Vedi PORTO dell'anno: 1965 - 1996
PORTO (ἐμπόριον, portus)
V. Scrinari
Generalmente i porti si distinguono in naturali e artificiali, ma, con più precisione anche per quanto concerne l'antichità, i p. [...] di Lechaion nel golfo di Corinto (Ptol., Geogr., iii, 16) e quello di Hadrumetum in Africa (Strabo, C 834), entrambi però rifatti in epoca ellenistica e romana in modo tale da non consentire un rilievo dell'impianto primitivo.
Poiché, come già detto ...
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GARELLI, Franco
Ilaria Schiaffini
Nacque a Diano d'Alba, nelle Langhe, il 19 ott. 1909 da Mario e da Maria Teresa Banzano.
Dopo aver frequentato il liceo classico M. d'Azeglio a Torino, dove la famiglia [...] 1955, esposto nello stesso anno alla VII Quadriennale romana, o nelle Figure presentate alla Biennale di Venezia (catal., Torino), Milano 1987, pp. 196-198 (ill.), 319 s.; P. Thea, L'Africa di G., in Alba Pompeia, n.s., IX (1988), 1, pp. 71-75; E. ...
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ALKAMENES (᾿Αλκαμένης, Alcamĕnes)
G. Becatti
1°. - Scultore greco attivo nella seconda metà del V sec. a. C., che Plinio (Nat. hist., xxxvi, 16) dice ateniese, la Suda (s. v. ᾿Αλκαμένης) invece lemnio; [...] ambiente dei Giardini, finisse per passare poi nella tradizione romana come un'Afrodite di Fidia e non di A., bibliografia particolare sulle varie opere; G. Guidi, Afrodite del Mercato, in Africa Italiana, IV, 1931, p. I ss.; G. Gullini, Afrodite en ...
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TYCHE
J. Gy. Szilàgyi
La Sorte, tutto il bene e il male che accade a qualcuno o avviene senza la sua attiva partecipazione, per questo anche "destino", "caso", (all'opposto perciò di ϕύσις, ἀρετή, τέχνη). [...] ii, 4, 119).
Nel caso di alcune statue di T. di età romana, che imitano i tipi del V sec., non si può decidere con sicurezza . Inst., XLVI, 1931, p. 218 ss. T. di Leptis: R. Bartoccini, in Africa Italiana, IV, 1931, p. 32 ss., fig. 44, 48, 74, 81. T. ...
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PORTO (Ostia) (Portus Ostiensis, Portus Urbis Romae)
V. Scrinari
Antico nucleo urbano dell'epoca imperiale romana, oggi non più esistente come tale ed il cui territorio è diviso tra la proprietà privata [...] o a cassoni in muratura che trovano riscontro in sepolture dell'Africa e della Spagna.
L'indipendenza di P. da Ostia si 1883; G. Tommassetti, Illustrazione della Via Portuense, in Arch. Soc. Romana di Storia Patria, 1900, p. 143; J. Carcopino, in Not ...
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THYSDRUS
L. Foucher
Il villaggio di El Jem, in Tunisia, situato a 65 km da Sousse e a 40 km dal mare occupa, in parte, il luogo dell'antica città di Thysdrus. L'esplorazione del luogo non è stata ancora [...] n. 31, 3° trim. 1960, pp. 51-56; P. Quoniam, in Karthago, X, 1959, pp. 77-79; P. Romanelli, in Storia delle provincie romane dell'Africa, Roma 1959, pp. 45, 138, 213, 216, 272, 364, 378, nn. 8, 420, 446, 450, 452, 543; G.-Ch. Picard, La civilisation ...
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PASCOLETTI, Cesare
Alessandra Capanna
PASCOLETTI, Cesare. – Nacque a Povoletto, in provincia di Udine, il 1° dicembre 1898, da Francesco, veterinario, e da Ida Dreossi, maestra elementare.
Si trasferì [...] la stazione di Venezia (1934), alla serrata sequenza di concorsi romani a partire dal concorso per il Palazzo Littorio, per il Ponte Ortensi, fino al concorso per il ponte d’Africa (ora Testaccio; Architettura, febbraio 1940) completato sotto ...
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MARZIANO CAPELLA, Minneo Felice
N. Gozzano
Scrittore africano vissuto a cavallo tra i secc. 4° e 5°, autore del romanzo allegorico De nuptiis Mercurii et Philologiae, una sorta di enciclopedia delle [...] od. Tunisia, dove esercitò l'avvocatura e forse ebbe il proconsolato per l'Africa, sia che scrisse la sua opera, dove si descrive canuto e cinquantenne, tentativo di difesa della cultura pagana e romana e l'intento di salvare la tradizione culturale ...
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NINFE (Νύμϕαι)
H. Sichtermann
Divinità greche della natura, dall'aspetto di giovani fanciulle; non posseggono una mitologia uniforme a causa del loro numero; il loro nome deriva dal termine con cui comunemente [...] rapimenti e la morte dei rapiti ed ancora durante l'epoca romana si poteva dire di un defunto: abuit ad Nymfas (rilievo , la Sardegna, la Gallia, la Germania e l'Africa settentrionale; talvolta singoli culti acquistano un significato specifico come ...
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MUSIVARIUS
I. Calabi Limentani
Il nome m., o musearius, museiarius per indicare l'artefice dei mosaici fu usato in Roma relativamente tardi e sempre raramente; in un'iscrizione del I-II sec. d. C., [...] hist., xxxvi, 21 [42] e le iscrizioni, non databili, dell'Africa, C.I.L., viii, 993, 2657, e di Benevento, C. Ann. Épigr., 1961, n. 202) può voler dire che i Romani consideravano il mosaico una particolare tecnica pittorica, ma puo anche far dubitare ...
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mauro
màuro agg. e s. m. [dal lat. Maurus, gr. Μαῦρος]. – 1. a. In età romana, denominazione di una parte degli indigeni dell’Africa settentr., in partic. di quelli che costituirono l’antico regno di Mauritania, corrispondente all’odierno...
montanismo
s. m. – La dottrina di una setta cristiana sorta attorno al 172 in Frigia (e perciò detta anche eresia dei Frigi), per opera di un predicatore, Montano, presto diffusasi in tutta l’Asia Minore, l’Africa romana e altrove: si può...