JONSON, Ben
Piero Rebora
Poeta e drammaturgo inglese, nato a Londra o presso Londra (probabilmente non lontano da Westminster) nel 1572, e con ogni probabilità l'11 giugno; morto il 6 agosto 1637 a [...] or the Fox, a cui manca un tocco di bontà e di cuore per essere un capolavoro. Invece il tono monotonamente acre, cinico, maligno del dramma finisce col renderlo opprimente. Ma la meschina perversità della natura umana ha certo qui una delle sue ...
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PRATI (de' Prati), Giovanni
Umberto Bosco
Poeta, nato a Campomaggiore nelle Giudicarie (Trento), il 27 gennaio 1814; morto a Roma il 9 maggio 1884. Dasindo, che il P. soleva indicare come suo paese [...] ; sempre più lo attirava l'ideale di una forma nitida e precisa. È ormai un sorpassato, un disilluso; a volte a volte acre o accorato, l'antica combattività gli si va attenuando in un atteggiamento di amaro e sdegnoso distacco da tutto e da tutti ...
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GALIZIA (A. T., 39-40; sp. Galicia, dal lat. Callaecia, per il nome dei Calleci o Celti)
Giuseppe CARACI
José A. DE LUCA
Salvatore BATTAGLIA
Forma l'estremità nordoccidentale della Repubblica Spagnola, [...] , rivoluzionarî e patriottici; e molti ancora, fino a Manuel Curros Enríquez (1851-1908), il poeta civile e politico, acre nel suo anticlericalismo e altrettanto vigoroso nella lirica paesistica e bozzettista (Aires d'a miña terra, 1881) e nelle ...
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metafora
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nell'usare in luogo del vocabolo proprio un vocabolo diverso attinto ad altro campo semantico. Il trasferimento del vocabolo da un campo a un altro [...] umano è volta a illustrare le cose celesti, attraverso una sorta di personificazione (ma per questa figura cfr. la voce relativa): così l'acre s'allegra (If VII 122), la stella di Venere vagheggia il sole (Pd VIII 12), il cielo ride (XXVIII 83, ed è ...
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BIANCHI, Giovanni
Angelo Fabi
Comunemente noto come Janus Plancus, nome che egli stesso si diede, con cui pubblicò la maggior parte dei suoi scritti e che venne anche italianizzato in Iano o Giano Planco. [...] medesimo Del Buono è anche il successivo opuscolo, A Simone Cosmopolita utile monitorio di Tiburzio Sanguisuga Smirneo (Lugano 1748). Più acre di tutti è il libello, di ben 512 pagine, che s'intitola: Scritture del dott. Gio. Girolamo Carli sanese ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] lungo i bracci del transetto. Al contrario, nel secolo seguente, intorno al 1146-1148, nel priorato inglese di Castle Acre la stessa soluzione venne proposta staccando le tre absidi centrali rispetto alle due aperte nei bracci del transetto, in piena ...
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NIEVO, Ippolito
Emilio Russo
NIEVO, Ippolito. – Nacque a Padova il 30 novembre 1831, da Antonio e da Adele Marin.
Il padre (n. 1801), di famiglia mantovana, aveva intrapreso da pochi mesi la carriera [...] fine della passione per Matilde: amarezza che riversò prima in una singolare sperimentazione letteraria, poi in una sorta di acre bilancio indirizzato ad Attilio (cfr. Lettere, 1981, nn. 121, 127, 129).
Nel settembre 1851 si trasferì a Colloredo e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Mario Pagano
Carla De Pascale
Il pensiero di Pagano, giurista, filosofo, letterato, esponente fra i più rilevanti dell’Illuminismo meridionale, merita di essere preso in esame dalla nostra [...] della prima delle sopraccitate allegazioni (in una causa per omicidio in cui gli accusati erano stati condannati alla «tortura acre»), è un tema classico dell’Illuminismo italiano, affrontato prima da Cesare Beccaria e da ultimo proprio da Filangieri ...
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Siena
Giorgio Varanini
Pier Vincenzo Mengaldo
S. è fra le città toscane, a parte Firenze, la più frequentemente ricordata da D., sia direttamente sia attraverso i vari personaggi senesi, gli episodi [...] . fu arso il fiorentino (o senese) Capocchio, pure alchimista, che fors'anche per il supplizio subito nella città, conferma con acre sarcasmo la taccia di vanità attribuita da D. alla gente sanese, assimilata in questo alla francesca, cui l'avrebbero ...
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Veglio di Creta
Giovanni Reggio
Tra le varie figurazioni allegoriche che caratterizzano la Commedia, quella del V. di Creta, nel c. XIV dell'Inferno, ha un suo particolare fascino poetico, alla cui [...] città sede di un papato simoniaco e corrotto, perché " solo così - egli dice - si può veramente penetrare il senso e l'acre forza di quel come suo speglio " (p. 27).
A questa prima e più diffusa interpretazione sono state mosse due obiezioni di un ...
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acre1
acre1 (poet. acro) agg. [dal lat. acer acris, affine ad acies «punta»]. – 1. Di sapore agro, piccante; estens., odore a., pungente, penetrante; suono a., stridente; Non rugghiò sì né si mostrò sì acra Tarpea (Dante). 2. Aspro, malevolo:...
acre-foot
‹éikë fut› locuz. ingl. [comp. di acre «acro2» e foot «piede»] (pl. acre-feet ‹éikë fìit›), usata in ital. come s. m. – Misura angloamericana di capacità, spec. per bacini, laghi artificiali e simili: è il volume di uno strato d’acqua...