romanzo
Emanuela Bufacchi
Narrare vicende, costruire intrecci
Il romanzo realizza un’attitudine propria dell’uomo: quella di raccontare. Ma affinché sia possibile parlare di romanzo è necessario che [...] la predilezione per una scrittura simbolica. Dall’esperienza della guerra riletta attraverso un personale antimilitarismo nasce Addioallearmi (1929) di Ernest Hemingway, uno degli scrittori statunitensi di più ampio successo in Europa. Negli ultimi ...
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Hecht, Ben
Francesco Di Pace
Sceneggiatore, regista cinematografico, scrittore e commediografo statunitense, nato a New York il 28 febbraio 1894 e morto ivi il 18 aprile 1964. Definito lo 'Shakespeare [...] ), un bel melodramma tratto da un suo romanzo e diretto da Rudolph Maté, e per quella di A farewell to arms (1957; Addioallearmi) di Ch. Vidor, dal romanzo di E. Hemingway.
Negli anni Cinquanta, inoltre, H. si dedicò a scrivere libri di memorie: in ...
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HEMINGWAY, Ernest
Salvatore Rosati
Scrittore americano, nato a Oak Park, Ill., il 21 luglio 1898. Figlio di un medico iniziò, non ancora ventenne, la collaborazione al giornale Star di Kansas City. [...] , Torino 1946); sia la ricerca d'un valore universale nell'amore, come in A Farewell to Arms (1929, trad. ital., Addioallearmi, Milano 1946), o la minuta descrizione di una corrida, in cui al combattere cieco del bruto è contrapposto l'uomo che ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] questo suo c'est moi compensatorio. È lui il primo ad invidiare il bel Glisomiro che, dato l'addioallearmi, assapora la vita in una situazione socialmente privilegiata di ricco cavaliere bramato da gentildonne e fantesche, che sa distinguersi ...
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MONDADORI, Arnoldo
Maria Iolanda Palazzolo
– Nacque a Poggio Rusco, in provincia di Mantova, il 2 nov. 1889, terzogenito di Domenico Secondo e di Ermenegilda Cugola.
Il padre, «piccolo artigiano tuttofare» [...] tanto da divenire tutt'uno con il marchio della casa editrice e mai dismessa, iniziò le pubblicazioni nel 1965 con Addioallearmi di E. Hemingway, ed ebbe subito uno straordinario successo di vendite, segno ancora una volta della lungimiranza del M ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] scaturisce da Westfront 1918 (1930) di George W. Pabst, Niemandsland (1931) di Victor Trivas, A farewell to arms (1932; Addioallearmi) di Frank Borzage, Broken Lullaby (1932; L'uomo che ho ucciso) di Ernst Lubitsch. Dalla Russia si levò la voce ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] anche la lunga carriera di Borzage nel sonoro, di cui sono da citare almeno A farewell to arms (1932; Addioallearmi), primo adattamento del romanzo omonimo di E. Hemingway, da cui pure si discosta sensibilmente, essendo più coerentemente vicino al ...
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TRIESTE, Leopoldo
Paolo Puppa
– Nacque a Reggio Calabria, il 3 maggio 1917, da Giuseppe e da Santa Barresi, originaria di Scilla, sopravvissuta miracolosamente al terremoto del 1908.
Soprannominato [...] di Franco Rossi, Quo vadis? del 1985. Lavorò inoltre con registi internazionali, recitando in più lingue, da Charles Vidor (in Addioallearmi del 1957) a Jean-Jacques Annaud e a René Clément.
Negli ultimi anni non disdegnò la televisione, dove però ...
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NASCIMBENE, Mario
Paolo Patrizi
– Nacque a Milano il 28 novembre 1913 da Guido e da Emma Spasciani.
Perso precocemente il padre, un avvocato torinese, a occuparsi della sua educazione furono la madre [...] scalza (1954) e Un americano tranquillo (1957) di Joseph L. Mankiewicz; Alessandro il Grande (1956) di Robert Rossen; Addioallearmi (1957) di Charles Vidor; I Vichinghi (1958) e l’ancor più ambizioso Barabba (1962) di Richard Fleischer. Anche in ...
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Selznick, David O. (propr. David Oliver)
Giuliana Muscio
Produttore cinematografico statunitense di padre ebreo, nato a Pittsburgh (Pennsylvania) il 10 maggio 1902 e morto a Hollywood (California) il [...] , a disagio in un'industria agonizzante, decise di avviare l'adattamento in Italia di A farewell to arms (1957; Addioallearmi), ma finì per licenziare il regista John Huston, inviandogli uno dei suoi famosi promemoria, taglienti e puntigliosi, per ...
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