L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] di gestione e manutenzione e poi, in Occidente, per la spesso traumatica interruzione degli acquedotti .
Sugli archi onorari:
S. De Maria, Gli archi onorari diRoma e dell'Italia romana, Roma 1988 (con bibl. prec.).
Sugli edifici della politica:
S ...
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Leggere l’architettura costantiniana
Federico Guidobaldi
Le grandi periodizzazioni che, per convenzione, sono imposte alla storia – e, in parallelo, alla storia dell’arte – tendono a prendere in considerazione [...] una serie di imponenti arcate cieche, alte e strette, che si susseguono con il ritmo spaziale tipico degli acquedotti ed entro fondazioni come una manifestazione della presa di possesso diRoma, e quindi frutto di una strategia già in atto da ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] scoperte archeologiche (1911-1943). Tripolitania, I, I monumenti d'arte decorativa, Roma 1960.
I. Lavin, The Hunting mosaics of Antioch and their sources, DOP gli acquedottidi Fez e Marrakech, nonché il canale che forniva l'acqua alla Qasba di Rabat ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: le tecniche, i materiali e gli organismi edilizi
Giorgio Rocco
Maura Medri
Cairoli Fulvio Giuliani
Le tecniche e i materiali nel mondo greco
di [...] , basiliche, ponti, porti, fortificazioni, acquedotti, che contribuirono a stabilire le regole Ann Arbor 1993, pp. 145-70; F. Rakob, Chemtou, le cave di marmo numidico, in Storia diRoma. III, L'età tardoantica. 2, I luoghi e le culture, Torino ...
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INGHILTERRA
M. Blackburn
(ingl. England)
Nome con cui si indica la parte meridionale della Gran Bretagna, a S della Scozia con esclusione del Galles, a O.Durante il Medioevo in I. fiorirono tutte le [...] Scandinavia più a N e dalla Francia a S. La Chiesa diRoma - e gli Irlandesi - inviarono in I. i loro missionari. acquedotti romani. La più monumentale di tutte le loro cattedrali, quella di Durham (1093-1133), non sfigurava al confronto con quella di ...
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Vedi URBANISTICA dell'anno: 1966 - 1997
URBANISTICA
A. Boethius
Dopo le importanti realizzazioni di centri abitati in Siria (Gerico), Asia Minore e Macedonia, un maturo materiale urbanistico comincia [...] (De orat., iii, 180), Frontino (De aquis, i, 16) ed altri autori classici. Gli acquedotti, gli horrea diRoma ed Ostia, mercati come quello di Traiano ai Fori Imperiali e quello di Ostia alla via della Foce, le terme, ecc., ci fanno presente la nuova ...
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CASTELLI, REGNO DI SICILIA, ARCHITETTURA
MMaria Stella Calò Mariani
Al rientro dalla Germania, con le leggi emanate nella dieta di Capua (1220), Federico II affronta la riorganizzazione del sistema [...] sulla linea di costa, utilizzando "le pietre delli rovinati tempij, e delli teatri, e dell'acquedotti, che per Atti della III settimana di studi di storia dell'arte medievale della Università diRoma (15-20 maggio 1978), a cura di A.M. Romanini, ...
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Scienza greco-romana. Architettura
Andrew F. Stewart
Architettura
Le fonti dell’architettura greca e romana sono di tipo sia archeologico sia testuale; sebbene le evidenze archeologiche siano numerose, [...] tesorerie, gli altari, i propilei, i portici, le sale riunioni, gli acquedotti, i serbatoi e le mura cittadine in pietra risalgono al VI secolo. innovatore è stato Nerone, che dopo il grande incendio diRoma del 64 d.C. affidò a Severo e a Celere ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: caratteri generali
Claudio Tiberi
Caratteri generali
Una meditazione critica di caratteri spaziali limpidamente espressa dagli artefici dell'Atene [...] contenuti, per nobilitare edifici eretti a significare la grandezza diRoma: edifici che, vari per tipo (insieme con i acquedotti, le richieste di una società che apprezza fortemente la vita. Ma non si tratta dell'aggregazione di una sorta di ...
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VALLE D'AOSTA
Carla Lanza Dematteis
Egle Micheletto
Serenella Rolfi
Piero Spagnesi
(XXXIV, p. 929; App. II, II, p. 1084; III, II, p. 1064; IV, III, p. 781)
La situazione demografica della più piccola [...] cittadina era garantita da una serie diacquedotti; oltre a quello da tempo noto di La Comba (Porossan) è da citare 1 (1981); Restauro e cemento in architettura, a cura di G. Carbonara, Roma 1981; F. Quagliolo, G. Bellone, Urbanistica ed edilizia ...
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acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme; nel linguaggio corrente...
Appio
Àppio agg. [dal lat. Appius]. – Di opera dell’Italia antica fatta costruire dal censore Appio Claudio Cieco (4°-3° sec. a. C.): via A., strada romana con percorso in origine da Roma a Capua, successivamente prolungata fino a Benevento...