stereochimica Settore della chimica che studia gli aspetti tridimensionali dei fenomeni molecolari e, più in particolare, le relazioni esistenti tra le proprietà delle molecole e la loro struttura spaziale.
Cenni [...] e la natura di tale asimmetria. Un fondamentale passo in avanti fu compiuto con le ricerche di L. Pasteur (1848) sugli aciditartarici e sui loro sali. Pasteur separò l’una dall’altra due forme cristalline emiedriche di tartrato doppio di potassio e ...
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Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze sia naturali sia artificiali del regno inorganico e di quello organico.
Storia
La [...] determinare (tramite impiego dei raggi X) la configurazione assoluta di sostanze otticamente attive come, per es., quella dell’acidotartarico (1951) e quella della vitamina B12 (1956). In questo quadro hanno assunto grande interesse per lo studio ...
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Chimica sopramolecolare
Jean-Marie Lehn
SOMMARIO: 1. Dalla chimica molecolare a quella sopramolecolare. 2. Riconoscimento molecolare: a) riconoscimento, informazione, complementarità; b) recettori molecolari; [...] (76).
I fotogrammi di diffrazione di raggi X rivelano che i due materiali ottenuti dagli isomeri configurazionali dell'acidotartarico hanno strutture diverse. Entrambi sono mesofasi a colonne esagonali, ma, mentre i dati ottenuti per (LP2, LU2)n ...
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rotatorio
rotatòrio [agg. Der. del lat. rotare (→ rotatore)] [LSF] Che gira su sé stesso o intorno a qualcosa. ◆ [MCC] Moto r.: lo stesso che moto di rotazione, moto rigido di un sistema che ruota intorno [...] , quarzo, clorato di sodio, ecc.) e in soluzioni (in solvente otticamente inattivo) di sostanze cristalline o no (zucchero o acidotartarico sciolti in acqua, ecc.). Scoperto da J.-F.-D. Arago nel 1811, è comunem., ma impropr., ricordato con il nome ...
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Parte della chimica che si occupa della struttura, delle proprietà, della progettazione e della sintesi delle supermolecole, costituite da molecole associate mediante legami non covalenti (legami idrogeno, [...] è un passo avanti in questa direzione: il criptante possiede un anello di cui fanno parte due molecole di acido D-(+)-tartarico L-cisteinil derivato che rendono chirale la sua cavità. Al suo interno la reazione di idrolisi dell’estere p-nitrofenilico ...
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Elemento chimico, metallo, di simbolo Sb (da stibium, nome lat. dell’a.), numero atomico 51, peso atomico 121,76; ne sono noti due isotopi stabili di peso atomico 121 e 123. Raro come minerale ( a. nativo), [...] , inodora, insolubile in acqua, solubile in alcali concentrati con formazione di metantimoniti, e in diversi acidi organici (tartarico, acetico, benzoico ecc.) e inorganici (cloridrico, solforico ecc.). Si usa oltre che nella preparazione dei ...
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Argille e origine della vita
Alexander Graham Cairns-Smith
(Department of Chemistry, University of Glasgow Glasgow, Gran Bretagna)
L'origine della vita è materia interdisciplinare dagli ampi confini. [...] vista della chiralità, e per lo stesso motivo: i vincoli dovuti all'impacchettamento. Un esempio classico è l'acido D,L-tartarico che può essere ottenuto sotto forma di cristalli racemici, oppure, in condizioni diverse, come miscela di cristalli di ...
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tartarico2
tartàrico2 agg. [der. di tartaro2] (pl. m. -ci). – In chimica, di sostanza o reazione che ha rapporto con il tartaro che si forma nelle botti: fermentazione tartarica. In partic., acido t., di formula HOOC−(CHOH)2−COOH, idrossiacido...
tartaro2
tàrtaro2 s. m. [dal lat. mediev. tartar, tàrtarum (di origine araba)]. – 1. Deposito lasciato nelle botti dai vini (t. delle botti), costituito da una incrostazione compatta di colore bruno scuro, composta da varî sali fra i quali...