Recipiente che contiene l’acqua benedetta, posto di solito all’ingresso della chiesa. Il suo uso si diffuse dal 10° sec., in relazione con la consuetudine dell’aspersione domenicale, ossia con la possibilità di segnarsi con l’acqua benedetta per chi non aveva potuto assistere alla cerimonia. Non può precisarsi da quando l’a. abbia collocazione stabile, come piccola vasca sporgente dalla parete o da ...
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VIRTÙ
Delio CANTIMORI
Enrico ROSA
Antonia NAVA
. Valore, eccellenza di buona qualità; potenza, vigore, forza, qualità connaturata; retta e costante volontà di fare il bene; armonia di vita. Nella [...] nei secoli XIII e XIV: nella porta maggiore di S. Marco a Venezia, nei musaici dell'interno, nell'acquasantiera di S. Giovanni Fuorcivitas a Pistoia, nella porta del Battistero fiorentino (Andrea Pisano), negli affreschi della chiesa inferiore ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] accanto all’ingresso (prima era in un edificio autonomo; ➔ battistero). Accanto all’entrata è collocata anche l’acquasantiera. In epoca medievale il candelabro per il cero pasquale costituisce un arredo fisso, realizzato in marmo variamente scolpito ...
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acquasantiera
acquasantièra s. f. [der. di acquasanta]. – Recipiente destinato a contenere l’acqua santa; può essere in forma di vasca sostenuta da colonnina, in pietra o marmo e variamente decorata, collocata come elemento architettonico...
pila
s. f. [lat. pīla «pilastro; mortaio»]. – 1. Struttura portante verticale che sorregge due arcate o travate contigue di un ponte, mediante la quale si trasmettono al terreno i carichi permanenti e quelli accidentali causati dal transito...