In chimica, aggregato (detto anche miscuglio) di due o più sostanze (componenti della m.) mescolate tra loro, la cui composizione può variare in un intervallo ampio e nel quale ogni componente conserva [...] con la massima attenzione la composizione della m. nitrante, in relazione al rapporto fra i tre costituenti (acido nitrico, acidosolforico, acqua). Per la scelta della composizione vale il criterio che alla fine della nitrazione si realizzi un ...
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Miscela di idrocarburi paraffinici (➔ alcani) saturi e non saturi, a catena lineare o ramificata, contenenti in genere da 20 a 40 atomi di carbonio circa; presente in quantità variabile nei petroli grezzi, [...] una miscela d’idrocarburi che si ottiene come residuo liquido durante la preparazione della p.; si purifica per lavaggio con acidosolforico e con soda. Ha densità di circa 0,88 g/cm3, è insolubile in acqua, solubile nei solventi organici; riscaldato ...
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Idrocarburo alifatico non saturo, omologo dell’etilene, di formula CH2=CH−CH3; gas incolore, poco solubile in acqua, si liquefa a −48 °C e brucia con fiamma gialla fuligginosa. Non è un componente del [...] ottenere per alchilazione con isobutano (in presenza, come catalizzatore, di acidosolforico o fluoridrico) o per polimerizzazione (per es., dimerizzazione) in presenza di acido fosforico; si ottengono miscele di isoparaffine con numero di ottano di ...
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Famiglia di piante Dicotiledoni, ordine Ranuncolali, comprendente erbe con vasi laticiferi a succo bianco, giallo, rosso; i fiori sono attinomorfi o zigomorfi, con 2 sepali caduchi e 4 o più petali, gli [...] Fu isolato da H.E. Merck nel 1848, ma si può preparare anche sinteticamente. È una base debole, otticamente inattiva, quasi insolubile in acqua; si scioglie nell’acidosolforico senza colorazione se pura, con colorazione da verde al viola se impura. ...
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(o propanolo) Composto alifatico esistente in due forme isomere, alcol p. normale, CH3CH2CH2OH, e alcol isopropilico, (CH3)2 CHOH. L’alcol p. normale è un liquido incolore, che bolle a 97 °C, miscibile [...] , ossido di carbonio e idrogeno. L’alcol isopropilico bolle a 80 °C, è miscibile con l’acqua; si produce facendo assorbire il propilene dall’acidosolforico concentrato e idrolizzando il prodotto ottenuto; l’alcol viene poi separato dalla soluzione ...
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(od ossoacido) In chimica inorganica (in contrapposizione a idracido), ogni acido contenente ossigeno: per es., acidosolforico H2SO4, acido nitrico HNO3, acido fosforico H3PO4; negli o. l’atomo di idrogeno [...] più gruppi carbossilici, uno o più gruppi ossidrilici. Per la nomenclatura gli o. si considerano derivati dai corrispondenti acidi carbossilici per sostituzione di uno o più atomi di idrogeno con altrettanti gruppi −OH. Numerosi o. hanno nomi propri ...
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Il più semplice degli acidi della serie alifatica, HCOOH, trae il nome dalla Formica rufa (formica rossa) nella quale fu individuato già nel 17° sec.; si trova anche nel sangue degli animali ed è piuttosto [...] regno vegetale. Il procedimento di preparazione si basa sulla reazione del formiato di sodio (sale dell’acido f.) secco con acidosolforico in condizioni controllate. Si ottiene anche facendo reagire ossido di carbonio con metanolo: il formiato di ...
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solfonici, acidi Denominazione generica di composti contenenti il gruppo solfonico −SO3H (o −SO2OH), che si possono considerare derivati dall’acidosolforico per sostituzione di un gruppo −OH con un anione [...] s. aromatici si preparano di solito per reazione diretta del composto aromatico con acidosolforico; sono molto solubili in acqua.
Gli acidi s. sono igroscopici, solubili in acqua nella quale sono completamente dissociati. Si usano largamente come ...
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Glicole tetrametiletilenico, di formula (CH3)2C(OH)C(OH)(CH3)2; cristalli incolori che fondono a 38 °C, solubili in acqua; il p. idrato, con 6 molecole d’acqua, si presenta sotto forma di cristalli tabulari. [...] dei chetoni (con sodio e alcol, con amalgama di sodio o di magnesio, elettroliticamente).
Distillando p. con acidosolforico si può ottenere la pinacolina, chetone alifatico terziario, di formula (CH3)3CCOCH3; liquido incolore, dall’odore di ...
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superacidi In chimica, denominazione generica di composti dotati di potere acido assai elevato; convenzionalmente, secondo la definizione di J.N. Brönsted si considerano s. le sostanze aventi acidità superiore [...] dell’acidosolforico puro. La loro particolare acidità non può essere evidenziata in sistemi acquosi poiché l’acido più forte che può esistere in un sistema acquoso è rappresentato dallo ione idronio, H3O+, e in un mezzo acquoso ogni acido anche ...
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solforico
solfòrico agg. [dal fr. sulfurique, der. del lat. sulphur «zolfo»] (pl. m. -ci). – In chimica, di composto contenente zolfo esavalente: acido s., anidride s., ecc. 1. L’acido s., di formula H2SO4 (noto in passato come olio di vetriolo:...
solforoso
solforóso agg. [dal lat. sulphurosus «che contiene zolfo», der. di sulphur «zolfo»]. – In chimica, di composto dello zolfo tetravalente: acido s. (H2SO3), non noto allo stato libero ma solo come soluzione acquosa di anidride solforosa...