volonta
volontà
La facoltà del volere; potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati, o, più genericamente, disposizione a fare qualche [...] superiori dell’uomo si ritrova anche in altre dottrine etiche antiche, orientate per lo più verso gli ideali dell’adiaforia, dell’atarassia, dell’apatia, della contemplazione, e cioè, al di là di ogni altra differenza, verso l’unico ideale ...
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stoicismo Nella storia del pensiero antico, la dottrina e la tradizione che si collega a Zenone di Cizio e alla sua scuola, così chiamata perché Zenone e i suoi successori usavano adunarsi nella Stoà Poikìle.
Periodizzazione
Storicamente [...] corso fatale e necessario delle cose, persuaso dell’intrinseca razionalità degli eventi, realizzando una sorta di indifferenza (adiaforia) verso i singoli aspetti della realtà. Quando gli sia impedito di seguire questi principi di comportamento, egli ...
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Economia
Condizione di un paese che mira all’autosufficienza economica, nell’obiettivo di produrre sul territorio nazionale i beni che consuma o utilizza, limitando o annullando gli scambi con l’estero. [...] sanzioni internazionali.
Filosofia
Concetto fondamentale dell’etica cinica e stoica, orientata verso l’ideale del «bastare a sé stessi», dipendendo il meno possibile dalle cose del mondo per avvicinarsi allo stato di perfetta adiaforia e atarassia. ...
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Filosofo greco, rappresentante tra i più notevoli (insieme con Seneca e Marco Aurelio) dello stoicismo più tardo. Nato a Ierapoli nella Frigia intorno al 50 d. C., fu schiavo di Epafrodito liberto di Nerone: [...] suo autore. Ma è anche, d'altra parte, cinica, e del più schietto cinismo, quando insiste sul concetto dell'assoluta adiaforia, della quale deve armarsi, di fronte a ogni sollecitazione del reale, chi voglia veramente bastare a sé stesso. Delle cose ...
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PLATONE (Πλάτων, Plato)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Bruno NARDI
La vita. - Secondo la datazione più attendibile, che è quella di Apollodoro, P. nacque ad Atene nel primo anno dell'Olimpiade 88ª, [...] Ma che la sua soluzione del problema etico non si appoggi soltanto su quel radicale motivo antipratico, mirante a un ideale di adiaforia contemplativa, è provato dal fatto che il problema dell'eudemonia torna ancora, nel Gorgia stesso, a far valere l ...
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Nome dei rappresentanti di un movimento filosofico iniziatosi nell'età di Socrate e perpetuatosi poi attraverso tutto lo sviluppo della cultura antica. Socrate, reagendo al relativismo sofistico, aveva [...] resta anch'essa serrata nel chiuso cerchio dell'astratto individualismo, pur spingendone l'esperienza all'acme e alla crisi: adiaforia, autarchia, libertà, sono i momenti ideali di questa estrema ascesi, che svuota e annienta il volere nell'atto ...
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CAPPELLO, Marcantonio
Gino Benzoni
Nacque ad Este attorno alla metà del sec. XVI. Divenuto minore conventuale, si dedicò, finiti gli studi, all'insegnamento di filosofia e teologia nelle scuole del [...] particolare tipo di eresia imputato dal C. allo sfortunato dalmata. "Il cuor suo non capiva alcuna fede" che "l'adiaforia", afferma, senza alcun dubbio, il C. conferendo al termine l'accezione di colpevole vagheggiamento d'una ritrovata concordia tra ...
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Discorso intorno alla nostra lingua
Paolo Trovato
Premessa
Il Discorso intorno alla nostra lingua (o anche Dialogo intorno alla nostra lingua) – uno scritto contro i teorici della «lingua comune» e [...] riduca a ‘esecuzione’, interpretazione soggettiva dei dati) è ben lontano − anche al di fuori dei casi conclamati di adiaforia e (come direbbe Giorgio Pasquali) recensione ‘aperta’ − dal considerarla immodificabile; e giudica, anzi, degni di attenta ...
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adiaforia
adiaforìa s. f. [dal gr. ἀδιαϕορία «indifferenza», comp. di ἀ- priv. e tema di διαϕέρω «differire»]. – In filosofia, l’ideale etico dei cinici e degli stoici che consiste nel mantenere immutata la propria serenità d’animo, mostrandosi...
adiaforista
s. m. e f. [der. di adiaforia, adiaforo] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’ideale etico dell’adiaforia. 2. Al plur., adiaforisti, i sostenitori della concezione teologica degli adiaphora enunciata da Melantone (v. adiaforo).