Fisiologo e chimico fisiologo (Basilea 1844 - Davos 1895), figlio del precedente. Laureatosi in medicina a Basilea (1868), M. intraprese lo studio della chimica istologica nel laboratorio di Hoppe-Seyler [...] a Tubinga. A lui si può far risalire la scoperta degli acidinucleici: mettendo a punto un nuovo metodo di purificazione, egli isolò (1869), da materiale purulento, una sostanza acida contenente una notevole quantità di fosforo, che chiamò nucleina; ...
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Biochimico statunitense (Filadelfia 1918 - Oakland 2016), prof. di biochimica e biologia molecolare presso l'univ. della California a Berkeley, dove è stato anche (1969-76) direttore del laboratorio di [...] macromolecole d'interesse biologico, la struttura, le funzioni e le interazioni delle proteine e degli acidinucleici nei virus. Ha inoltre sviluppato le tecniche per l'applicazione dell'ultracentrifuga nella ricerca biochimica (Ultracentrifugation ...
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Base purinica (detta anche 6-ossipurina o sarcina), formula
costituente di alcuni acidinucleici, dai quali si ottiene per azione di agenti idrolizzanti energici. Negli organismi animali si forma dagli [...] acidinucleici e come prodotto del catabolismo dell’ATP; si può anche preparare sinteticamente. Si presenta sotto forma di cristalli aghiformi, incolori, insolubili in acqua e in alcol; impiegata in sintesi di prodotti biologici. ...
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zolfo Elemento chimico di simbolo S, di numero atomico 16, di peso atomico 32,064.
Chimica
Caratteri generali
Dello z. sono noti 4 isotopi stabili (3216S, che è il più abbondante, con circa il 95%; 3316S, [...] elevata tossicità, evitando in questo modo che tali molecole altamente reattive danneggino sia le macromolecole biologiche (proteine, acidinucleici) sia le strutture cellulari.
Ciclo dello zolfo
In natura, la mutua conversione ciclica dello z. e di ...
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Chimico (Glasgow 1907 - Cambridge, Inghilterra, 1997); prof. di chimica organica nell'univ. di Cambridge (1944-71), poi rettore dell'univ. di Glasgow. Ha svolto studî di fondamentale importanza sugli acidi [...] nucleici, contribuendo a chiarirne la struttura, e ha messo a punto metodi di sintesi atti a preparare fosfoderivati degli zuccheri e coenzimi; tali studî gli hanno valso il premio Nobel per la chimica nel 1957. Sono anche da ricordare le sue ...
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L’insieme delle metodologie di manipolazione, controllo e studio delle proprietà che la materia manifesta sulla scala delle lunghezze molecolari o nanometriche. Le ricerche nel campo delle nanotecnologie, [...] non vi è alcuna differenza tra lavorare su molecole caratteristiche del regno della vita, come potrebbero essere gli acidinucleici, o quelle tipiche di altre discipline, come il silicio per l'elettronica. Questa dissoluzione tra i confini ...
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strutturistica chimica Settore della chimica che studia la distribuzione spaziale degli atomi, ioni e gruppi di una molecola, le relazioni che questa disposizione ha con le proprietà molecolari chimico-fisiche, [...] , si è registrato un interesse crescente per l’analisi strutturale di macromolecole biologiche (proteine, biopolimeri, acidinucleici, enzimi). La conoscenza strutturale degli enzimi, in particolare delle regioni molecolari deputate alla catalisi, ha ...
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Glicide semplice, ovvero che non può essere decomposto per idrolisi. I m. non sostituiti hanno formula generale (CH2O)n (con n=3, 4, 5, ...); sono molto diffusi in natura sia allo stato libero che in combinazione [...] m. è quello dei desossi-zuccheri (desossiglucosio, desossiribosio) che sono di fondamentale importanza per la costituzione degli acidinucleici. Inoltre, bisogna ricordare che i m. fanno parte di macromolecole biologiche complesse quali glicolipidi ...
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Monosaccaride, o zucchero semplice, a 5 atomi di carbonio, di formula bruta C5H10O5, esistente sia nella forma con un gruppo chetonico [cheto-p., CH2OH(CHOH)2COCH2OH] sia in quella contenente un gruppo [...] , formano una serie di composti intermedi importanti nella sintesi degli acidinucleici e di altre sostanze (intermedi del ciclo di Calvin). Questo di numerose deidrogenasi coinvolte nella biosintesi degli acidi grassi, nella fotosintesi (piante), nel ...
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Composto chimico organico di peso molecolare variabile entro ampi limiti e caratterizzabile, in prima approssimazione, con la formula (CH2O)n. I c. sono detti anche glicidi, saccaridi o idrati di carbonio [...] lipidi e i protidi. Alcuni di essi sono parte integrante di molecole complesse dotate di peculiari funzioni biologiche (coenzimi, acidinucleici ecc.).
Il metabolismo dei carboidrati
I c. introdotti con gli alimenti vengono assorbiti sotto forma di ...
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nucleico
nuclèico agg. [der. di nucleo] (pl. m. -ci). – In biochimica, acidi n. (o nucleinici), polimeri naturali costituiti da una sequenza ordinata di nucleotidi; sono di due tipi: acidi desossiribonucleici (DNA) e acidi ribonucleici (RNA)....
pirimidina
s. f. [der. di piridina, con inserzione di imido-]. – Composto organico eterociclico con anello formato da quattro atomi di carbonio e due di azoto in posizione 1,3: è una sostanza cristallina non esistente in natura ma ottenibile...