raccogliere (ricogliere; ricole, III singol. indic. pres.)
Riccardo Ambrosini
Degli allotropi ‛ raccogliere ' e ‛ ricogliere ' i codici tramandano e gli editori eleggono il primo in singoli luoghi della [...] III 110 Caron... / tutte le raccoglie) e, nella forma riflessiva del verbo, il loro raggrupparsi (Pg II 104 quivi si ricoglie / qual verso Acheronte non si cala; VIII 62 e 109, Pd XXII 97 [s. Benedetto] si raccolse / al suo collegio, e 'l collegio si ...
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pronto
Bruno Bernabei
Aggettivo più volte registrato nelle opere di D. (a eccezione della Vita Nuova) e di uso frequente nella Commedia.
È documentato innanzitutto, con forte valore pregnante, nell'espressione-base [...] 74 concedi / ch'io sappia... qual costume / le fa di trapassar parer sì pronte, " ansiose ", " bramose " (detto delle anime in riva all'Acheronte: cfr. D'Ovidio, in " Studi d. " VII [1923] 11 n.); Pg XVII 49 fece [l'angelo della pace] la mia voglia ...
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testo
Luigi Blasucci
Delle numerose occorrenze di questo vocabolo nell'opera di D. (37 volte), la quasi totalità (35) è rinvenibile nel Convivio, dove il t. a cui si fa sistematico riferimento è quello [...] alla risposta che nell'Eneide la Sibilla dà a Palinuro, che l'aveva pregata di traghettarlo all'altra riva dell'Acheronte, benché insepolto: " Desine fata deum flecti sperare precando " (Aen. VI 376). Opportunamente il Torraca ricorda If XX 113 così ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] vuole figurata nella copia del latte materno; e che bagna allude al terribile excessus mentis provato dal Poeta nel passaggio dell'Acheronte; e che dolce e crudele è un oxymoron, e come tale carico di sovrasensi allegorici e anagogici, e che nella ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se la tragedia spagnola cinquecentesca tenta, pur nella costante ricerca di innovazione, [...] , e lascia che il vento e il flutto mi trascinino al latrante e indomito vortice di Scilla, o alla fetida palude d’Acheronte, a piangere per la perdita del mio dolce Balthazar. La Spagna non ha alcun rifugio per un portoghese. (Le trombe suonano una ...
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Macrobio, Ambrosio Teodosio
Georg Rabuse
Autore neo-platonico, alto magistrato romano, visse tra il IV e il V secolo d. Cristo. Di lui, oltre un trattato grammaticale, abbiamo il Commento al Somnium [...] argomenti, ai tentativi di far risalire al Comm. I 10 10 ss. l'intimo senso delle punizioni nei fiumi infernali (Acheronte, Stige, Cocito) e il carattere di contrapasso della penitenza nel Lete, anche se a un più accurato esame risultano chiare ...
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Pseudo Boccaccio (anche Falso Boccaccio, fin dall'Ottocento)
Francesco Mazzoni
Boccaccio E così designata un'organica, continuata postilla trecentesca alla Commedia (attribuita in qualche codice al Boccaccio) [...] Esaù, per poi tornare poco dopo, con Pietro nella prima redazione, definitivamente a Celestino; o ancora la chiosa sull'Acheronte, parzialmente derivata dal Lana; o quella sul Messo celeste, che allude (" Assai genti dicono ") all'interpretazione del ...
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grecismi
Bruno Migliorini
Le parole di origine greca che appaiono nelle opere di D. erano nella massima parte già correnti nell'uso popolare o dotto del suo tempo; qualcuna soltanto è stata attinta [...] pure in rima), peana; simile è il trattamento di molti nomi propri: Flegetonta, accanto a Flegetonte (ma sempre Acheronte), Simoenta, Elicona, Calcanta (e qui, a rigore, potremmo catalogare anche l'Anticthona citato più su). Del resto, probabilmente ...
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antonomasia
Francesco Tateo
. Nella retorica classica e medievale, dove compare anche nella denominazione latina di pronominatio, a. è chiamata la figura retorica consistente nella sostituzione del [...] di a. riguardano i ricorrenti nomi infernali e mirano a rendere più orrida la loro evocazione o a caratterizzarne il significato: l'Acheronte è chiamato il cieco fiume (Pg I 140) o il mal fiume (I 88), cui devono aggiungersi il fiero fiume (XIV 60 ...
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fino (fin che; infino; insino)
Riccardo Ambrosini
1. Di queste voci, che indicano il limite spaziale o temporale di un processo o di un oggetto, due sono i tipi formali, con o senza ‛ in ' iniziale. [...] , cfr. Chiaro Quando lo mar 9 " infin che "). Con puro valore avverbiale, in If XIV 118 [le] lagrime... / fanno Acheronte, Stige e Flegetonta / ... infin, là dove più non si dismonta, / fanno Cocito.
‛ Infino ', con funzione di preposizione o come ...
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acheròntico agg. [dal lat. tardo Acherontĭcus] (pl. m. -ci), letter. – Pertinente all’Acheronte (v. la voce prec.), all’oltretomba; per estens., infernale: nel canto più buio e profondo di essa [cucina] apriva le sue fauci un antro a., una caverna...
acherusio
acherùṡio agg. [dal lat. Acherusius, gr.᾿Αχεροὺσιος], letter. – Dell’Acheronte: detto particolarmente di luoghi che venivano considerati accesso al mondo sotterraneo (v. acherontico). Palude a. era chiamata quella formata dal fiume...