CONCINA, Daniele
Paolo Preto
Nato a Clauzetto (Udine) il 2 ott. 1687 da Pietro e Pasqua Cecconia, dopo i primi studi a San Daniele del Friuli e a Invelino di Carnia, frequentò il collegio dei gesuiti [...] con non minore intransigenza dalla Compagnia di Gesù. Il C. fu uomo austero, di vita integerrima, aspro di carattere, acre e talvolta eccessivo nelle controversie, animato da una fortissima vis polemica che dal pulpito del predicatore scese quasi ...
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Composti untuosi al tatto, di consistenza da solida a molle o liquida, inodori se puri, più leggeri dell’acqua, presenti in natura negli organismi animali o vegetali.
Generalità
Dal punto di vista chimico [...] di acidi grassi e glicerina. Quest’ultima nel prosieguo del riscaldamento dà origine ad acroleina, aldeide insatura di odore acre e pungente, che ha azione depressiva sul sistema nervoso centrale ed è particolarmente dannosa per il fegato. Durante la ...
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TEATRO
Paolo Enrico ARIAS
Biagio PACE
Carlo ROCCATELLI
Ugo Enrico PAOLI
Silvio D'AMICO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Silvio D'AMICO
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(gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; [...] thyromata (II-I sec. a. C.): a 2 piani con aperture larghissime nel piano superiore, 305 per lo più (Oropo, Efeso II, Eniade II, Acre?, Priene II, Asso II). VI. Scena con colonnato (II-I sec. a. C.); parete della scena a 5 aperture, di cui le estreme ...
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PERSEFONE (Περσεϕόνη, Persephone)
Giulio GIANNELLI
Goffredo BENDINELLI
Divinità degli antichi Greci, già nota nei poemi omerici come la dea dell'Ade (v.). Laggiù, nell'oltretomba, essa regna sui morti [...] e di sua figlia, eressero a loro templi e le effigiarono sulle monete (specialmente a Metaponto e a Locri; a Siracusa, a Selinunte, ad Acre, a Catania, ed Enna).
Due sono dunque gli aspetti sotto i quali compare la figura di P.: e il suo più antico ...
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Nacque a Killearn, nello Stirlingshire (Scozia), nel febbraio 1506, da Tommaso e da Agnese Heriot. Andò, ancora giovanissimo, a Parigi per studî; e decisivo per la sua formazione spirituale fu il secondo [...] sul modello di Livio. V'è solo, di proprio, un fortissimo nazionalismo, che esalta le tradizioni scozzesi; in più, un'acre partigianeria quando si entri nell'età del B. Nonostante questi difetti, l'opera storica del B. ebbe larghissima rinomanza ...
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QUASIMODO, Salvatore. – Nacque a Modica il 20 agosto 1901, secondogenito di Gaetano Quasimòdo, capostazione, e di Clotilde Ragusa. Ebbe tre fratelli: Enzo, Ettore e Rosina.
L’accentazione del cognome fu [...] alle Eolie, e la fissazione del mito dell’esilio, che più tardi Luciano Anceschi interpretò come sublimazione di un «acre furore sensuale […] in un rimpianto estenuato di luce edenica» (introduzione ai Lirici greci, in La critica e Quasimodo, 1976 ...
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D'ISA, Francesco
Gabriella Romani
Nacque a Capua (Caserta) nel 1572 da famiglia patrizia.
Le notizie biografiche rimaste risultano molto scarse. Nel pubblicare le sue cinque commedie si servì del nome [...] poco nobili di furti e furfanterie. Ordisce anche vari intrighi: nella sua casa, in una scena farsesca e acre, convengono contemporaneamente vari personaggi: il pedante travestito da donna, perché adescato dalla promessa d'una finta servetta da ...
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DOTTI, Bartolomeo
Angelo Pellegrino
Nacque nel Bresciano, probabilmente nel 1651, da Pasquino e da Ottavia Vinacesi.
Fin da giovanissimo manifestò particolare inclinazione per la poesia e lo studio [...] . Qui cominciò per il D. un periodo relativamente tranquillo, insieme con una nuova maniera di fare satira, meno acre e personale almeno nell'intenzione, che dette uno dei migliori risultati nel Carnevale, recitato dal poeta stesso nell'Accademia ...
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CHEVRIER, Philippe
François-Charles Uginet
Nacque nel sec. XV in Savoia, a Chambéry o a Rumilly. Compare per la prima volta a Moncalieri il 1º marzo 1475 come membro del Consiglio di reggenza di Iolanda [...] di circostanza, che fu stampato a Roma, in cui si dichiarava "non facundum, non suavem" ma "crasso in acre natum": Infatti nell'orazione lo Ch. sviluppa moduli retorici sorpassati ed estranei alla temperie umanistica già largamente diffusa in Italia ...
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acerbo
Domenico Consoli
. Aggettivo usato da D. solo in poesia e, meno che in un caso, sempre in rima. In Pg XI 117, detto dell'erba, e con relazione al significato proprio di " immaturo ", " non giunto [...] e Casini-Barbi invece preferiscono interpretare a. come " dure a penetrarsi, a intendersi ".
Altre volte a. ha il senso di " acre " (cfr. il latino acer), " pungente ", " molesto ", appunto come il sapore di un frutto acerbo: Or drizza il nerbo / del ...
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acre1
acre1 (poet. acro) agg. [dal lat. acer acris, affine ad acies «punta»]. – 1. Di sapore agro, piccante; estens., odore a., pungente, penetrante; suono a., stridente; Non rugghiò sì né si mostrò sì acra Tarpea (Dante). 2. Aspro, malevolo:...
acre-foot
‹éikë fut› locuz. ingl. [comp. di acre «acro2» e foot «piede»] (pl. acre-feet ‹éikë fìit›), usata in ital. come s. m. – Misura angloamericana di capacità, spec. per bacini, laghi artificiali e simili: è il volume di uno strato d’acqua...