Il termine di a.s. fu co niato nel 1937 dal botanico H. Molisch per indicare le sostanze tossiche emesse da piante superiori, nell'aria o nel terreno (o an che da microrganismi quali batteri, attinomiceti, [...] , per es. leguminose. Fra i residui lasciati da diversi raccolti è stata riscontrata la presenza di acido ferulico (un derivato dell'acidocinnamico) che agisce da inibitore della crescita delle radici del grano, del riso; nelle giovani piantine di ...
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Albero (Styrax benzoin) delle Stiracee di altezza media, con foglie alterne, picciolate ovali acute e fiori giallo-verdastri all’esterno, rossastri all’interno in grappoli terminali e ascellari. Vive nell’Arcipelago [...] Malese.
Il balsamo, che si ottiene da varie specie di Styrax, è costituito da resina, acido benzoico, acidocinnamico, vaniglina; ha sapore dolciastro e odore gradevole. Usato in medicina (come anticatarrale e, per uso esterno, come antisettico e ...
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Accrescimento nelle piante. - L'a. si può studiare nelle piante da varî punti di vista, secondo che si prendano in considerazione i suoi aspetti anatomici e morfologici, o fisiologici. Nessun carattere [...] è minore o nulla nei composti trans (es.: acido cis-cinnamico, attivo; ac. trans-cinnamico, inattivo) e, per le auxine aventi isomeria ottica, nelle forme levogire (es.: acido naftossiisoproprionico, attivo nella forma destrogira, fino a 1000 ...
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cinnamico
cinnàmico agg. [der. del lat. cinnămum «cinnamomo», gr. κίνναμον] (pl. m. -ci). – In chimica organica: acido c., acido aromatico insaturo, C6H5CH=CHCOOH, contenuto sia libero sia come estere nei balsami del Perù e di Tolù, nello...
cinnamato
s. m. [der. di cinnam(ico)]. – In chimica organica, sale ed estere dell’acido cinnamico; i sali di sodio e di bismuto sono usati in medicina, mentre gli esteri (benzilico, etilico, metilico, ecc.) trovano impiego in profumeria.