PIETRO di Oderisio
Scultore romano, operoso nella seconda metà del sec. XIII. La sua firma (ora scomparsa) si leggeva sulla tomba di Clemente IV, morto nel 1268, già nella chiesa di S. Maria dei Gradi, [...] del defunto al disopra della quale erano le figure della Madonna col Bambino e di Clemente IV inginocchiato, oggi non più esistenti. Affine per stile e struttura al mausoleo di Clemente IV è il sepolcro di Pietro di Vico, morto nel 1268, anch'esso ...
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TREGELLES, Samuel Prideaux
Filologo, nato a Falmouth il 30 gennaio 1813, morto a Plymouth il 24 aprile 1875.
Ebbe una gioventù dura e imparò il greco e l'ebraico da autodidatta, finché nel 1837 ottenne [...] i codici minuscoli e soprattutto il cosiddetto Textus receptus. È interessante che per parecchi anni il Tr. ignorò il lavoro affine, condotto contemporaneamente a lui da C. Lachmann. A tale scopo intraprese varî viaggi in Italia e in Germania. Nel ...
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Serre, congettura di
Serre, congettura di in algebra, riguarda una particolare relazione tra moduli su un anello di polinomi K[x1, …, xn], dove K è un campo. È nota anche come problema di Serre, perché [...] finitamente generato è libero.
In geometria algebrica, se X = Spec(A) (→ anello, spettro di un) è la varietà affine di cui A rappresenta le funzioni, allora i moduli proiettivi finitamente generati corrispondono ai fibrati vettoriali algebrici su X ...
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collasso
Afflosciamento, svuotamento di un organo o sua parte. C. diastolico delle vene del collo: sintomo per lo più di sinfisi pericardica e di vizi cardiaci tricuspidali scompensati. C. polmonare, [...] , indebolimento del polso, perdita oppure obnubilamento della coscienza, raffreddamento delle estremità, ecc. Nel c., sindrome affine ma non identificabile automaticamente con lo shock, la circolazione sanguigna è compromessa dallo sfiancamento dei ...
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reburrus
Pier Vincenzo Mengaldo
Con questo aggettivo, che il Marigo traduce con " ispido ", D. indica in VE II VII 2 e 4 l'eccesso di asprezza o ruvidezza, tale per cui i vocaboli, sia pure urbana, [...] fisicità del significato, per l'asprezza del nesso consonantico che il vocabolo contiene. Come altrove yspidus, così qui l'affine r. denota, con gradazione frequente nel De vulg. Eloq., l'esagerazione viziosa di una qualità in sé pregevole, la ...
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gruppo algebrico
gruppo algebrico gruppo dotato di una struttura di varietà algebrica compatibile con la struttura di gruppo, vale a dire tale che le applicazioni
di moltiplicazione e di inverso siano [...] è per esempio il caso di tutti i gruppi algebrici classici. Tale terminologia si spiega con il fatto che ogni gruppo algebrico affine è un sottogruppo chiuso di un gruppo lineare GL(n, K). Se la varietà algebrica sottostante è proiettiva e connessa ...
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Scultore, forse capostipite della nota famiglia di lapicidi lombardi. Il suo nome ricorre nei documenti della fabbrica del duomo di Milano dal 1414 al 1457. È sua sicuramente, come risulta dall'atto di [...] manierismi del panneggio abbondante, ha chiari addentellati con la scultura veneziana e rivela una solida e sicura padronanza tecnica. Affine è una statua di Sant'Agnese. Allo scalpello del B. è dovuta anche la statua di San Nazaro, ricordata ...
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universo
univèrso [Der. del lat. universum, neutro sostantivato dell'agg. universus; nell'uso astronomico è nome proprio e quindi ha l'iniziale maiusc.] [ASF] L'insieme dei corpi celesti e dello spazio [...] svolgono tutti i fenomeni naturali. (b) L'insieme dei corpi materiali (v. modello: IV 69 a). (c) Generalizzando, lo spazio affine a quattro dimensioni (una è quella temporale) i cui punti sono gli eventi (punti d'u.). ◆ [ASF] U. galattico: il sistema ...
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GORDIANO I (Marcus Antonius Gordianus Africanus Senior)
V. Scrinari
Proconsole dell'Africa, qui eletto a tarda età, imperatore romano per poche settimane nel 238 insieme al figlio Gordiano II; questi [...] figlio. Si è creduto di poter identificare il suo ritratto in un busto a Tunisi (Museo del Bardo) ed in uno affine in Inghilterra a Castle Howard. Sono ambedue opere aderenti alla corrente d'arte realistica del terzo decennio del terzo secolo ed è ...
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invarianza di Lorentz
Luca Tomassini
Proprietà di certe quantità fisiche di non mutare (ovvero rimanere invarianti) per trasformazioni di Lorentz. Queste grandezze sono dette invarianti o scalari di [...] -tempo ed è dunque una varietà quadridimensionale (tre dimensioni spaziali più una temporale). Una trasformazione di Lorentz è allora una trasformazione affine che lasci invariata la distanza d(x1,x2) tra due eventi x1=(x11,x12, x13,t1) e x2=(x21,x22 ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...