Tiepolo, Giambattista
Flaminia Giorgi Rossi
Il grande interprete degli splendori dell’aristocrazia veneziana
Giambattista Tiepolo è il maggiore artista della pittura veneta del Settecento. Col suo stile [...] a quella del contemporaneo Giovan Battista Piazzetta –, tipica delle opere giovanili, a una maniera più chiara e luminosa affine a quella del Veronese, riscoperto attraverso l’esempio di Sebastiano Ricci.
Fra realtà e illusione
Una caratteristica ...
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CAJUMI, Arrigo
Felice Del Beccaro
Nato, di famiglia modenese, a Torino il 22 ott. 1899 da Catullo e da Imelda Zironi, iniziò gli studi di ragioneria, avendo quali insegnanti di materie letterarie A. [...] , giornalista e storico vivacissimo ed estroso, sempre disposto alla polemica intelligente, dovette apparirgli come un autentico modello, affine di idee e di temperamento. Dell'amico il C. curò poi, in collaborazione con Salvatorelli, l'edizione ...
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FILIPPI, Giovanni Maria
Jarmila Krcálová
Figlio di Bartolomeo e di Pasqua, nacque probabilmente verso il 1565 a Desindo di Giudicarie nel Trentino.
Per la sua formazione artistica mancano documenti: [...] reale a Praga, con una scala e una porta monumentale, tripartita, detta di Mattia, costruita negli anni 1613-1614. Essa è affine alle porte del Libro extraordinario di S. Serlio, ma presenta già tracce del primo barocco.
Non è escluso che il F. fosse ...
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JERACE, Francesco
Carolina Brook
Figlio di Fortunato e Mariarosa Morani, lo J. nacque a Polistena (presso Reggio Calabria) il 26 luglio 1853. Acquisì i rudimenti artistici nello studio del nonno materno [...] dagli insegnamenti di Angelini. Allo stesso periodo appartiene la prima versione in gesso del Guappetiello, fanciullo del popolo, affine agli "scugnizzi" di V. Gemito, che segna l'attenzione alle poetiche del realismo.
Il soggetto ebbe fortuna e ...
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CASSOLA (Cazzola), Gaspare Luigi
Fiorenza Vittori
Nato a Gravedona (Como) l'8 maggio 1743 da Giuseppe e Ancilla Asnaghi, il 20 ott. 1759 entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù e per alcuni anni [...] di conoscervi il Carcano, il Parini (che dedicherà a questo mecenate settecentesco La gratitudine, posteriore all'ode di argomento affine che il C. inviò al Durini in occasione della visita fattagli nella parrocchia di Gravedona nel 1789), il conte ...
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PATTA, Serafino
Francesco Lora
– Milanese, nacque intorno al 1580. Nulla si sa della famiglia d’origine, né si conosce il suo nome al secolo.
Monaco benedettino della Congregazione cassinese, emise [...] non si può cantare senz’organo») e le litanie lauretane: si tratta dunque di un prontuario di musica liturgica affine a quelli di Francesco Terriera (1601), Giovanni Righi (1606) e Pompeo Signorucci (1608), precursori delle Sanctissimae Virgini Missa ...
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Medico e filosofo naturale (Colchester 1540 - Londra 1603). Compiuti gli studî a Cambridge, a trent'anni si trasferì a Londra dove divenne medico di fama. In vita pubblicò solo il fortunato De magnete, [...] del globo, il cui "ordine" è tipico della natura terrosa dei metalli. Di questi G. propone una teoria affine a quella aristotelica (si tratta del prodotto di esalazioni), rifiutando ogni correlazione fra pianeti e metalli, che sono infatti ...
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Scrittore (Le Havre 1737 - Éragny, Seine-et-Oise, 1814). Ebbe vita molto avventurosa; a dodici anni intraprese un viaggio alla Martinica; poi studiò (1757) all'École des Ponts-et-Chaussées, chiusa l'anno [...] de la nature (1815); Vie et ouvrages de J.-J. Rousseau (1820). Di Rousseau egli fu, oltre che amico e compagno, affine anche per certi aspetti del carattere, l'interprete più fedele. B. de St.-P. non vede nella scienza che l'arida manifestazione ...
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FERRERO, Guido
Donatella Rosselli
Nacque a Biella il 18 maggio 1537 da nobile e ricca famiglia, figlio di Sebastiano, signore di Casalvolone, Pezzana e Villata e gentiluomo di camera del duca di Savoia, [...] , dove assunse il nome di Novello.
Dopo la laurea venne inviato a Roma, dove era stato eletto papa Pio IV, suo affine per parte materna. Divenne referendario di entrambe le Segnature e prelato domestico. Nei due anni che trascorse presso la Curia fu ...
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Poeta (Marradi 1885 - Castel Pulci, Firenze, 1932). Figlio di un maestro elementare, rivelò presto indole inquieta e straordinaria sensibilità. Dopo il liceo a Faenza, frequentò corsi di chimica all'univ. [...] Binazzi, 1928; 5a ed., con aggiunta di scritti sparsi o inediti, a cura di E. Falqui, 1960), un impressionismo paesistico, affine a quello dei vociani, lievita spesso in un simbolismo denso e ardente, che ricorda A. Rimbaud (soprattutto quello delle ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...