Scultore e medaglista fiorentino. È incerto l'anno di sua nascita (circa il 1420); morì nel 1491. Secondo il Vasari era scolaro e aiuto di Donatello - affermazione comprovata anche da un passo della famosa [...] il piccolo gruppo di Bellerofonte col Pegaso, fuso da Adriano Fiorentino, nel Kunsthistorisches Museum di Vienna; la medaglia col ritratto e la rappresentazione del trionfo di Maometto II; il rilievo con la Battaglia equestre nel Museo Nazionale ...
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Nato nel 1500 da Francesco e dalla celebre Isabella d'Este, morto il 28 giugno 1540. Nel 1510 fu dato ostaggio a Giulio II, come pegno della politica del padre, appena liberato dalla prigionia veneziana. [...] fortuna nel 1521 a Parma e a Milano. Sotto Adriano VI riuscì a fare scomparire dall'archivio vaticano la st. lomb., 1914-15; id., Federico Gonzaga in ostaggio alla corte di Giulio II, in Arch. della Soc. rom. di stor. patria, 1886; id., Isabella ...
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ORSINI, Matteo Rosso
Raffaello Morghen
Cardinale, nato a Roma intorno al 1230 da Gentile Orsini, morto a Perugia il 4 settembre 1305. Nipote di Matteo Rosso Orsini, il senatore di Roma che difese nel [...] 1241 Gregorio IX contro Federico II, nipote del cardinale Giovan Gaetano Orsini, poi papa Niccolò III, fratello di conclavi che portarono all'elezione di Gregorio X, Innocenzo V, Adriano V, Giovanni XXI, finché la sua parte trionfò decisamente ...
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Cardinale, nato a Cáceres (Estremadura) nel 1455, morto a Roma il 26 dicembre 1523. In qualità di vescovo di Badajoz e oratore del re d'Aragona presso la Curia romana, condusse per conto del re Ferdinando [...] in Italia. Nel 1504 gli fu dato in custodia, da Giulio II, il duca di Romagna Cesare Borgia, ormai al tramonto della sua fortuna presto autorità. A lui si rivolse infatti nel 1514 Adriano da Utrecht perché inducesse Leone X a condannare il Reuchlin ...
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. Antica città della Tunisia, nel luogo detto Hammam Darradji, a 8 km. a NO. di Sūq-al-Arba‛. La città antica sorgeva sopra un altipiano, presso una bella fonte, a poca distanza a N. del fiume Bagrada [...] una città peregrina; poi divenne municipio, e infine Adriano (117-138) ne fece la Colonia Aelia Hadriana Augusta 2530; P. Gauckler, Inventaire des mosaïques de la Gaule et de l'Afrique, II, Parigi 1911, p. 193, e A. Merlin, Supplément, p. 72; A. ...
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Figlio di Desiderio, ultimo re dei Longobardi, e della regina Ansa, fu ancor giovane associato dal padre al trono nell'agosto 759, certo per assicurargli la successione. La sua opera come re (per quanto [...] a Roma si temeva di A. e, nel 775, papa Adriano I denunciava a Carlo Magno una congiura dei duchi di Spoleto, Benevento Oxford 1899; Hartmann, Geschichte Italiens im Mittelalter, Gotha 1903, II, IIª; G. Romano, Le dominazioni barbariche, Milano s. a. ...
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Ultimo re dei Longobardi (756-774), innalzato al trono dai Longobardi di Tuscia, mentre altre parti del regno riconoscevano re il già detronizzato Rachi, fratello e antecessore di Astolfo. Per eliminare [...] questi aveva escluso dalla successione al trono paterno. Ma Adriano I, successo a Stefano III nel 772, vistosi aggredito Pisa 1909; L. M. Hartmann, Geschichte Italiens im Mittelalter, II, Gotha 1903; G. Romano, Le dominazioni barbariche in Italia, ...
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Terzogenito di Marcantonio (del ramo di Traetto) e Maria Carafa (del ramo di Forlì), nacque postumo a Ugento il 14 agosto 1646. Un omicidio (1662) lo costrinse da Napoli a fuggire a Malta, del cui ordine [...] franco-austriaca (1691), s'inimicò Vittorio Amedeo II di Savoia, pur alleato all'imperatore, e strappò . C., e poi, per commissione dell'unico erede del C., il nipote Adriano-Antonio, scrisse (1715-16) il De rebus gestis Antonii Caraphaei.
Bibl.: B ...
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MAIONE di Bari
MicheIangelo Schipa
Uomo politico del regno di Sicilia nel sec. XII, la cui figura, oscurata dalla faziosità di Ugo Falcando, è stata rimessa nella vera luce dalla critica storica dei [...] letteraria e filosofica notevole per quel tempo, servì Ruggiero II prima da scrinario, poi da vicecancelliere e in fine del regno. Fu lui quindi che nel 1154 cercò di separare Adriano IV dal Barbarossa e Venezia da Manuele Comneno; che spinse ...
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GRANDE, Adriano
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Genova il 1° luglio 1897. Autodidatta, esercitò diversi mestieri prima di entrare (1925) nel Giornale di Genova; e da allora è stato redattore e collaboratore [...] , 8 gennaio 1928; S. Solmi, in Pègaso, giugno 1930; G. Debenedetti, in L'Italia lett., 28 settembre 1930; G. Ravegnani, I contemporanei, s. II, Modena 1936, pp. 297-308; A. Gargiulo, Letteratura ital. del Novecento, Firenze 1940, pp. 350-53. ...
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