ADELAIDE del Vasto
Ernesto Pontieri
Figlia di Manfredo del Vasto, fratello e vassallo di Bonifacio, "il marchese d'Italia" per antonomasia, il quale possedeva il nucleo maggiore dei suoi domini feudali [...] e quella orientale popolata da Greco-Bizantini. Era suo interesse legare alla dinastia e ai conquistatori franco-normanni l'affine elemento italico, in cui primeggiavano i del Vasto, e fare di questi elementi etnici di origine latino-germanica un ...
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COSTANTINO da Monopoli
Clara Gelao
Scarse le notizie biografiche su C., forlivese di origine (come attesta un documento del 1504, in D'Elia, 1963), monopolitano di adozione. Nella cittadina pugliese [...] studio in S. Nicola a Bari, datato 1512 (D'Elia, 1963); il S. Sebastiano nella collegiata di Bitritto, presso Bari, affine nell'impostazione al S. Antonio monopolitano (Calì, 1965). Altri dipinti (fra cui una Trinità e i SS. Filippo e Giacomo), oggi ...
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ASSEMANI, Giuseppe Luigi
Giorgio Levi della Vida
Erudito maronita italianizzato, nato a Tripoli di Siria circa il 1710. Figlio di un fratello di Giuseppe Simonio Assemani, dovette indubbiamente all'influenza [...] alle esigenze critiche del nostro tempo, ma tuttavia pregevole per quello in cui lavorava l'Assemani.
Ad argomento affine appartengono la traduzione del Nomocanone del giacobita Barhebreo (sec. XIII) e quella, accompagnata dall'edizione del testo ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] cui debolezza ha bisogno di quell'aiuto (auxilium, etimologicamente affine ad auctoritas) che è costituito appunto da Dio, dalla e di valori generali attraverso un comando, c'è autorità. Affine è anche la tesi di Talcott Parsons (cit. in Friedrich, ...
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PALADINI, Filippo
Stefano De Mieri
PALADINI (Paladino), Filippo. – Nacque intorno al 1544 a Casi in Val di Sieve, presso Firenze, da Benedetto, «già famiglio del magistrato degli Otto di Balia» (Di [...] a Streda (presso Vinci), ora nel Museo diocesano di San Miniato (in passato riferita pure al Paladini pistoiese), affine alle opere maltesi – le prime a lui certamente riferibili – che rivelano una comune dipendenza da Andrea del Sarto (Paolini ...
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GUARDASCIONE, Ezechiele
Maura Picciau
Nacque a Pozzuoli il 2 sett. 1875 da Vincenzo, proprietario terriero e da Rosa. La sua formazione giovanile come pittore si svolse sotto la guida di F. Palizzi, [...] 'ora serale. Le marine e le scene di porto furono i temi preferiti di quegli anni. Dello stesso periodo e di affine sensibilità è Sera, custodito dalla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma, in cui delle baracche di pescatori sono avvolte dalle ...
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Ferreri, Marco
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico, nato a Milano l'11 maggio 1928 e morto a Parigi il 9 maggio 1997. Il suo approccio al cinema avvenne nel segno del grottesco e dell'humour [...] incontro con lo scrittore satirico Rafael Azcona Fernández, vicino agli ambienti del dissenso anti-franchista. F. sentì profondamente affine la cultura spagnola del grottesco macabro in cui si riconobbe, e con Azcona come co-sceneggiatore girò il suo ...
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CRISTOFORO di Beltramo (C da Conigo)
Alda Guarnaschelli
Originario di Conigo, frazione di Binasco (in provincia di Milano), lo troviamo operoso nel duomo di Milano dalla primavera dell'anno 1394 (Annali..., [...] gruppo familiare, o solo accomunato dal paese d'origine, fosse impegnato nello stesso cantiere e città e vi svolgesse attività affine.
Una serie di documenti, pubblicati dal Maiocchi (1937, nn. 68, 74, 266, 331, 356, 403, 502), attesta la presenza in ...
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Jordan, Neil
Bruno Roberti
Regista, sceneggiatore e scrittore irlandese, nato a Sligo il 25 febbraio 1950. Caratterizza il suo cinema lo slittamento progressivo da una situazione realistica a dimensioni [...] L'incontro sul set di Excalibur (1981) con un cineasta come John Boorman, di cui fu consulente creativo, a lui affine per il gusto romantico-fantastico, gli ha aperto la strada del cinema. Dopo un esordio sperimentale con Traveller (1981), misteriosa ...
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MAGNAVACCA, Ubaldo
Rossella Canuti
Nacque il 22 ag. 1885 a Modena da Francesco e da Adalgisa Bettelli, in un'agiata famiglia di mugnai.
Frammentarie e discontinue sono le notizie e le pubblicazioni [...] particolare con A. Artioli e, soprattutto, con G. Graziosi, pittore al quale il M. risulta legato da un'affine versatilità (pittura, scultura, incisione), oltre che dalla preferenza per i temi agresti.
Nella produzione artistica antecedente la prima ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...