Vedi LIONE dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LIONE
P. Wuillemier
Città della Francia meridionale che nell'antichità comprendeva due centri distinti, i cui nomi attestano un'origine celtica: la colonia romana [...] ha riprodotto le particolarità eccezionali, fra le quali la sostituzione di due bacini al consueto muro della spina. Quattro acquedotti alimentavano la città; l'ultimo, che risale a Adriano, lungo 70 km, attraversava parecchie valli con un originale ...
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Vedi MISENO dell'anno: 1973 - 1995
MISENO (Μισηνόν, Misenum)
A. Zevi Gallina
Toponimo che nell'antichità designava la punta occidentale estrema del Golfo di Pozzuoli, la zona che comprende il doppio [...] .
Fra le opere pubbliche più considerevoli va menzionato lo splendido sistema di acquedotti e di riserve d'acqua che rifornivano gli impianti pubblici e privati: dall'acquedotto del Serino, i resti del quale si scorgono ancora a monte dell'attuale ...
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ATANASIO di Ricardo Primario
A. Lauria
Architetto attivo a Napoli nella prima metà del sec. 14°, la cui opera al servizio della casa d'Angiò è testimoniata da documenti dell'epoca. Fonte primaria a [...] da Carlo I d'Angiò; Roberto vi promosse alcune opere di ristrutturazione, tra le quali anche i lavori per gli acquedotti affidati ad Atanasio. Lo stesso sovrano comandò nel 1338 al castellano Vivaldone di Millau di fare eseguire restauri in Castel ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] stata riservata alla salvaguardia e al ripristino delle infrastrutture pubbliche cadute in parziale disuso: cinte murarie, acquedotti, edifici pubblici. L'esempio di Pavia risulta chiarificatore se si pensa alla costruzione del palatium teodoriciano ...
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PERICOLI, Niccolo, detto il Tribolo
Alessandra Giannotti
PERICOLI, Niccolò, detto il Tribolo. – Nacque a Firenze il 17 maggio 1497 dal legnaiolo Raffaello di Niccolò, detto Riccio de’ Pericoli, e da [...] . Giannotti, Niccolò Tribolo lungo le coste della Versilia, in Paragone, s. 3, 2014, n. 116, pp. 3-20; E. Ferretti, Acquedotti e fontane del tardo Rinascimento in Toscana. Acqua, architettura e città nella Firenze di Cosimo I (1537-1574), in corso di ...
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Vedi TIVOLI dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TIVOLI (v. vol. vii, p. 887)
C. F. Giuliani
L'origine della città è ricostruibile secondo i parametri ormai noti per molti centri laziali: essa è dovuta ad una [...] moderna e la sua irregolarità è dovuta al carattere del tessuto urbanistico "per accrescimento".
Un intricato sistema di acquedotti sotterranei, derivanti l'acqua dall'Aniene subito a monte di Ponte Gregoriano, corre sotto l'abitato attraversandolo ...
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Vedi CESAREA dell'anno: 1959 - 1994
CESAREA (Caesarea Stratonis o Palaestinae)
M. Avi-Yonah
Città sulla costa della Palestina, a circa 40 km a S di Haifa. Fondata dai Fenici, C., in periodo ellenistico, [...] con rivestimento in pendio ed era protetta da un fossato. La città romana era fornita di acqua per mezzo di due acquedotti, che furono spesso riparati e ancora funzionavano in pieno periodo arabo; l'opera originale era del tipo romano comune: un ...
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Vedi AQUINCUM dell'anno: 1958 - 1973
AQUINCUM (Aquincum, Aquinqum, Acincum)
D. Adamesteanu
Capoluogo della Pannonia inferiore, identificato con O-Buda nel territorio della città di Budapest in Ungheria.
Centro [...] Scutaria di cui si parla in Not. dign. Occ., 9, 19. Per l'alimentazione idrica della città si conoscono finora due acquedotti, ma non è affatto escluso che ve ne fossero anche altri.
Non mancano neppure monumenti cristiani; si sa, infatti, che nella ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] e in modo particolare nella zona occidentale, favoriti dai corsi d'acqua (Bova, Garza, Celato), dalla presenza di uno degli acquedotti documentati nel sec. 8° e dall'esistenza delle chiese di S. Faustino con il suo monastero e di S. Giovanni. Nei ...
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Vedi RODI dell'anno: 1965 - 1996
RODI (῾Ρόδος, Rhodus, Rhodos)
L. Morricone
L. Laurenzi
A) Storia, topografia, scavi. - B) Opere d'arte a Rodi (per la ceramica v. rodi, vasi; per la Scuola Rodia v. [...] nota i a p. 360. Per il Ponte di Rodiní: A. Maiuri, Rodi, Roma 1921, p. 35; Ath. Mitt., 73, 1958, Beil. 132; per gli acquedotti: Clara Rhodos, I, 1928, pp. 50 ss., fig. 33; Ath. Mitt.., 73, 1958, p. 154 e fig. i. Sugli intonaci di rivestimento: J. D ...
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acquedotto
acquedótto (ant. acquidótto) s. m. [lat. aquaedŭctus, cioè aquae ductus «conduttura d’acqua»]. – 1. Presa e conduzione di acque da un luogo a un altro; in questa accezione astratta, il termine è limitato alla locuz. servitù d’a....
clàudio agg. [dal lat. Claudius]. – Appartenente o relativo alla gente romana dei Claudî (collettivamente gente Claudia, lat. gens Claudia), o in partic. all’imperatore Claudio (10 a. C
54 d. C.): leggi c., leggi dell’imperatore Claudio, relative...