URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] nell'estate 1631 teneva sotto le armi quindicimila uomini) e per fortificazioni la questione della Monarchia Sicula, alle Fiandre spagnole dal 1636 al 1642 , Roma 1981, ad indicem; M. D'Addio, Considerazioni sui processi a Galileo, ivi 1985, ...
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EGEMONIA
Bruno Bongiovanni e Luigi Bonanate
Egemonia
di Bruno Bongiovanni
L'egemonia dei Greci
Sin dalla stagione 'classica' della civiltà greca, il concetto di 'egemonia' subisce, in concomitanza [...] un esercito: la parola evoca il clamore delle armi. In campo, tuttavia, vi è da una là dove vuole dirigere i cittadini, sia alle pratiche della virtù, sia al contrario: uno in Prussia 1850-1858, Bologna 1983.
D'Addio, M., Negri, G. (a cura di ...
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COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] ", avrebbe detto la giovane nello struggente addio al sovrano, e la frase riecheggerà - Marcantonio (1664-1715), l'uomo d'armi le cui nozze con Diana, figlia di Cristina Maria indulga ad amoreggiare coi musici alle dirette dipendenze del C., dando, ...
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GONDI, Alberto
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze il 4 nov. 1522, secondo figlio di Guidobaldo (detto Antonio) e di Marie-Catherine de Pierrevive.
Il padre proveniva da una famiglia di mercanti fiorentini [...] era a Parigi per partecipare alle nozze del calvinista Enrico di d'Aumont, che impedirono con le armi ai membri del consiglio di abbandonare il di Francia (1630), I-III, a cura di M. D'Addio - L. Gambino, Roma 1990, ad ind.; N.M. Sutherland ...
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GONZAGA, Ludovico
Gino Benzoni
Quarto dei cinque figli maschi del duca di Mantova Federico II e di Margherita Paleologo, vede la luce il 18 sett. 1539: lo precedono Francesco, Federico (che muore in [...] ad alcun accordo, né per deporre le armi se prima non averà ridotti alla sua Vigénère -, ogni mattina, dalle 8 alle 10, in una sala del castello , Storia delle guerre civili diFrancia, a cura di M. D'Addio - L. Gambino, Roma 1990, ad ind.; P. de L ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Manzoni
Mario Gabriele Giordano
La netta eccellenza che caratterizza Alessandro Manzoni in sede letteraria non deve indurre a trascurare la rilevante importanza del suo pensiero storico-politico [...] più belle prove;
Nova, ai terrori immobile
E alle lusinghe infide,
Pace, che il mondo irride,
Ma dire, per Manzoni, assoluto rifiuto delle armi. Già in Aprile 1814, egli aveva «negativo», Roma 1994.
M. D’Addio, Manzoni politico, Lungro di Cosenza 2005 ...
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NOBILI, Franco
Luciano Segreto
Nacque a Roma il 2 dicembre 1925, da Costantino, sindacalista cattolico molto vicino a don Luigi Sturzo e inviso al regime fascista, e da Teresa Mancini.
Frequentò il [...] 1944, distribuendo ai partigiani armi (che prelevava in una società per azioni e dar corso alle prime privatizzazioni. Sino ad allora in Corriere della Sera, 27 novembre 2008; O. Pivetta, Addio a Nobili quando la Dc faceva impresa, in l’Unità, 27 ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] a distinguere i cattolico-liberali di fronte alle leggi di laicizzazione dello Stato Sardo, messe Chiesa e applicando le armi della coercizione anziché quelle pp. 565-606.
33 M. d’Addio, Gioacchino Ventura dalla restaurazione alla rivoluzione, in ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] , di sangue e di cor»: unità di armi, necessaria per la rinascita; ma poi: unità insieme alla sua moralità, alla sua bellezza, alle sue qualità di condottiero, eleva Garibaldi al – Coraggio! – e le madri dire addio ai giovinetti, dicendo: – Vincete! – ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] è stato efficacemente definito un «lungo addio» (Cardoza 1999, pp. 47- egli in esilio per esser stato ministro delle Armi in quella Repubblica, dovrà attendere l’unificazione C’era quella che rimaneva ancorata alle realtà locali, sia pure ripensate in ...
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