convenire
Domenico Consoli
. È presente in tutte le opere di D., con frequenza notevole e diversità di significato.
Quanto alle alternanze dei suoni sono da notare quelle, diffusissime, ng-gn, nelle [...] ", " confluire ", anche in costruzione intransitiva pronominale: quelli che muoion ne l'ira di Dio / tutti convegnon qui [sulla riva dell'Acheronte] d'ogne paese (If III 123); ai rivi grandi si convenne (Pg V 121, detto dell'acqua piovana). In questo ...
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Lazio
Marcello Aurigemma
Il L. del suo tempo non riceve da D. una particolare attenzione, eguale, ad es., a quella rivolta, per ovvi motivi, non soltanto alla Toscana, ma anche alla Romagna o al Veneto. [...] Tevero s'insala (Pg II 101), si raccolgano le anime dei destinati al Purgatorio, quelle che non ‛ si calano ' verso l'Acheronte. All'antica e lunga storia sacra che condusse Roma ad adunare in sé la storia della cristianità si riferisce il cenno al ...
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Tevere (Tevero)
Adolfo Cecilia
Fiume dell'Italia centrale; nasce dal Monte Fumaiolo, nell'Appennino tosco-emiliano, e dopo un corso di 396 km, svolgendo il quale passa per la Toscana, l'Umbria, il Lazio, [...] (XXV 86, ove il T. è una de le rive), appare evidente il significato allegorico della localizzazione: in contrapposizione all'Acheronte, il fiume dei dannati, il T., che chiaramente indica Roma come centro della cristianità, è il fiume alla cui foce ...
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via (sost.)
Eugenio Ragni
È vocabolo di buona frequenza in tutta l'opera dantesca, nella quale ricorre praticamente in ogni accezione del linguaggio proprio e figurato, spesso peraltro compresenti, particolarmente [...] per la sua via, I 95; l'iniziale rifiuto di Caronte a traghettare un'anima viva al di là della trista riviera d'Acheronte, III 88 ss.; l'opposizione dei demoni all'ingresso della città di Dite, la cui porta si aprirà soltanto per l'intervento di ...
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bestemmiare
Federigo Tollemache
. Presso i Settanta βλασφημει̃ν, pur senza corrispondere esattamente a qualche verbo ebraico determinato, indica sempre un'offesa recata direttamente o indirettamente [...] le strida, il compianto, il lamento; / bestemmian quivi la virtù divina, V 36. Bestemmiano anche le anime ammassate dell'Acheronte, non appena sentono le parole minacciose di Caronte: Bestemmiavano Dio e lor parenti, / l'umana spezie e 'l loco e ...
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Virgilio Marone, Publio
Domenico Consoli
Alessandro Ronconi
Il poeta latino è il massimo auctor della cultura e della formazione letteraria di D., e uno dei maggiori protagonisti della Commedia, figura [...] in If III, il canto " più virgiliano di tutto il poema " (V. Rossi). In realtà era già in V. un vestibolo di qua dall'Acheronte, e come D. è ammonito dalla sua guida (vv. 14-15) a metter da parte ogni timore, così Enea già dalla Sibilla (Aen. VI 261 ...
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Adamo
Andrea Ciotti
Pier Vincenzo Mengaldo
. Il nome di A. (dall'ebraico 'ādām, greco Ἀδάμ) significa " uomo "; nell'esegesi antica si stabilì un rapporto tra 'âdhâm (uomo) e âdâhmah (terra) sul tipo [...] notazione che tutte le donne, in quanto creature, sono figlie di Adamo. In If III 115 i peccatori che sulla riva d'Acheronte attendono di essere traghettati al di là e avviati alla loro eterna pena sono indicati con formula generica e comprensiva, ma ...
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pusillanimi (o vili, o ignavi)
Fiorenzo Forti
Gli antichi commentatori definiscono generalmente p. o vili l'anime triste di coloro / che visser sanza 'nfamia e sanza lodo, il primo gruppo di spiriti [...] 63), li sdegna tanto la misericordia quanto la giustizia divina (Busnelli), sì che a essi è interdetto perfino il passaggio dell'Acheronte. E sono lunga tratta / di gente (v. 55) perché grandissima parte de li uomini vivono più secondo lo senso che ...
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discendere
Antonietta Bufano
Verbo di uso molto largo, ma limitato in pratica al Convivio e alla Commedia (tre soli esempi nelle Rime, nessuno nelle altre opere). Quasi esclusivo il costrutto intransitivo. [...] (VIII 25), mentre da quella di Caronte le anime dei dannati " sbarcano " di là (III 119), sull'altra sponda dell'Acheronte. Ancora in questo senso, con precisa indicazione geografica: Pg IV 25 Vassi in Sanleo e discendesi in Noli [che " est terra ...
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I'J. nella Commedia
Marcello Aurigemma
La struttura dell'I. di D. deve necessariamente essere considerata come parte di tutto il complesso della Commedia, complesso al quale le varie cantiche sono anzi [...] COMMEDIA), assume elementi, più che da qualunque altra fonte, dal canto VI dell'Eneide (di qui la livida palude dell'Acheronte, Caronte, il prato verdeggiante su cui sono gli uomini illustri, Minosse giudice sull'ampia soglia dell'I., Cerbero, il ...
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acheròntico agg. [dal lat. tardo Acherontĭcus] (pl. m. -ci), letter. – Pertinente all’Acheronte (v. la voce prec.), all’oltretomba; per estens., infernale: nel canto più buio e profondo di essa [cucina] apriva le sue fauci un antro a., una caverna...
acherusio
acherùṡio agg. [dal lat. Acherusius, gr.᾿Αχεροὺσιος], letter. – Dell’Acheronte: detto particolarmente di luoghi che venivano considerati accesso al mondo sotterraneo (v. acherontico). Palude a. era chiamata quella formata dal fiume...