GIOVANNI GIACOMO da Lodi
Rossella Faraglia
GIOVANNI GIACOMO (Gian Giacomo) da Lodi.- Nacque a Lodi tra il secondo e il terzo decennio del XV secolo.
I primi documenti che lo riguardano sono relativi [...] nel ciclo di Bressanoro, una S. Chiara nella cappella lodigiana, una figura di monaca che compare due volte in un ciclo ad affresco con Scene dalla vita di una santa monaca e di un frate, databile alla fine del nono decennio del XV secolo, un tempo ...
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CAPPELLI, Giovanni Antonio
Bruno Passamani
Nacque a Brescia nel 1664. Già nel 1704 l'Orlandi scriveva che "dalle lettere passò al disegno e al colorito nella Scuola di Pompeo Ghitti, in Bologna nell'Accademia [...] del Ghitti (1704). Del resto è documentata l'attività indipendente del C., a Brescia, fin dal 1703, data degli affreschi del chiostrino di S.Clemente (Miracoli di santi e sante dell'Ordine domenicano con ritratti dei papi, cardinali, vescovi, dottori ...
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AVIANI, Francesco
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Nacque a Venezia, molto probabilmente il 25 nov. 1662, da Bernardo e da una Maddalena di cui non si conosce il cognome, e fu battezzato molto probabilmente in cattedrale il 3 dic. [...] dunque, l'opera del Vicentino non stonava in mezzo a quella degli Emiliani.
Oltre agli affreschi già citati, sono sicuramente dell'A.: gli affreschi nel refettorio del santuario di Monte Berico a Vicenza, eseguiti probabilmente nel 1708 (Ballarin, p ...
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ASPERTINI, Amico
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio del pittore Giovanni Antonio e fratello di Guido, nacque a Bologna tra il 1474 e il 1475.
Nulla si sa di preciso sulla sua attività giovanile, se [...] , il Costa ed il Perugino. L'opera però più importante, dopo il suo ritorno a Bologna, è la collaborazione al ciclo di affreschi dell'oratorio di S. Cecilia presso S. Giacomo (1506-08 circa) ove il Longhi ha riconosciuto la sua mano, oltre che negli ...
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GIOVANNI MARIA da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conoscono data e luogo di nascita di questo pittore e incisore attivo a Brescia tra la fine del XV secolo e l'inizio del successivo. Rimane sconosciuta [...] Brescia.
Non si conoscono il luogo e la data della sua morte.
Tra le opere attribuite a G. si segnala un affresco trasportato su tela con S. Girolamo penitente del Museo nazionale di Budapest (Panazza), il cui pessimo stato di conservazione induce a ...
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BARTOLO di Fredi
Enrico Castelnuovo
Figlio di un maestro Fredi, pittore, nacque verso il 1330. Della sua vita si conoscono numerosi episodi grazie alle ricerche d'archivio dei padre Della Valle, del [...] , in La Diana, IX (1934), pp. 214-267; B. Berenson, Pitture italiane del Rinascimento, Milano 1936, pp. 39 s.; E. Carli, La data degli affreschi di B. di Fredi a San Gimignano, in La Critica d'arte,s. 3, VIII (1949), pp. 75 s.; M. Meiss, Painting in ...
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ANDREA da Bologna
Enrico Castelnuovo
Sotto questo nome sono state riunite opere che probabilmente, come ha proposto il Longhi (v. oltre), sono di due diversi artisti della seconda metà del sec. XIV: [...] 159; O. Sirén, Alcune note aggiuntive a quadri primitivi, nella Galleria Vaticana, in L'Arte, XXIV(1900), pp. 101 s.; M. Salmi, Gli affreschi ricordati dal Vasari in San Domenico a Perugia, in Bollett. d'Arte, 2 s., I(1922), p. 418; R. van Marle, The ...
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BARNA (Berna)
Enrico Castelnuovo
Notizie sulla vita e sull'opera di questo pittore senese del sec. XIV sono tramandate dal Ghiberti dall'Anonimo Magliabechiano (o Gaddiano) e dal Vasari. Nessuna delle [...] tra le chiese di S. Agostino a Siena e a Firenze e pone a Siena (contrariamente a quanto afferma il Ghiberti) gli affreschi con la scena del giovane portato al supplizio.
Per altri punti il Vasari si rifà invece al testo ghibertiano e per altri ...
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CASTELLUCCI, Salvi
Anchise Tempestini
Nacque ad Arezzo nel 1608. Allievo ed imitatore di Pietro Berrettini da Cortona, fu attivo ad Arezzo, Cortona e Città di Castello. Ritenuto dalle fonti più felice [...] ad Arezzo nel 1653. Studiò con il padre, prima di trasferirsi a Roma, dove si perfezionò ed eseguì quadri ed affreschi, tutti perduti, dei quali abbiamo solo notizie molto vaghe. Tutte le fonti lo dicono inferiore al padre. Nel 1710 fu chiamato ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] con un Cristo morto" che Vasari (V, p. 156) pone proprio all'inizio della carriera di Giovanni Battista. Quello che resta dell'affresco, che raffigura una Pietà con s. Girolamo e altri santi, mostra i segni dell'autografia, anche se è troppo poco per ...
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affrescare
v. tr. [der. di affresco] (io affrésco, tu affréschi, ecc.). – Dipingere ad affresco: a. una parete; la cappella Brancacci del Carmine affrescata da Masaccio. ◆ Part. pass. affrescato, anche come agg.: una parete affrescata; una...