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Emilio Pasquini
Polisemantico e generico per natura, già in D. conosce i più svariati orientamenti di significato e di funzione (v. anche RIPRENDERE); più frequente nella prima che nelle altre [...] p. doglia ', in Pg XXXI 69 o anche (in dittologia) doglia e vergogna prese / lo mio segnore (Amore, soggetto meglio che accusativo), " si rattristò vergognandosi " (Rime CIV 38); il semplice ‛ p. vergogna ' in LXI 14; ‛ p. pietate ' (XC 51), ma anche ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] (proposizioni al participio o al gerundio collocate di preferenza a sinistra della principale, coniunctio relativa, ➔ accusativo con l’infinito, ecc.) testimoniano l’adesione al modello della prosa cinquecentesca più ricercata (➔ Baldassarre ...
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La Corsica, seconda isola del Tirreno per estensione (8569 kmq), è situata a nord della Sardegna a una distanza di sole 7 miglia (Bocche di Bonifacio). Dista dalla costa toscana circa 50 miglia, e le isole [...] esito fonetico in area meridionale, iddu, iddi, idda, iddi.
Nel sistema dei ➔ clitici si segnala la preferenza per l’ordine accusativo-dativo in posizione preverbale (lu mi dai «me lo dai»); in posizione postverbale la situazione è oggi più variabile ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] è detto, solo in rapporto allo scritto standard), va segnalata la frequenza delle frasi con tema sospeso e anche con l’➔accusativo preposizionale.
Nel lessico e nella formazione delle parole i fenomeni più rilevanti sono:
(a) lo scambio di suffissi ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] finale; finali con il dimostrativo prolettico «per ciò va in Efira, per …»; completive infinitive calcate sull’accusativo + infinito: «si è creduto avere sparso»).
Nella costruzione del periodo predominano architetture complesse, ma lontane dall ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] regionali o diastratiche basse in favore di me, te.
Nel sistema dei clitici di terza persona, a lo, la, li, le (accusativi) si contrappongono gli, le, loro (dativi) e il genitivo ne. Anche qui, il paradigma (nelle forme dative) è in riduzione, ma ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] anche in diastratia come popolari.
Sul piano sintattico, un elemento di forte caratterizzazione diatopica è costituito dall’➔accusativo preposizionale, che in una frase con l’ordine normale soggetto + verbo + oggetto (➔ ordine degli elementi; nelle ...
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L’espressione lingua pidgin (forse da pitsin, versione in pidgin inglese della Cina dell’ingl. business «affari»: Shi 1992) designa le lingue che si sviluppano in situazioni di contatto di lingue e di [...] accoussi «facciamo così» (traduzione nell’originale: fesons comme cela);
(c) estensione della preposizione di dativo per a marca di accusativo con nominali che si riferiscono a esseri umani: mi capir un poco per ti «la capisco un po’» accanto a qui ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] sua fue morto» (Pfister 1978: 68-69).
A partire dalla metà del Trecento acquista rilievo anche la costruzione dell’➔accusativo con l’infinito (Pfister 1978: 83), fino allora poco presente nei volgarizzamenti, seppure già ben attestata nella prosa ...
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ne ('nde)
1. Della particella ‛ ne ' due sono le funzioni: a) sostitutiva-riferenziale, sia come pronome (v. 3.) che avverbio (v. 3.1.); b) pronominale, con significato di " (a) noi " (v. 4.). La prima [...] tolse, ove tuttavia ' ne ' può intendersi anche con funzione partitiva).
4. Quale pronome proclitico di I plurale, ‛ ne ' (con valore di accusativo o di dativo) ricorre 10 volte nella Vita Nuova (III 11 6 l'ore / del tempo che onne stella n'è lucente ...
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accusativo
accuṡativo agg. e s. m. [dal lat. accusativus (casus), malamente ricalcato sul greco αἰτιατικ ή (πτ ῶ σις) «(caso) causativo»]. – Caso a. (o semplicem. accusativo s. m.): uno dei casi della declinazione latina, e anche greca e di...
accusa
accuṡa s. f. [der. di accusare]. – 1. a. L’atto, le parole con cui si attribuisce a qualcuno una colpa: fare, muovere, rivolgere un’a.; provare, ribadire, confutare, ritorcere, smentire, dimostrare falsa un’a.; questa è un’a. del tutto...