MORATÍN, Leandro Fernández de
Alfredo Giannini
Commediografo spagnolo, nato a Madrid il 10 marzo 1760, morto a Parigi il 21 maggio 1828. Figlio di Nicolás F. de Moratín (v.), Leandro ne ereditò l'amore [...] (1790), rivolta a mostrare le tristi conseguenze d'un matrimonio imposto, La comedia nueva ó el Café (1792), acre satira letteraria, che gli suscitò molte ostilità, intesa a fustigare il mal gusto degli scrittori drammatici, inetti continuatori dell ...
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GIARRETTIERA (fr. jarretière; sp. jaretera; ted. Strumpfband; ingl. garter)
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
Florence M. G. HIGHAM
Il nastro o legaccio che serve a trattenere le calze, e che ora fa parte [...] 'ordine era collegata con la tradizione secondo cui Riccardo Cuor di Leone avrebbe incoraggiato i suoi uomini all'assedio di Acre, col legare una giarrettiera attorno alle gambe di certi cavalieri Un'altra leggenda attribuisce a Edoardo III di aver ...
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(X, p. 493)
Città (776.600 abitanti nel 1985) della Repubblica Sudafricana, capoluogo della Provincia del Capo e sede del Parlamento nazionale. La città si estende su un'area di 200 km2, mentre l'agglomerazione [...] House del 1971, Municipal Centre del 1972), è la volta dei grandi complessi polifunzionali (Good Hope Centre, Golden Acre Centre), a cui fa capo un sistema sotterraneo di gallerie commerciali.
La trasformazione del nucleo centrale ben riflette il ...
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ROCHEFORT, Victor-Henri, marchese di R.-Luçay
Mario Menghini
Giornalista e uomo politico, nato a Parigi il 31 gennaio 1830, morto a Aix-les-Bains il 3 luglio 1913. Fece gli studî nel collegio Saint-Louis, [...] amnistia dell'11 luglio 1880, e subito dopo assunse la direzione dell'Intransigeant, che ebbe grande diffusione per lo spirito acre degli articoli del R. Nel 1883 si fece difensore del Boulanger per cui fu condannato dall'alta corte di giustizia alla ...
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CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] 469; 32, 1979, pp. 474-774; J. Folda, Three Crusaders Capitals in Jerusalem, Levant 10, 1978, pp. 139-155; D. Jacoby, Crusader Acre in the Thirteenth Century: Urban Layout and Topography, SM, s. III, 20, 1979, pp. 1-45; Z. Jacoby, The Tomb of Baldwin ...
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OPPO, Cipriano
Mattia Patti
OPPO, Cipriano (Efisio). – Nacque a Roma il 2 luglio 1890, figlio di Andrea Eugenio, funzionario del ministero delle Poste, e di Ottavia Sutto (che morì però già nel 1894). [...] .
Emilio Cecchi (1927-28, pp. 698 s.), suo caro amico, ricordò questa pittura degli esordi «d’un colorito acre, mordente, quasi arso», debitrice non tanto delle moderne esperienze italiane, ma imbevuta, piuttosto, di «un certo influsso matissiano ...
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Il superlativo è insieme al comparativo (➔ comparativo, grado) un grado degli ➔ aggettivi e degli ➔ avverbi, che segnala che la proprietà espressa dall’aggettivo o dall’avverbio è intensificata al massimo [...] che le forme irregolari sono in genere riservate per significati astratti: un nemico acerrimo, ma un sapore *acerrimo / molto acre. Va notato che acerrimo è ormai sentito come non superlativo e quindi si incontra anche la soluzione il più acerrimo ...
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urlare
Andrea Mariani
Nell'italiano antico, in stretto rapporto col latino ululare, si riferiva al verso del lupo; si veda per es. il commento del Boccaccio a If VI 19 (Urlar li fa la pioggia come cani): [...] / già per urlare avrian le bocche aperte; " alte sopra que' petti sconciamente messi in mostra... l'immaginazione di Forese, con acre compiacenza, pone le bocche aperte per urlar da dolore acuto " (Torraca). Nota il Bosco che in questo verso " l'urlo ...
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Poeta italiano (Pieve di Soligo 1921 - Conegliano 2011). La poesia di Z. s'inscrive nelle tracce e memorie del suo paese di nascita: "qui non resta che cingersi intorno il paesaggio", contemplato [...] ". Un "Fuori idioma": un dire di "aghi di mutismi", un depositarsi 'sindonico' del dolore del mondo; e, come in Michaux, "l'acre acume di un'anima che si dissolve in vampe, in grumi, in meccanismi, che si concede e si fa campo di battaglia, che si ...
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TORRES VILLAROEL, Diego de
Alfredo Giannini
Scrittore spagnolo, nato a Salamanca nel 1693, ivi morto nel 1770. Figlio di un modesto libraio, fatti gli studî di umanità, girovagò in Portogallo, dove [...] quindi del bisogno di risorgere e progredire, fa di lui il vero tipo rappresentativo del sec. XVIII spagnolo. È uno spirito inquieto, acre, ribelle al marasma dell'ambiente in cui deve pur vivere. Il nome di T. V. è quindi messo giustamente accanto a ...
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acre1
acre1 (poet. acro) agg. [dal lat. acer acris, affine ad acies «punta»]. – 1. Di sapore agro, piccante; estens., odore a., pungente, penetrante; suono a., stridente; Non rugghiò sì né si mostrò sì acra Tarpea (Dante). 2. Aspro, malevolo:...
acre-foot
‹éikë fut› locuz. ingl. [comp. di acre «acro2» e foot «piede»] (pl. acre-feet ‹éikë fìit›), usata in ital. come s. m. – Misura angloamericana di capacità, spec. per bacini, laghi artificiali e simili: è il volume di uno strato d’acqua...