Composti chimici di coordinazione
Fausto Calderazzo
L'avvio allo studio dei composti chimici di coordinazione può essere fatto risalire ad Alfred Werner, il quale nel 1893, ancora ventisettenne, espose [...] risultati e aperto nuovi campi di ricerca, specialmente nella chimica inorganica". Nella prolusione dell'11 dicembre 1913 a Stoccolma, in di notevole interesse, sull'idrogenazione di oli ad acidi grassi solidi. In tale reazione catalitica, il legame ...
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Zeoliti
Giuseppe Bellussi
Roberto Millini
Nel 1756 il mineralogista svedese Alex F. Cronstedt, noto per aver scoperto il nichel, descriveva le particolari proprietà di un minerale proveniente dalla [...] Si/Al dai bassi valori tipicamente ottenibili dai sistemi inorganici, decisiva è stata l'utilizzazione di additivi organici. Nel alcalini (come idrossidi), agenti mineralizzanti (per es., acido solforico). La miscela reagente è posta a cristallizzare ...
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Cellula. Colture di cellule e tessuti
Ranieri Cancedda
Anita Muraglia
Le tecniche di coltura cellulare hanno permesso di studiare il comportamento delle cellule al di fuori dell'organismo vivente in [...] simili (IGF), ormoni (per es., insulina), lipidi (acidi grassi, fosfolipidi, lecitine e colesterolo), importanti come fonte terreno di coltura, il pH, la concentrazione di ioni inorganici e di carboidrati. Nel caso in cui vengano rilevate alterazioni ...
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Carboidrati
Laura Pizzoferrato e Anna Maria Paolucci
Con il nome di carboidrati, idrati di carbonio o glucidi, viene indicata una classe di composti chimici organici di cui fanno parte il glucosio, [...] avviene generalmente ad alte temperature (110-115 °C) mediante acido cloridrico, che viene poi neutralizzato con carbonato sodico. Il All'interno dell'elica dell'amilosio possono inserirsi ioni inorganici, per es. iodio, che così incapsulato sviluppa ...
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CAMBI, Livio
GG. P. Marchese
Nato in Ancona il 14 giugno 1885 da Luigi, commerciante, e da Anna Gili, dopo la scuola primaria frequentò l'istituto tecnico di Ancona ad indirizzo fisico-matematico, diplomandosi [...] . Passò quindi a studiare i sali degli acidi ditiocarbammici e xantogenici dei metalli di transizione e loro derivati con ossido di azoto.
Tra i primi lavori del periodo milanese, prevalentemente su composti inorganici, quali i sali e i complessi del ...
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elettrofilo
Simone Gelosa
Molecola (o ione) in grado di accettare elettroni durante una reazione da un’altra molecola, detta nucleofila. Gli elettrofili, pertanto, si comportano come acidi di Lewis [...] basi, che possono essere neutre, con orbitali vuoti (come per es. il BF3) oppure ioni positivi organici e inorganici. Gli elettrofili reagiscono con molecole ricche di elettroni, come quelle in cui sono presenti legami multipli o anelli aromatici ...
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solvente Uno dei componenti di una soluzione, generalmente quello presente in maggiore quantità o quello che, allo stato puro, si presenta nello stesso stato di aggregazione della soluzione. Anche, qualsiasi [...] e la separazione di miscele di composti organici o inorganici.
La produzione industriale, in notevole espansione in tutto il la soluzione risultante dopo la solvolisi può avere un carattere più acido o più basico di quello del s. stesso. Se i ...
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Composti che contengono due atomi di ossigeno fra loro collegati da un legame covalente semplice (legame perossidico), cioè −O−O−: così il p. di sodio, Na−O−O−Na, il p. di bario, BaO2, il p. di idrogeno, [...] o acqua ossigenata, H2O2.
I p. inorganici in soluzione acquosa sono instabili, liberano ossigeno e perciò sono attivi preparano per ossidazione per es. di idrocarburi, alcoli, acidi organici, con ossigeno molecolare, acqua ossigenata, ozono ecc., ...
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titanio Elemento chimico di transizione, di simbolo Ti, peso atomico 47,88, numero atomico 22, appartenente al gruppo IV A del sistema periodico, di cui sono noti gli isotopi stabili 4822Ti (74%), 4622Ti, [...] sia a caldo: il t. resiste infatti a soluzioni di cloruri organici e inorganici, al cloro umido, all’acido nitrico concentrato e caldo (anche sotto pressione), all’acido fosforico, all’idrato di ammonio e agli alcali non concentrati, anche alla ...
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Sostanza in grado di conferire colore al suo supporto.
Biologia
I p. biologici sono un gruppo di sostanze chimiche presenti nelle cellule sotto forma di granuli, gocce o cristalli, che conferiscono ai [...] p. veri e propri. Le lacche sono coloranti organici fissati su supporti inorganici o sali inorganici insolubili di coloranti organici. Se la sostanza colorante è di natura acida, l’agente precipitante sarà di natura basica e viceversa. Si conoscono ...
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acido2
àcido2 s. m. [dall’agg.]. – Sostanza dotata di sapore acre (come quello dell’aceto, del succo di limone, ecc.), capace di far cambiare colore a certi coloranti organici (indicatori) e di combinarsi con i metalli, gli ossidi metallici...
ossiacido
ossïàcido s. m. [comp. di ossi-2 e acido2]. – 1. In chimica, denominazione (in contrapp. a idracido) degli acidi inorganici contenenti ossigeno (per es., l’acido solforico, l’acido nitrico, l’acido fosforico), nei quali gli atomi...