Divinità maschile mesopotamica, di origine sumerica, che si trova associata con la dea Ishtar (v.). Dal mondo orientale è passata a quello classico con il nome di Adone (v.). Il suo nome appare originariamente [...] quale la dea avrebbe istituito lamentazioni annuali; un insieme di inni e lamentazioni) e su analogie con le figure di Osiride, Attis e Adone, si riteneva fino a pochi anni or sono, seguendo la teoria di J. G. Frazer, che T. fosse un dio della natura ...
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SOSTRATUS (Sostratus)
A. Stazio
Incisore di gemme, soprattutto cammei, la cui firma ricorre su una sardonica del Museo Nazionale di Napoli, con Nike alata (o Eos) su biga, e su una pasta vitrea della [...] Collezione Sangiorgi, a Roma, con Afrodite che assiste Adone ferito, motivo derivante forse da una pittura.
Qualche dubbio permane ancora sull'autenticità della firma su un frammento di cammeo del British Museum (Londra), stilisticamente vicino agli ...
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EUTYCHIA (Εὐτυχία)
A. Comotti
Personificazione della buona fortuna, analoga a Eudaimonia e Felicitas. Appare come compagna di Afrodite su una kàlpis a figure rosse da Ruvo, che rappresenta il giudizio [...] di Paride (Karlsruhe 259) e su una hydrìa da Populonia del museo di Firenze, con Afrodite e Adone. Ambedue i vasi sono stati attribuiti a Meidias (v.).
Monumenti considerati. - Kàlpis da Ruvo: C. I. G., 8400; E. Gerhard, Apulische Vasenbilder d. ...
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MELQART (fenicio mlqrt, da mlk-qrt "re della città")
G. Garbini
Dio fenicio, venerato nella città di Tiro, il cui culto si diffuse in seguito in Siria e nelle colonie fenicie d'Occidente, in particolar [...] modo a Cartagine.
Il nome di M., in realtà un appellativo, come Adone lo è per Eshmun, è ignoto al pantheon fenicio del II millennio a. C.; la divinità, che Filone di Biblo pone alla fine delle sue genealogie divine facendone il figlio di un ignoto ...
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Scultore (Padova 1793 - Roma 1873). Protetto da L. Cicognara, studiò a Venezia, poi a Roma con A. Canova; nel 1830 divenne accademico di San Luca. Eseguì gruppi, ritratti e monumenti funebri tra cui: Cefalo [...] e Procri (in più repliche); il busto del Petrarca (Padova, Duomo); il monumento del conte Cini (Roma, chiesa di Gesù e Maria); Adone e Chirone che ammaestra Achille (Venezia, vestibolo dell'Accademia). ...
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VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] si tratti, come abbiamo visto, di Turan o di V., la preferenza per i soggetti come il giudizio di Paride o la leggenda di Adone, mostra la dea, nuda o vestita, nel suo ruolo di amante o di protettrice degli amanti. L'assorbimento da parte di V. di ...
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ZIPNA
L. Rocchetti
Figura secondaria della mitologia etrusca, avvicinabile per i suoi attributi alle Lase (v. lasa).
È raffigurata e designata dall'iscrizione: su uno specchio al British Museum come [...] capo di Malavisch; in uno specchio all'Ermitage, alata, con torques, ago crinale ed unguentario, nella scena delle nozze di Venere ed Adone (v. fig. a pag. precedente); in uno specchio al museo di Berlino, seduta, con lo specchio nella sinistra e la ...
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Pittore (Amsterdam 1515 circa - Venezia 1584 circa). Partì in giovane età per l'Italia: visitò Roma e visse a Venezia e Padova. Entrò nella cerchia di Tiziano, col quale fu ad Augusta tra il 1548 e il [...] , 1552, Monaco, Alte Pinakothek). Accanto al fondamentale influsso di Tiziano, S. accolse suggestioni da Tintoretto, P. Veronese, A. Schiavone e Parmigianino (Ratto d'Europa, Amsterdam, Rijksmuseum; Morte di Adone e Venere e Cupido, Parigi, Louvre). ...
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Pittore e architetto (Basilea 1564 - Praga 1609), figlio dell'architetto Daniel I. Studiò dapprima nella bottega di Hans Bock il Vecchio, poi si recò a Roma (1584-87) e, nel 1591, a Praga. Nello stesso [...] i suoi dipinti, influenzati dalle opere del Correggio e del Parmigianino, ricordiamo Ritratto di Rodolfo II (1594) e Venere e Adone (1609) entrambi a Vienna, Kunsthistorisches Museum. Tra gli edifici da lui progettati: la facciata della casa di Elias ...
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MELIACR
S. de Marinis
Nome etruschizzato di Meleagro (v.), che accompagna la rappresentazione dell'eroe su due specchi etruschi, uno a Berlino (G. Körte, Et. Sp., tav. clxxvi), l'altro al British Museum [...] un qualche mito, ma ha piuttosto il carattere della "conversazione"; a sinistra stanno Turan in piedi, e, dinanzi a lei, Atunis (Adone) seduto; a destra Atienta (Atalanta) siede vicino a M. in piedi (nudo, con una lancia appoggiata alla spalla); al ...
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adone
adóne (o Adone) s. m. – Giovane di grande bellezza, nel volto e nelle forme del corpo; per lo più in frasi negative o di tono iron., anche nel sign. di bellimbusto: essere, parere un a.; si crede un a.; passava per un a.; non è certo...
adonare
v. tr. [dal fr. adonner «abbandonare, sottomettere»] (io adóno, ecc.), ant. – Domare, abbattere: Noi passavam su per l’ombre che adona La greve pioggia (Dante). Intr. pron., lasciarsi abbattere, cedere: Nostra virtù che di legger s’adona,...