Adriano Florensz o Florisz (Utrecht 1459 - Roma 1523), fu educato presso i Fratelli della vita comune; teologo, rettore dell'università di Lovanio, fu precettore, fino al 1515, del principe Carlo, il futuro [...] Carlo V; da lui protetto (vescovo di Tortosa e inquisitore di Aragona e Navarra, 1516; card. dei SS. Giovanni e Paolo, 1517; governatore generale della Spagna, 1520) fu eletto papa alla morte di Leone ...
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Giulio de' Medici (Firenze 1478 - Roma 25 sett. 1534), figlio naturale poi legittimato di Giuliano di Cosimo il Vecchio; cardinale nel 1513, influente vicecancelliere durante il pontificato del cugino [...] Leone X, fu eletto papa, succedendo ad AdrianoVI, il 19 nov. 1523, con l'appoggio di Carlo V. Tentò di ottenere un equilibrio tra Francia e Spagna, che si contendevano l'egemonia in Italia e in Europa. Ma il suo avvicinamento a Francesco I di ...
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Ecclesiastico (n. Corneto 1461 circa - m. 1521), noto anche come Adriano da Corneto. Assolse felicemente missioni diplomatiche per conto di Innocenzo VIII e Alessandro VI; quest'ultimo lo creò cardinale [...] contro Leone X, sperando di ottenere la tiara: fu perciò deposto mentre tutti i beni da lui accumulati erano confiscati (1518). Scomparve senza lasciar tracce di sé mentre si dirigeva a Roma per partecipare al conclave che doveva eleggere AdrianoVI. ...
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Teologo (Gaeta 1468 - Roma 1533), domenicano. Teologo e diplomatico pontificio, fu uno dei fautori più convinti della "riforma cattolica".
Vita
Generale (1508) dell'ordine, cardinale nel 1517, arcivescovo [...] di Gaeta, ebbe parte nella compilazione della bolla Exsurge Domine contro Lutero. Nel conclave del 1522 favorì l'elezione di AdrianoVI. Legato in Ungheria (1523-24) per la crociata che il papa aveva tentato invano di promuovere contro i Turchi, gli ...
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Ecclesiastico (Milano 1474 - Roma 1539); prof. di diritto a Bologna, dopo la morte della moglie (1509), entrò nella Chiesa, che servì utilmente con la sua opera accorta di diplomatico e di riformatore. [...] . Poi (1517) cardinale, per lo stesso scopo nel 1518 fu inviato in Inghilterra. Tornato a Roma, suggerì ad AdrianoVI un ardito piano di riforme della Curia (divieto del cumulo dei benefici, soppressione delle indulgenze, ecc.). Vescovo di Bologna ...
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Nome di una zona di Roma, sulla riva destra del Tevere, corrispondente al Colle Vaticano che dai 19 m di piazza S. Pietro sale nel punto più alto a 77 m.
Territorio sul quale è riconosciuta alla Santa [...] i giardini dei Domizi e dei Claudi; Adrianovi innalzò il suo mausoleo. Vi erano inoltre una naumachia costruita forse da dell’ingresso di S. Anna; nell’area della basilica di S. Pietro vi era, ancora nel 4° sec. d.C., un santuario della Magna Mater ...
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Cardinale (Bauco, od. Boville Ernica prov. Frosinone, 1466 - Roma 1549). Personalità di alta cultura e uomo d'azione, fu apprezzato da molti pontefici, soprattutto in delicate situazioni diplomatiche [...] periodo di Innocenzo VIII iniziò il suo apprezzamento; da Alessandro VI fu nominato vescovo di Veroli (ag. 1503, riassegnato 1536, nel Canton Ticino. Nel breve periodo (1522-23) di AdrianoVI fu richiamato a Roma e poi di nuovo nominato nunzio presso ...
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Teologo (Ackow 1585 - Lovanio 1638), da cui prende nome il giansenismo. Studiò a Utrecht e Lovanio, dove erano ancora vivaci le controversie suscitate da M. Baio, e subì l'influsso di Giacomo Janson (Iansonius), [...] direttore del Collegio di AdrianoVI, e del compagno di studî Jean du Vergier de Hauranne, che seguì a Parigi (1604, per continuare gli studî alla Sorbona) e presso il quale visse a Parigi e a Baiona (1611-1614). Ritornò poi a Lovanio, ove conseguì ...
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Umanista (Modena 1477 - Roma 1547). Segretario dei brevi (1513-27, salvo che sotto il pontificato di AdrianoVI); vescovo di Carpentras (1517), cardinale (1536). Ebbe delicate mansioni politiche ed ecclesiastiche; [...] nel Concilio di Trento le sue parole furono di pace e moderazione. Scrisse carmi e poemetti eleganti, tra cui il De Laocoontis statua (1506); ma la fama maggiore gli venne dall'essere stato, col suo amico ...
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Titolo con il quale viene designato il vescovo di Roma, capo della Chiesa cattolica. L’uso di cambiare nome all’atto di salire al trono pontificio sembra risalga a Giovanni II. Il nome del p. è seguito [...] (1492-1503).
16° sec. Pio III (1503); Giulio II (1503-1513); Leone X (1513-1521); AdrianoVI (1522-1523); Clemente VII (1523-1534); Paolo III (1534-1549); Giulio III (1550-1555); Marcello II (1555); Paolo IV (1555-1559); Pio IV (1559-1565); s. Pio V ...
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foghetto
foghétto s. m. [voce settentr., dim. di fògo (= fuoco), per il tipo, un’ara con fiamma, che vi era impresso]. – In numismatica, nome del mezzo grosso coniato nella zecca di Parma al tempo del papa Adriano VI (1522-23); fu detto anche...
nanoscienza
s. f. Lo studio dei fenomeni e delle tecniche di manipolazione di particelle su scala atomica e molecolare. ◆ È l’hi-tech il vero cavallo di battaglia. Con un’impostazione del tutto particolare: «In questo settore – spiega Roberto...