vento
Ideale Capasso
Il fenomeno del v., oggi ritenuto uno spostamento di masse d'aria per differenza di temperatura e pressione atmosferica tra località diverse, ai tempi di D. era attribuito non all'aria [...] vapor secco e umido, balena in luce vermiglia mentre, rinchiuso nelle cavità terrene, aveva causato il terremoto della buia campagna di Acheronte (vv. 130-131). Ancora, in Pg XXI 56 a un vento che 'n terra si nasconda viene attribuito il verificarsi ...
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restare (ristare)
Alessandro Niccoli
La presenza di allotropi di questo genere nel lessico e nella morfologia di D. riflette le condizioni storiche e le tradizioni linguistiche su cui il poeta formò [...] si ristette. Per risolvere un dubbio di D., Stazio spiega come l'anima, dopo la morte, precipita senza indugio presso l'Acheronte o alla foce del Tevere, e quivi, fermatasi nello spazio, si forma dell'aria circostante un nuovo corpo, simile al primo ...
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paese
Il sostantivo, che in prosa ricorre soltanto due volte, è sempre nel senso proprio di " territorio ", più o meno esteso, identificabile o genericamente indicato; in riferimento non materiale in [...] ben ch'i' son di stran paese, Fiore CLV 5 (e così CCXXV 13); fino all'occorrenza di If III 123, che allude a tutte le regioni abitate: quelli che muoion ne l'ira di Dio / tutti convegnon qui [alle rive dell'Acheronte] d'ogne paese, " da ogni dove ". ...
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GERINI, Francesco
Raffaella De Rosa
Poeta e scrittore, nacque a Firenze tra il 1455 e il 1456 da Giuliano, beccaio, e da una delle sue due mogli, non è accertato se dalla prima, di nome Nanna, o dalla [...] dell'Inferno ("O trista gente, lasciate ogni speranza ne l'entrata", I, 133-134, c. 7v), la città di Dite, l'Acheronte, i gironi, la condanna dei vizi capitali e la paura del pellegrino. Pochissimi gli elementi originali, che pure possono cogliersi ...
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Veglio di Creta
Giovanni Reggio
Tra le varie figurazioni allegoriche che caratterizzano la Commedia, quella del V. di Creta, nel c. XIV dell'Inferno, ha un suo particolare fascino poetico, alla cui [...] , che raccolte tutte insieme ai piedi della statua foran quella grotta e si dirocciano nell'Inferno, dove formano Acheronte, Stige e Flegetonte: poi, precipitate nel baratro più profondo, ristagnano formando Cocito (vv. 112-120).
La fonte diretta ...
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Tradizioni popolari
Giovanni B.Bronzini
La Commedia, rispecchiando la civiltà medievale in tutti i suoi aspetti e a diversi livelli sociali e culturali, è tra le opere di D. la più ricca di riferimenti [...] della loro tipologia si desume soprattutto dalle funzioni che compiono: il continuo andare e tornare di Caronte sull'Acheronte fa di quel traghettatore di anime uno dei tanti navigatori maledetti di cui è ricca la novellistica marinara. Opposto ...
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riguardare (reguardare; riguarde, in rima, indic. pres. II singol.)
Fernando Salsano
Vale " rivolgere nuovamente lo sguardo ", in If III 52 io, che riguardai, vidi una 'nsegna: dopo l'orrore della prima [...] (v.), in If III 70 poi ch'a riguardar oltre mi diedi: l'attenzione di D. si sposta dalla scena dei pusillanimi all'Acheronte; XXXI 136, Pg XXXI 69 prenderai più doglia riguardando (Beatrice vuole che D. la guardi perché egli non si sottragga al pieno ...
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Eros
Massimo Di Marco
Il dio dell'amore, simbolo del principio vitale dell'Universo
Eros è il dio greco dell'amore, conosciuto come Cupido dai Romani. La sua azione non si esercita solo sugli uomini, [...] giochi crudeli. Ha bei riccioli in capo, ma lo sguardo sfrontato.
Piccole piccole ha le manine, ma colpisce lontano, fino all'Acheronte, fino alla reggia di Ade. [...] Alato come un uccello svolazza dall'uno all'altro, uomini e donne, e si posa sul ...
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vermiglio
Alessandro Niccoli
Solo nella Commedia e nel Fiore, sempre come aggettivo (meno che in un caso). Indica la tonalità di color rosso acceso della sostanza che si estrae dalla cocciniglia (cfr. [...] di parte.
Il v. è anche il colore di alcuni aspetti della realtà infernale, talora con intenti emblematici. Sulla riva dell'Acheronte, il terremoto che squassa la terra si accompagna a un lampo di luce vermiglia (If III 134); Cerbero li occhi ha ...
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sonno
Lucia Onder
In senso proprio, per l'atto di dormire e il riposo e la quiete che ne derivano: Pg XXX 104 Voi vigilate ne l'etterno die, / sì che notte né sonno a voi non fura / passo che faccia [...] udì il tuono "); sonno legge anche il Landino (" di qua dal luogo dove fui posto dormendo, che fu la ripa d'Acheronte "). Ma già i primi commentatori riconoscevano, oltre a sono, la presenza di un'altra lezione, di qua dal sommo, " dalla sommità ...
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acheròntico agg. [dal lat. tardo Acherontĭcus] (pl. m. -ci), letter. – Pertinente all’Acheronte (v. la voce prec.), all’oltretomba; per estens., infernale: nel canto più buio e profondo di essa [cucina] apriva le sue fauci un antro a., una caverna...
acherusio
acherùṡio agg. [dal lat. Acherusius, gr.᾿Αχεροὺσιος], letter. – Dell’Acheronte: detto particolarmente di luoghi che venivano considerati accesso al mondo sotterraneo (v. acherontico). Palude a. era chiamata quella formata dal fiume...