Critico letterario, nato a Roma il 10 giugno 1900; si è occupato soprattutto di letteratura contemporanea italiana, sia come redattore dell'Enciclopedia Italiana e del Dizionario Enciclopedico Italiano, [...] l'ed. Tumminelli una collezione di volumi di letteratura e di critica, intitolata Nuova Biblioteca Italiana; e ora ne dirige una affine presso l'ed. Sciascia, dal titolo Aretusa.
Ha curato alcune antologie di scrittori contemporanei; tra i suoi saggi ...
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DNA antico
Jr.
(Department of Entomology Oregon State University Corvallis, Oregon, USA)
George O. Poinar
A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, l'impiego della tecnica della reazione a catena [...] DNA antico di Mylodon e del DNA dei due generi di bradipi attuali e di altri Sdentati ha mostrato che Mylodon è più affine ai bradipi didattili che non a quelli tridattili (v. figura 2). l risultati ottenuti hanno anche dimostrato che le due famiglie ...
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Vedi NAXOS dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
NAXOS (v. vol. V, p. 383 e S 1970, p. 539)
M. C. Lentini
Gli scavi condotti nella penisola di Schisò, nei terreni circostanti il castello, hanno messo in luce [...] muraglioni ad andamento curvilineo e da un ampio torrione semicircolare, esse sembrano appartenere a un sistema difensivo tipologicamente molto affine a quelli noti nel siracusano a Thapsos e al Petraro.
La ricerca archeologica ha distinto a N. due ...
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L’epanalessi (dal gr. epanálēpsis «ripetizione», in lat. geminatio, iteratio o reduplicatio) è una figura retorica che consiste nel ripetere, raddoppiandoli, una parola o un segmento discorsivo all’interno, [...] il termine ripetuto crea una tensione comunicativa per le operazioni interpretative. In questo senso, l’epanalessi è affine all’➔anadiplosi.
Questa figura è già definita nella tradizione retorica più antica (per es., nella pseudociceroniana Retorica ...
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BERLINO 2464, Pittore di
G. Riccioni
Ceramografo greco, attico, così denominato dalla lèkythos 2464 di Berlino. Dipinge lèkythoi nella tecnica a fondo bianco e appartiene al periodo di passaggio dallo [...] : giovani e donne ai lati di una stele. Lo stile del Pittore di B. 2464 è rapido, ma abbastanza incisivo ed ha qualche affinità con quello del Pittore delle Donne, la cui produzione di lèkythoi bianche dipende, a sua volta, dal Pittore di Monaco 2335 ...
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vallare
Guido Favati
Ha sicuramente il senso di " delimitare ", equivalente com'è a circuiva lo suo termine, in Cv III XV 16 Quando Iddio apparecchiava li cieli, io era presente; quando con certa legge [...] lo suo termine al mare e poneva legge a l'acque che non passassero li suoi confini...
Ha dunque probabilmente significato affine a questo, piuttosto che indicare la presenza di una cinta difensiva (come s'intende dal Boccaccio in poi partendo da ...
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Scrittore, morto a Roma il 6 novembre 1962. Socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei nel 1953, nel 1957 gli venne conferito il premio Feltrinelli per la letteratura. Con gli anni B. ha approfondito [...] alcuni scrittori prediletti, quasi sempre nell'ambito della letteratura italiana. All'Ariosto, pretesto letterario e umano particolarmente affine alla sua "humanitas", B. è tornato con Ariosto e dintorni (1958), che riproduce, insieme con vari saggi ...
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LAZZARINI, Gregorio
Gino Fogolari
Pittore, nato a Venezia nel 1655, morto nel 1730 a Villa Bona nel Polesine. Pur avendo a maestro Francesco Rosa genovese e frequentando la bottega del Ferrabosco e [...] e finitezza, a tinte unite chiare e dolci, in contrasto con l'impetuosa tradizione coloristica veneziana e molto più affine a quella bolognese o fiorentina o romana. Perciò molto ammirato ai suoi tempi fuori di Venezia, ad esempio dal Maratta ...
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MASEREEL, Frans
Pittore e incisore, nato il 31 luglio 1889 a Blankenberghe (Fiandre). Studiò alla scuola d'arte di Gand con J. Delvini. Dopo essere stato nel 1909 a Londra, si stabilì nel 1910 a Parigi. [...] e incisioni in legno, alle riviste Demain e La feuille, di tendenze pacifiste. Illustrò numerose opere di scrittori cui si sentì affine per gusto e idee: Romain Rolland, H. Barbusse, E. Verhaëren, Ch. Vildrac, M. Maeterlinck, ecc. Tra le serie d ...
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Geografo musulmano, nato probabilmente a Iṣṭakhr (Persia di SE.), vissuto nel sec. X d. C., autore di un'opera geografica in arabo, stampata col titolo di Kitāb al-masālik wa 'l-mamālik (Libro delle vie [...] Bibliotheca geographorum arabicorum (Leida 1870). Essa, secondo gli studî del De Goeje (in Zeitschrift d. dutschen Morgenl. Gesellschaft, XXV, 1871, pp. 42-58), sembra sia soltanto elaborazione di un'affine opera anteriore di Abū Zaid al-Balkhī. ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...