GRAMMATICA, Antiveduto
Roberto Cannatà
Nacque nei pressi di Roma dai senesi Imperiale e Artemisia Camoja (Baglione; Forcella). Non si conosce l'esatta data di nascita collocabile sul finire del 1570 [...] con C. Saraceni, i cui tipi, come il s. Giuseppe nel Riposo nella fuga in Egitto (Frascati, eremo camaldolese), sembrano affini al S. Pietro. La composizione della Fuga in Egitto toledana è stata messa in relazione con un'invenzione di F. Zuccari ...
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DELLA ROBBIA, Giovanni Antonio
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 19 maggio 1469, terzogenito dello scultore Andrea di Marco e di Giovanna Paoli.
La casa natale di via Guelfa, ch'egli abitò sino [...] nel 1517 (la data iscritta in una candelabra si presta per l'imprecisione del segno ad una duplice lettura).
Stilisticamente affine è la bella nicchia nell'oratorio della Madonna delle Grazie a San Giovanni Valdarno, raffigurante l'Assunta e i ss ...
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DELLA ROVERE, Giovan Mauro, detto il Fiamminghino
Leonardo Caviglioli
Nacque nel 1575 a Milano (Besta, 1933), come il fratello maggiore Giovan Battista alla cui biografia si rimanda per l'origine del [...] Gravedona, sul lago di Como (Gloria d'angeli, affreschi firmati e datati).
In queste prime opere il D. rivela una cultura affine a quella dei manieristi del primo Seicento romano (E Fenzoni, gli Alberti, il Pomarancio e il Cavalier d'Arpino), per la ...
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GIORDANO, Stefano
Francesca Campagna Cicala
Nacque a Messina in data imprecisata. La sua produzione artistica, che si colloca intorno alla metà del secolo XVI, documentata da alcune opere firmate e [...] che deriva dalla pala di Polidoro già nella chiesa del Carmine a Messina (Leone de Castris, 1988; Pugliatti).
Di un momento strettamente affine alle opere che si collocano tra il 1534 e il 1540 si può ritenere la tavola con la Madonna in trono tra le ...
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DRACHIO QUINZIO, Baldassarre (Baldissera)
Giuseppe Gullino
Nacque nel 1532, probabilmente a Venezia, dal momento che in un tardo scritto di memorie (l'Apologia, del 1608) afferma di avere iniziato a [...] con tagliargli la testa, o affogarlo nel mare, et essendo christiano donargli uno solo giorno di vita, affine di riconcigliarsi con Dio"; infine, questo esemplare comandante "molto maraviglioso, et eccellente riuscirebbe, se dell'astrologia fosse ...
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ELIANO, Vittorio
Carla Casetti
Nacque nel 1528 a Roma, due anni prima di suo fratello Elia. I suoi genitori erano Ḥanah, nativa di Padova e figlia del famoso umanista Elia Levita, e Yitzchaq ben Yeḥiel [...] una parte molto significativa e fu uno dei più convinti assertori della necessità di distruggere il Talmūd e tutta la letteratura affine. L'E. si trasferì poi a Cremona dove lavorò a fianco dell'inquisitore e del vescovo, in qualità di censore di ...
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CHELLI, Gaetano Carlo
Marta Savini Smigliani
Nacque a Massa il 29 ag. 1847 da Girolamo e Ruffina Bernieri. Ottenuto, nel 1878, un impiego alla Regia dei tabacchi, si trasferì a Roma, dove trascorse [...] per sopportarne il peso: tormentata da passione e rimorso, è colpita da una febbre cerebrale che la uccide in tre giorni. Affine, sotto il profilo della colpa e per le sue circostanze, la vicenda di Vendetta (in La Domenica letteraria, 15 febbraio ...
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GIOVANNI da Gubbio
Cristina Ranucci
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo architetto, probabilmente originario di Gubbio, attivo ad Assisi nel secondo e terzo quarto del XII secolo.
Il [...] dell'edificio progettato da Giovanni. La proposta più recente è quella di Lunghi che ritiene la chiesa tipologicamente affine alle fabbriche regionali coeve. Egli ipotizza un impianto icnografico di tipo basilicale a tre navate separate da pilastri ...
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BONERBA, Raffaele
Francesco Cagnetti
Nacque nel 1600 c. a San Filippo Argirense (od. Agira in prov. di Enna). Nell'Ordine degli eremiti agostiniani dal 1616 c., dal 1618 al '24 studiò teologia a Palermo, [...] opera del conventuale catanese Bonaventura Belluti e dei suoi continuatori Gaspare Sghemma, Gesualdo de' Bologni e Illuminato Oddo. Affine ma ben distinta è la posizione del B., che, pur attestando col suo proposito di conciliazione la considerazione ...
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BALDINI, Adriano
Ennio Golfieri
Nacque a Faenza, nella parrocchia di S. Terenzio, il 25 maggio 1810 da Giovanni, orologiaio, e da Teresa Fenati.
Allievo di Pasquale Saviotti, che dirigeva la pubblica [...] realismo, tanto a olio (i Coniugi Gardi-Bonini,Faenza, Pinacoteca comunale), quanto in maiolica, ove usò una tecnica "ad impasto" affine a quella sperimentata in quel tempo a Faenza anche da T. A. Farina e da L. Bellenghi.
Bibl.: C. Malagola, Memorie ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...