Deposito che si forma sulle pareti metalliche di caldaie, recipienti, condotti ecc., originato dalla precipitazione dei sali disciolti con l’acqua.
Nelle caldaie le i. sono dovute sia all’evaporazione [...] chimici, consistenti di solito in trattamento con soluzioni acquose acide diluite, che solubilizzano i precipitati senza attaccare il metallo sottostante (acidosolfammico, acido cloridrico addizionato di inibitori di corrosione ecc.). Il problema ...
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PIONTELLI, Roberto
Chimico-fisico, nato a Lodi l'11 maggio 1909; prof. universitario dal 1942, è direttore dell'Istituto di chimica-fisica, elettrochimica e metallurgia del Politecnico di Milano.
È noto [...] pratiche nel settore dell'elettrochimica: con L. Cambi ha introdotto (1938) l'impiego di bagni a base di acidosolfammico applicati in particolare alla raffinazione elettrolitica del piombo. Il processo è stato già introdotto in Italia (impianti di ...
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solfamico
solfàmico (o solfàmmico) agg. [comp. di solf- e am(ina), col suff. -ico]. – Acido s., composto chimico (di formula NH2SO2OH), di notevole importanza industriale, che si presenta in forma di cristalli incolori e inodori, i quali si...
solfamato
(o solfammato) s. m. [der. di solfam(ico), col suff. -ato]. – In chimica, nome generico dei sali dell’acido solfamico, usati come diserbanti e come disincrostanti per caldaie; il s. di ammonio è utilizzato per rendere incombustibili...