Mann, Anthony
Roy Menarini
Nome d'arte di Emil Anton Bundsmann, regista statunitense, di origine tedesca, nato a San Diego (California) il 30 giugno 1906 e morto a Berlino il 29 aprile 1967. È riconosciuto [...] a Stanley Kubrick e realizzato nel 1960, ed ebbe forti dissidi con Edmund Grainger della MGM, che rimontò il sentito affresco Cimarron (1960), interpretato da Glenn Ford. Ossessionato dal lato epico di personaggi più grandi della vita stessa, ebbe ...
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Ford, John
Fabio Troncarelli
Nome d'arte di Sean Aloysius O' Fearna (O'Feeney o O'Fienne nella grafia anglicizzata), regista cinematografico statunitense, di origine irlandese, nato a Cape Elizabeth [...] nel 1942 numerosi Oscar, tra cui quello per il miglior film e per la miglior regia. Si tratta di un grande affresco in cui viene descritta la vita di una comunità di minatori del Galles, contrassegnata dalla miseria, dalla dignità, dagli scioperi, ma ...
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Gable, Clark (propr. William Clark)
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico statunitense, nato a Cadiz (Ohio) il 1° febbraio 1901 e morto a Los Angeles il 16 novembre 1960. Star fra le più carismatiche [...] Across the wide Missouri (1951; Il cacciatore del Missouri) di Wellman e in quello dell'avventuriero Devereaux Burke nell'affresco storico Lone star (1952; Stella solitaria) di Vincent Sherman, ambientato nel Texas del 1845. In Mogambo (1953) di John ...
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DE ROSSI, Giovanni Giacomo
Massimo Ceresa
Fu l'iniziatore della fortuna artistica e commerciale della famiglia De Rossi, originaria del Milanese, che nel sec. XVII e nella prima metà del XVIII rappresentò [...] vivere intorno a quella data.
Dal 1693 gli successe Domenico, che in una stampa di quell'anno riproducente un affresco della Farnesina si dice "Io. Iacobi filii et haeredis". Domenico pubblicò periodicamente dei cataloghi delle stampe esistenti nella ...
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Etnografico, film
Cecilia Pennacini
Nell'ambito del documentarismo, il f. e. ha sviluppato una sua tradizione specifica che risale alle origini stesse del cinema. Già alla fine dell'Ottocento, infatti, [...] of sand (1974), sulla condizione femminile nella società degli Hamar dell'Etiopia, sino a Forest of bliss (1986), poetico affresco di Benares, la città indiana dei morti. Un altro autore di grande rilievo, sia per quel che riguarda le realizzazio ...
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Fuller, Samuel
Valerio Caprara
Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Worcester (Massachusetts) il 12 agosto 1912 e morto a Los Angeles il 31 ottobre 1997. Indipendente [...] artigianale, F. elimina ogni effetto superfluo e trasforma la sua summa narrativa in un apologo sulla sopravvivenza, un affresco insieme iperrealista e simbolico che passa con disinvoltura dal registro lirico al grottesco, dal macabro al sublime e ...
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Fellini, Federico
Tullio Kezich
Regista cinematografico, nato a Rimini il 20 gennaio 1920 e morto a Roma il 31 ottobre 1993. È uno dei registi, non solo fra gli italiani, che ha maggiormente inciso [...] schermo della Magnani). Tutto sul versante della memoria risultò Amarcord, considerato uno dei capolavori dell'artista, un affresco riminese degli anni Trenta animato da una folla di personaggi sottratti al macchiettismo per la forza visionaria del ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] film sonori. E se in ambito pittorico la scoperta del dipinto su supporto mobile ha dato invece origine all'opposizione quadro/affresco, la sua diffusione non ha certo causato un immediato declino della pittura murale, che ha continuato per secoli a ...
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Norvegia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema norvegese si sviluppò con notevole ritardo rispetto a quello degli altri Paesi nordici e soltanto negli anni Venti iniziò a ottenere una certa visibilità. [...] drammaturgico più solido e, in parte, più vicino ai canoni tradizionali. La regista si sarebbe successivamente messa in luce con l'affresco storico Hud (1986, Pelle), il dramma Måker (1990, Gabbiani) e con Der gudene er døde (1993, Dove gli dei sono ...
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Drammatico, genere
Roberto Campari
Scrive G.W.F. Hegel nelle sue Vorlesungen über die Ästhetik (post. 1836-1838; trad. it. 1967, p. 1344): "Al centro fra la tragedia e la commedia si colloca un terzo [...] di I Malavoglia di G. Verga, ai successivi sviluppi rispetto alla stagione neorealista, come per es. il grande affresco melodrammatico di Senso (1954) o la ripresa del tema verghiano, inserito nella trasformazione sociale dell'Italia del dopoguerra ...
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affresco
affrésco s. m. [dalla locuz. (dipingere) a fresco] (pl. -chi). – 1. Tecnica di pittura murale che consiste nello stendere i colori, precedentemente macinati e diluiti in acqua, su uno strato di intonaco fresco: la calce dell’intonaco,...
affrescare
v. tr. [der. di affresco] (io affrésco, tu affréschi, ecc.). – Dipingere ad affresco: a. una parete; la cappella Brancacci del Carmine affrescata da Masaccio. ◆ Part. pass. affrescato, anche come agg.: una parete affrescata; una...