(v. classe, X, p. 531)
Classi sociali, stratificazione, disuguaglianze. - Secondo la concezione realista od organica, una c. s. è un aggregato di individui che occupano una posizione simile nella struttura [...] gli ebrei, gli indiani stabilitisi in varie epoche in Africa, negli Stati Uniti, in Europa, sono virtualmente esclusi settore. Stati Uniti, Canada, Giappone e l'Europa occidentale mostrano precisamente, da decenni, tali proprietà.
Osservata nell' ...
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PERIODICI (XXVI, p. 756; App. II, 11, p. 520)
Nicola Tranfaglia
Negli ultimi trent'anni le riviste di cultura hanno rappresentato in Italia un punto d'osservazione non secondario né marginale per seguire [...] La prima coincide con la rigida divisione del mondo, soprattutto occidentale, in due blocchi politici e ci fa assistere a una netta della situazione internazionale (Stati Uniti, Cina, Africa e Asia meridionale costituirono nella seconda metà degli ...
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PALEOANTROPOLOGIA (XXVI, p. 1; App. II, 11, p. 486; III, 11, p. 348)
Pietro Passarello
Le numerose scoperte relative a resti ossei appartenenti ad antichissimi Ominidi, che si sono succedute con ritmo [...] (4,5-4 milioni di anni), dislocati nel Kenya nord-occidentale anch'essi in vicinanza del lago Rodolfo. Si tratta di pochi d'Europa, oltre ai documenti sempre più numerosi provenienti dall'Africa e dall'Asia, sono da menzionare quelli più recenti dell' ...
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Le società occidentali contemporanee sono spesso state definite società del consumo di massa, intendendo con ciò che gran parte della vita dei loro membri ruota intorno all'acquisto e consumo di merci [...] americano, tanto che se ciò che è americano o occidentale può apparire egemonico, i significati a esso associati sono mutevoli sotto accusa per la promozione del latte in polvere in Africa, dove le condizioni igieniche ne sconsigliano l'uso. Nella ...
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La nuova realtà dei movimenti femministi emerge agl'inizi degli anni Sessanta negli Stati Uniti e rapidamente si estende nei paesi a capitalismo avanzato. Se le suffragette all'inizio del secolo si battevano [...] uomini contro i regimi dittatoriali.
In Europa occidentale, contemporaneamente in Francia, Inghilterra, Germania, come accade a Roma con il Centro della donna di Via Capo d'Africa.
Il f. in Italia ritiene che la manifestazione di piazza non dev' ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] a economia tradizionale, come la s. dei Tuareg in Africa e alcune s. create nel Nordamerica da missionari per alcuni in tutti i continenti, rappresenta la cultura del mondo capitalistico occidentale e dei paesi a esso più strettamente collegati; la s ...
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La nozione di a. consiste specificamente nella distribuzione della capacità di scrivere e di leggere nelle diverse età e società dalle origini della scrittura sino ai giorni nostri; in quanto tale essa [...] dei paesi in via di sviluppo in Asia, dell'Africa, dell'America Latina, mentre gli stessi paesi industrializzati Istruzione e sviluppo. Il declino dell'analfabetismo nel mondo occidentale, Torino 1971); Literacy in traditional societies, a cura ...
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Questo termine, adottato negli ultimi trent'anni dall'archeologia moderna, sta a indicare un particolare metodo di ricerca archeologica applicato allo studio dell'archeologia sociale. È compito dell'archeologo [...] . 19° e 20°, grazie alle ricerche degli etnologi in Africa e in Australia. Ne risultavano i cosiddetti paralleli etnografici, consistenti Infatti, i suoi studi sugli Aborigeni nel deserto occidentale e in quello orientale dell'Australia (1966-74) ...
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Antropologa sociale inglese, nata a San Remo il 25 marzo 1921. Allieva di E.E. Evans-Pritchard a Oxford, insegnò presso l'University College di Londra (1971-1978), prima di spostarsi negli Stati Uniti, [...] un convento cattolico e le prime esperienze di ricerca in Africa. Il suo interesse per le organizzazioni gerarchiche, il suo opera si è andata configurando come un'antropologia delle società occidentali (anche se non verrà mai meno il ricorso all' ...
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Orientalista, nato a Napoli il 15 febbraio 1898. Allievo di C. A. Nallino, F. Gallina e G. Levi Della Vida negli studî orientali, entrò nel 1920 nella carriera coloniale; fu dal 1919 al 1925 in Somalia, [...] è stato nominato vicegovernatore generale dell'Africa Orientale Italiana. Ha compiuto numerosi viaggi ed esplorazioni nella Somalia, nel Harar ed uno, particolarmente importante, nell'Etiopia occidentale (1927-1928), formandosi, col diretto contatto ...
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vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...
mediterraneo
mediterràneo agg. [dal lat. mediterraneus (con i sign. 1 e 2), comp. di medius «medio» e terra «terra»]. – 1. ant. Di regione lontana dal mare, tutta compresa entro terra (sinon. quindi di continentale e contrapp. a marittimo):...