VIRUS
Ferdinando Dianzani
(v. ultravirus, xxxiv, p. 644; App. II, II, p. 1056; virus, App. III, II, p. 1103; IV, III, p. 830)
I v. sono piccoli organismi subcellulari, incapaci di moltiplicarsi al di [...] ossigeno e, quindi, un'alterazione del metabolismo energetico cellulare e un aumento della concentrazione locale di CO2 e di acidiorganici. Per es. l'iperemia passiva provoca una riduzione dell'afflusso di ossigeno che, a sua volta, fa abbassare la ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica autonoma e perciò caratterizzati dalla vita parassitaria endocellulare obbligata; sono agenti ... ...
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Particella infettiva di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche (20÷400 nm), incapace di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzata da vita parassitaria endocellulare obbligata. I v. non sono definibili come organismi perché non hanno struttura cellulare e per potersi riprodurre utilizzano ... ...
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Giovanni Rezza
Il termine 'virus' proviene dal latino e significa 'veleno'. I virus sono formazioni biologiche elementari, le più piccole e semplici strutture biologiche presenti in natura, alle quali manca qualsiasi organizzazione cellulare e qualsiasi meccanismo produttore di energia. A differenza ... ...
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Gabriella D’Ettorre
Organismi piccolissimi, semplici e temibili
I virus sono elementi biologici submicroscopici, causa d’infezioni nell’uomo e in molti altri esseri viventi, e spesso di malattie anche gravi. Penetrano nell’organismo umano attraverso il sangue (per esempio, i virus dell’AIDS e dell’epatite) ... ...
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Ferdinando Dianzani
Guido Antonelli
Il termine virus (dal latino virus, "veleno") indicava originariamente la sostanza nociva (tossina) responsabile di una malattia oppure il microrganismo produttore della stessa. Attualmente viene usato esclusivamente per designare una classe di organismi, di natura ... ...
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virus [s.m. invar. Lat. virus "veleno"; nell'uso scient. it. e internazionale Virus ] [BFS] Specie di particelle ultramicroscopiche infettive, identiche fra loro, ciascuna delle quali può riprodursi penetrando in una cellula vivente di specie appropriata e utilizzandone all'uopo l'apparato biochimico: ... ...
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Claudio Basilico
di Claudio Basilico
Virus
sommario: 1. Introduzione. 2. Storia della scoperta dei virus. a) Le prime scoperte. b) La scienza della virologia. 3. Proprietà generali e composizione dei virioni. a) Lacido nucleico virale. b) Il capside. c) L'involucro. 4. Il ciclo di moltiplicazione virale. ... ...
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Angelo Carere
Generalità. - Negli ultimi 30 anni la virologia ha avuto uno sviluppo enorme portando contributi fondamentali alla biologia e alla medicina; ciò è dimostrato anche dal fatto che diversi premi Nobel sono stati assegnati a scienziati impegnati in questa disciplina; tra questi R. Dulbecco. ... ...
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(v. ultravirus, XXXIV, p. 644; App. II, 11, p. 1056)
Franco SCANGA
Franco GRAZIOSI
Franco SCANGA
Elio BALDACCI
Luigi CAVALLI-SFORZA
Generalità. - Le conoscente acquisite in quest'ultimo decennio nel campo dei v. e delle malattie da essi provocate sono numerose e sempre in continua evoluzione. ... ...
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PETROLCHIMICA
Eugenio MARIANI
. Parte della chimica che si occupa della produzione di composti a partire, come materia prima, da prodotti petroliferi. La p. è nata dalle ricerche condotte durante e [...] in fase liquida, a temperature di 100-180 °C e pressioni di 10-20 atm, porta ad una miscela formata da acidiorganici, alcooli e chetoni. Il processo è stato largamente applicato in Germania partendo da paraffine a 20-30 atomi di carbonio ottenendo ...
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ZUCCHERO (XXXV, p. 1033; App. II, 11, p. 1142)
Dario TEATINI
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Industria. - Anche l'industria zuccheriera, pur dovendo considerare le particolari caratteristiche di industria stagionale con brevissimo [...] estraibilità dello zucchero.
Le schiume di carbonatazione possono essere usate e sono specialmente indicate per terreni acidi, o molto organici, o deficienti di struttura o poveri di calcare.
Le schiume contengono generalmente 70 - 80% di carbonato ...
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TINTURA
Franco Testore
(XXXIII, p. 871; App. II, II, p. 997)
Negli ultimi anni il progresso dei processi di t. ha avuto un notevole sviluppo, favorito da un lato dalla creazione di nuove classi di coloranti, [...] giorno, alla luce artificiale, alle intemperie, ai solventi organici, allo sfregamento, alla stiratura con ferro caldo, al lavaggio , all'acqua di mare, al sudore, agli alcali, agli acidi, ecc., e sono valutate con precise prove di laboratorio. In ...
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IMMUNITÀ
Dante DE BLASI
. Medicina (XVIII, p. 893). - Nell'ultimo quindicennio la conoscenza dei fenomeni biologici di carattere immunitario, nel senso più ampio della parola, ha cospicuamente progredito [...] potere di inibire la precipitazione specifica fra questi antisieri e le corrispondenti atossil-azoproteine. L'acido sulfanilico e numerosi altri composti organici hanno in comune con l'atossile le tre anzidette proprietà: il Landsteiner diede a tali ...
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In questi ultimi anni la scienza dell'alimentazione ha assunto un carattere essenzialmente dinamico e funzionale. Due sono i fatti più importanti acquisiti: 1) gli alimenti possono agire sull'ambiente [...] affermati sempre più il latte vaccino in polvere, e i latti acidificati o per fermentazione o con l'aggiunta di acidiorganici, i quali formano nello stomaco fini fiocchi di caseina più facilmente digeribili.
Il prototipo dei primi è il latticello ...
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Malattia caratterizzata dalla mancanza di secrezione dei componenti normali del succo gastrico (acido cloridrico e pepsina). Quando il solo acido cloridrico è assente, si parla di anacloridria.
L'achilia [...] (dispepsia putrida) con senso di bruciore allo stomaco (pirosi), eruttazioni acide, rigurgiti di materiale acido, dovuti alla presenza di acidiorganici (acido lattico, butirrico, acetico, ecc.) nei prodotti della fermentazione. Questi prodotti ...
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. Questa denominazione, proposta per la prima volta nel 1948 da J. Mitchell Jr. e D. M. Smith, indica il complesso dei metodi analitici adottabili per la determinazione quantitativa dell'acqua nei materiali [...] frequente, rispetto al reattivo di K. Fischer, è l'impiego di altri reagenti, quali cloruri acilici, anidridi di acidiorganici, ecc. La determinazione dell'acqua può essere eseguita anche con metodi colorimetrici (basati, in genere, sullo stato d ...
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Chimico e industriale, nato a Trieste il 20 dicembre 1828, morto a Scodovacca nel Friuli il 21 maggio 1889. Studiò chimica a Ginevra e poi a Parigi. A Milano successe nel 1853 a G. A. Kramer nella cattedra [...] cinnamici. Scoprì il carbostirile o ossi-α-chinolina; generalizzò la reazione degli alcali sugli acidi non saturi, ottenne i radicali degli acidiorganici e preparò sinteticamente l'aldeide cinnamica condensando due molecole di aldeide. Gli si deve ...
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Consta d'un complesso d'organi destinati alle funzioni di nutrizione dell'individuo; a sottoporre gli alimenti a modificazioni chimiche e fisiche tali, che una parte di essi possa essere assorbita e utilizzata [...] formano i gas intestinali, lo scatolo e l'indolo (che dànno l'odore caratteristico delle feci), una serie d'acidiorganici (che determinano la reazione chimica delle feci), ecc. S'ammette che alcuni dei prodotti di questa digestione assorbiti dalle ...
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acido2
àcido2 s. m. [dall’agg.]. – Sostanza dotata di sapore acre (come quello dell’aceto, del succo di limone, ecc.), capace di far cambiare colore a certi coloranti organici (indicatori) e di combinarsi con i metalli, gli ossidi metallici...
grasso
agg. e s. m. [lat. crassus, grassus]. – 1. agg. a. Di persona o animale che, per effetto di una troppo ricca alimentazione, o talora per qualche disfunzione organica, ha il tessuto adiposo abbondante; di persona: un giovanotto g. e...