Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] ; quest’ultimo sempre meno usato. La declinazione, che presenta in epoca storica tre casi (nominativo, genitivo e accusativo), scompare in epoche diverse in tutte le lingue, a eccezione dell’arabo classico. Una caratteristica del sostantivo semitico ...
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TOCARIO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
. Da scoperte occasionali avvenute intorno al 1890 e soprattutto da una serie di esplorazioni compiute fra il 1898 e il 1914 da scienziati di nazionalità russa (Klementz, [...] il vocativo, che è sempre uguale al nominativo, si possono distinguere fino a nove casi: nominativo, obliquo (= accusativo, non sempre distinto dal nominativo), genitivo, strumentale, comitativo, dativo, ablativo, locativo e un caso, che ha varie ...
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Con questo nome s'intendono quelle lingue del Caucaso e delle regioni immediatamente adiacenti, che per struttura grammaticale e per il vocabolario si staccano così notevolmente dalle lingue d'origine [...] me ucciso", "la casa è da me costruita". Da ciò dipende che la maggior parte delle lingue caucasiche non possiede l'accusativo, ma invece un caso attivo o ergativo che designa la persona che fa l'azione.
Le lingue del NE. presentano nella flessione ...
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Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] , che già nel danese medievale appare assai semplificata, nel danese odierno può dirsi quasi distrutta. Degli antichi casi, nominativo, accusativo e dativo non si distinguono più nella forma, mentre il genitivo singolare e plurale ha l'esponente -s ...
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SUMERI
Giuseppe Furlani
. Già da tempi antichissimi la parte meridionale della Babilonia (Šumer) era abitata dal popolo dei Sumeri, parlanti una lingua, il sumero, che è del tutto diversa tanto dall'accado, [...] Non si ha una vera declinazione, perché il soggetto, cioè il nominativo, suole esser bensì significato dalla desinenza -e, ma l'accusativo e il vocativo non sono espressi affatto, mentre per il genitivo si ricorre alla sillaba suffissa -ak e per il ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La posizione linguistica del veneziano medievale rispetto ai volgari dell'entroterra ha un nesso preciso con le vicende storiche che portarono all'insediamento lagunare, [...] , mentre è più sensibile la presenza greca che è documentata dal ricorrere del patronimico nella forma ϰατά + accusativo, tipo per altro ben presto abbandonato (7); attecchiscono invece nell'onomastica Sofia, Basegio (= Basilio), Tòdaro (= Teodoro ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] , obbedire, sparare, telefonare), l’oggetto animato è introdotto dalla preposizione a (tale costrutto è noto come ➔ accusativo preposizionale; cfr. Bossong 1998), struttura diffusa in molti dialetti centro-meridionali e nel registro informale delle ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] clausola, ecc.) e in generale sull’organizzazione della frase complessa (uso di costrutti latineggianti come l’➔accusativo con l’infinito, proposizioni subordinate collocate a sinistra rispetto alla principale, stile ipotattico di tipo polifrastico ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] appunto in latino, soltanto alcune parole (come lupus), e non altre (come vidēre), sono flesse per il caso (nominativo, accusativo ecc.). Viceversa, soltanto parole come vidēre, e non parole come lupus, sono flesse per il tempo (presente, passato ecc ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] (➔ movimento, verbi di) che richiederebbero per (per es., parto a Roma), sia nei contesti nei quali a seleziona l’➔accusativo preposizionale in dipendenza da verbi transitivi (chiama a Teresa; vuoi a Maria?). Questo tratto è tipico solo dell’italiano ...
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accusativo
accuṡativo agg. e s. m. [dal lat. accusativus (casus), malamente ricalcato sul greco αἰτιατικ ή (πτ ῶ σις) «(caso) causativo»]. – Caso a. (o semplicem. accusativo s. m.): uno dei casi della declinazione latina, e anche greca e di...
accusa
accuṡa s. f. [der. di accusare]. – 1. a. L’atto, le parole con cui si attribuisce a qualcuno una colpa: fare, muovere, rivolgere un’a.; provare, ribadire, confutare, ritorcere, smentire, dimostrare falsa un’a.; questa è un’a. del tutto...