuto da P. sul fiume Lico, Mitridate non ...
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Le tre guerre combattute fra Roma e Cartagine, che segnarono l’egemonia di Roma nel Mediterraneo (v. fig.).
Prima guerra (264-241 a.C.)
Roma e Cartagine ebbero inizialmente rapporti amichevoli: il primo [...] un esercito nell’Italia settentrionale per rianimare la rivolta dei Galli. I Romani, ormai nelle condizioni di rovesciare la situazione e di portare la guerra in Africa, affidarono l’impresa a Scipione, che aveva perfezionato una tattica di ...
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Storico greco (n. 200 circa - m. 120 circa a. C.). Venuto a Roma come ostaggio nel 168, legatosi quindi col circolo degli Scipioni, poi, dopo il 146, fu designato da Roma a provvedere all'assetto della [...] . Nella storia di P. il nesso tra le vicende d'Italia, di Spagna, di Sicilia, d'Africa, di Grecia, di Macedonia, d'Asia, di Siria e d'Egitto è dato dalla politica romana che in tutte queste regioni operava con le arti della pace o della guerra; tutte ...
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Storico latino (n. Padova 59 a. C. - m. 17 d. C.), autore di una storia di Roma dalla fondazione della città (ab Urbe condita libri) alla morte di Druso (9 a. C.). Di questa vasta trattazione in forma [...] Dante (Inf. XXVIII, 12), alludendo alle spoglie dei Romani prese dai Cartaginesi nella battaglia di Canne, dice "come destini. Petrarca si ispirò a Livio in larghe parti dell'Africa e del De viris e intervenne nella tradizione manoscritta, riunendo ...
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Nipote (Tauresium, presso Skoplje, 482 - Costantinopoli 565) dell'imperatore Giustino I; di famiglia illirica romanizzata, il 1° apr. 527 fu adottato e associato al potere dallo zio e lo stesso giorno [...] e più tardi a venire ad aspro contrasto coi pontefici romani (Agapito, Vigilio, Pelagio), troppo restii ad accettare la nel 533-34 abbatté il regno dei Vandali e ricondusse l'Africa settentr. entro i confini dell'Impero; subito dopo fu intrapresa ...
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Storico romano (n. Amiterno 86 a. C. - m. forse 35 a. C.). Venuto a Roma assai giovane, entrò nella carriera politica e fu questore (55 o 54), tribuno della plebe (52), poi forse legatus pro quaestore [...] causa e l'accusa di avere accumulato ricchezze durante il governo dell'Africa. Ma è certo che dalle opere di S. traspare un sincero disgusto Con S. sorge un tipo di storiografia romana aliena dall'aneddoto, dominata dall'introspezione psicologica. ...
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mauro
màuro agg. e s. m. [dal lat. Maurus, gr. Μαῦρος]. – 1. a. In età romana, denominazione di una parte degli indigeni dell’Africa settentr., in partic. di quelli che costituirono l’antico regno di Mauritania, corrispondente all’odierno...
montanismo
s. m. – La dottrina di una setta cristiana sorta attorno al 172 in Frigia (e perciò detta anche eresia dei Frigi), per opera di un predicatore, Montano, presto diffusasi in tutta l’Asia Minore, l’Africa romana e altrove: si può...