Serino Comune della prov. di Avellino (52,2 km2 con 7290 ab. nel 2008). Il centro è situato nella valle del fiume Sabato, a 416 m s.l.m., e dista 16 km da Avellino.
Nel territorio si trovano le sorgenti [...] del Sabato, costituite da 3 gruppi di scaturigini: Acquaro, Pelosi e Urciuoli. Le sorgenti Urciuoli, che sono le più importanti, sgorgano a 330 m s.l.m. e alimentano l’acquedotto del S. per l’approvvigionamento idrico di Napoli e comuni limitrofi. ...
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Sele Fiume dell’Italia meridionale (64 km; bacino di 3223 km2), in Campania, uno dei più importanti del versante tirrenico per ampiezza di bacino e per numero di affluenti. Ha origine in prossimità del [...] di Paestum, dove riceve a sinistra il Calore. In prossimità di Caposele ricche sorgenti vengono captate per alimentare l’acquedotto pugliese, mentre a valle le acque, trattenute da uno sbarramento, servono per irrigare la fertile Piana del S., specie ...
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Trevi nel Lazio Comune della prov. di Frosinone (54,5 km2 con 1781 ab. nel 2008, detti Trebani). Il centro è situato a 821 m s.l.m. su un dosso sulla destra dell’alto Aniene. Il comune comprende parte [...] regione (Latium) con il nome di Treba Augusta, e iscritto forse alla tribù Aniense. Della città sono visibili tratti delle mura in opera quadrata (3°-2° sec. a.C.) e terrazzamenti in opera poligonale. Da T. partiva l’acquedotto dell’Acqua Marcia. ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Roma
Francesca de Caprariis
Roma
I caratteri naturali e le fasi più antiche
Che il fato di R. fosse evidente già nella sua posizione geografica [...] Roma del II secolo d.C., in QuadIstStorArch, 34-38 (1961), pp. 49-66.
P.L. Tucci, Tra il Quirinale e l’Acquedotto Vergine: sulla pianta marmorea severiana, frammenti 538 a-o, in AnalRom, 23 (1996), pp. 21- 31.
- monumenti del culto imperiale:
E. La ...
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(lat. Volci) Antica città etrusca, a NO di Tarquinia, collegata alla Via Aurelia. Frequentata sin da epoca protovillanoviana, fu fiorente in età villanoviana e, soprattutto, tra il 7° e 5° sec. a.C. Vinta [...] , gallerie, pozzi). All’età romana sono riferibili il Ponte Rotto e il Ponte dell’Abbadia, oltre ai resti di un acquedotto e di alcuni edifici pubblici e privati, fra i quali si segnala una grande domus con mosaici pavimentali. Nei dintorni di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. Il gruppo episcopale: Cornus
Letizia Pani Ermini
Cornus
Sito archeologico della Sardegna occidentale. L’insediamento cartaginese [...] attribuire anche la presenza sul colle di sarcofagi di calcare e di talune deposizioni collocate nello speco dell’acquedotto.
Bibliografia
A. Mastino, Cornus nella storia degli studi, Cagliari 1979.
L. Pani Ermini - A.M. Giuntella, Cornus. Indagini ...
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Tuscania Comune della prov. di Viterbo (208 km2 con 8121 ab. nel 2008). Il centro è situato a 165 m s.l.m., sulla destra del fiume Marta, su un rilievo di tufo con orli a picco su profondi burroni. Mercato [...] la grave decadenza della città.
Di T. antica si conservano tratti di muri in opus quadratum, terme, portici, case e un acquedotto di età romana. Terrecotte architettoniche attestano l’esistenza di un tempio del 6° sec. a.C. Da T. provengono due dadi ...
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(lat. Capua) Antica città della Campania, sul luogo dell’odierna Santa Maria Capua Vetere. Fondata probabilmente intorno all’800 a.C., restò a lungo nell’orbita della cultura etrusca; passò sotto dominio [...] . Vi sono resti di terme, del teatro, di un foro, di un tempio da identificarsi probabilmente con il Capitolium, dell’acquedotto, e di un mitreo con pitture. Da un tempio nel fondo Patturelli provengono terrecotte e sculture in tufo di una divinità ...
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Comune della prov. di Viterbo (70,2 km2 con 8693 ab. nel 2008). Il centro è situato a 132 m s.l.m. su un poggio tufaceo che domina un’ansa del Tevere. A circa 4 km dal vecchio abitato, presso la confluenza [...] 15° sec.) e del periodo dell’occupazione francese, durante la Rivoluzione e l’Impero. Nel 1870 entrò a far parte del Regno d’Italia.
Almeno tre sono le necropoli riferibili al periodo etrusco; di età romana, avanzi di un acquedotto e di un ponte. ...
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Comune della prov. di Latina (136,4 km2 con 43.267 ab. nel 2008). È situata sul Mar Tirreno, nella parte più interna dell’insenatura fra il Monte Circeo e il Monte Orlando, al piede dell’estremo sprone [...] bassa con il taglio della rupe, ora chiamata Pisco montano; trasformazioni edilizie vi furono anche nell’età degli Antonini (nuovo acquedotto) e dei Severi. Sede vescovile dal principio del 4° sec., T. soffrì per le invasioni barbariche e per le ...
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acquedotto
acquedótto (ant. acquidótto) s. m. [lat. aquaedŭctus, cioè aquae ductus «conduttura d’acqua»]. – 1. Presa e conduzione di acque da un luogo a un altro; in questa accezione astratta, il termine è limitato alla locuz. servitù d’a....
vestibolo
vestìbolo (ant. vestìbulo) s. m. [dal lat. vestibŭlum, voce di formazione oscura]. – 1. Nell’antichità, spazio libero che precede una sala, il portico o pronao che precede il tempio in antis, lo spazio riservato davanti alle tombe....