I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] , cui si deve il concetto di «fase»). Saranno però prese in considerazione anche altre costruzioni perifrastiche con valore affine.
Per quanto riguarda l’inventario, i verbi fraseologici si possono dividere in due gruppi secondo il loro significato ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] ma [ˈkisto ˈmunːo e kːiˈʎːaro] «questo mondo e quell’altro», forma maschile).
Sul piano del consonantismo, le affinità fra le due sponde del Tevere sono maggiori: lo sviluppo di -rj- a [-r-], le assimilazioni consonantiche progressive e il possessivo ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] dell’indirizzo e-mail, il campo elettromagnetico utilizzabile dal telefono mobile, la forbice o forchetta delle statistiche. Affine è l’impiego ellittico di un aggettivo sostantivato (la complanare, il passante ferroviario; ➔ sostantivato, aggettivo ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] 2 aprile 2009)
Formulari sono le espressioni di sani principi, di grande peso, di una certa importanza (e sequenze affini costituite da preposizione + aggettivo + nome), che compaiono dopo verbi psicologici: lo giudico di sani principi.
A differenza ...
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Penisola dell’Asia orientale, situata tra il Mar del Giappone (E) e il Mar Giallo (O). Il nome deriva dall’appellativo della dinastia indigena di Koryo (10°-14° sec.). Da quello della successiva dinastia [...] e la scala tipo (che è quella pentatonica). Il dramma musicale, genere classico del teatro coreano, è legato a quello cinese; affine al koto giapponese è la cetra a corde di seta chiamata tai-caing, lo strumento più comune per esecuzioni solistiche ...
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ZULU (Ama-zulu)
Lidio CIPRIANI
Carlo TAGLIAVINI
Gruppo di Bantu meridionali dell'est. Si trovano esclusivamente nel Natal, ma sono originarî della parte orientale dell'Africa equatoriale. Di là discesero [...] 1905; L. Cipriani, Gli Zulu, Firenze 1932.
Lingua. - La lingua zulu appartiene alla grande famiglia delle lingue bantu (v.) ed è molto affine allo xosa o cafro (v. cafri: Lingua). Secondo J. H. Johnston, lo zulu non differisce dal cafro più di quanto ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] di Ḥunayn ibn Isḥāq, e un più ampio Trattato sugli omografi in versi di Barebreo, mentre una serie di opere affini, in parte anonime, è conservata in collezioni europee di codici siriaci. Non confinata agli omografi sembra essere stata un'altra ...
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(sp. Galicia) Regione autonoma della Spagna (29.574 km2, con 2.784.169 ab. nel 2008; 94,1 ab./km2). Comunità autonoma dal 1981, con capoluogo Santiago de Compostela. Occupa l’estremità nord-occidentale [...] Portogallo settentrionale, a nord del Duero. Nettamente differenziato dal castigliano, è invece notevolmente affine al leonese e più ancora al portoghese. L’affinità con il portoghese dovette essere molto più stretta nella fase arcaica, dal 12° al ...
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Il dativo etico (lat. dativus ethicus) indica la partecipazione o il coinvolgimento emotivo di una persona rispetto a un’azione o a una circostanza indicata dal predicato; è sempre espresso da un pronome [...]
Un valore affettivo-intensivo, atto a segnalare una più attiva e sentita partecipazione del soggetto all’azione, affine a quello del dativo etico propriamente detto, può essere esteso agli impieghi di pronomi atoni pleonastici accompagnati a ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] che dovevamo arrenderci alla Grecia (Pennacchi, Canale Mussolini, p. 355)
Dal punto di vista della funzione, in questa struttura è affine alla peculiare combinazione di due coordinate (111), di cui la prima indica uno stato di fatto che allude a una ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...