JUVARRA, Filippo
Tommaso Manfredi
Nacque a Messina il 27 marzo 1678 da Pietro e da Eleonora Tafurri, sua seconda moglie.
L'iniziale formazione artistica dello J. avvenne nell'ambito della bottega paterna [...] frequentazione del cantiere fontaniano della chiesa dei Ss. Apostoli, alla quale si deve gran parte della sua prima acculturazione tecnica.
Una importante verifica su scala monumentale di questa fase della carriera dello J. fu costituita dal progetto ...
Leggi Tutto
CINTURA
A. Ghidoli
Fascia di pelle, cuoio, tessuto o metallo che cinge l'addome, la vita o i fianchi per stringere o sorreggere le vesti. Nell'Alto Medioevo la c. era un complemento essenziale dell'abbigliamento [...] . In quest'ultimo ambito geografico non sono rari accessori di stampo bizantino-mediterraneo, sintomo di un processo di acculturazione del popolo germanico già molto avviato e quindi della diffusione di una moda comune in area bizantina e germanica ...
Leggi Tutto
Stato dell’America Meridionale. Quinto Stato del mondo per vastità, si estende in latitudine fra 5°16' N e 33°45' S, quindi tra la zona equatoriale e quella tropicale australe, per una lunghezza di 4320 [...] . Ogni ricostruzione del passato etnologico del B. è congetturale, a causa della progressiva scomparsa e dell’acculturazione della quasi totalità delle popolazioni autoctone. Il basso sviluppo tecnologico e la relativa semplicità culturale sono ...
Leggi Tutto
ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] nel contenuto delle opere offerte dal luogo del culto potenti modelli di retta condotta umana e assidui stimoli di acculturazione. Simbolismo e allegoria diventano usuali forme di comunicazione semantica. Il reciproco integrarsi delle arti, pur l'una ...
Leggi Tutto
GOTI
F. Panvini Rosati
Popolazione germanica insediata all'inizio dell'età augustea nell'area baltica, i G. furono protagonisti della più ampia serie di spostamenti che interessarono le genti indoeuropee [...] El Bovalar (Lérida) è possibile stabilire un rapporto con l'insediamento corrispondente, rende assai arduo ricostruire i processi di acculturazione e delineare rapporti delle necropoli germaniche con il resto del tessuto insediativo e con i luoghi di ...
Leggi Tutto
DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] , che si prestava con maggiore spontaneità all'inserimento della scena), il desiderio di ostensione, più ancora che di acculturazione, della nuova committenza borghese, ricca e aperta alla cultura volgare, e le capacità di chi proprio per rispondere ...
Leggi Tutto
GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] cartoni o, più facilmente, attraverso bibbie illustrate ebraiche destinate non alla lettura sinagogale, ma all'acculturazione domestica. Per questa ragione alcuni studiosi hanno individuato in questi manoscritti decorati ebraici i modelli per ...
Leggi Tutto
T. R. B., Cultura (Trichterbecherkultur; Cultura del vaso con collo a imbuto)
A. M. Bietti Sestieri
Sotto questo nome vengono riunite un gruppo di manifestazioni culturali neo-eneolitiche che interessano [...] -Tripol'je. V. G. Childe riteneva che la cultura T. R. B. fosse sorta nella pianura nord-europea per acculturazione delle genti mesolitiche locali sotto l'influsso delle più progredite culture meridionali. J. Troels Smith e altri sostengono invece ...
Leggi Tutto
(VIII, p. 573; App. II, I, p. 491; III, I, p. 296; IV, I, p. 343)
La C. continua a rimanere distinta in due aree geografiche dissimili per condizioni ambientali e socio-economiche ed è caratterizzata da [...] è aggiunto a quelle già note.
Le accresciute conoscenze sulle aree indigene consentono una migliore percezione del ruolo acculturatore svolto dalle due città, in particolare Capua, col rapido sviluppo dei centri della locale Fossakultur, Suessula e ...
Leggi Tutto
LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] un'antichissima strada di penetrazione verso il territorio di Trebula Mutuesca (Monteleone Sabino), dove l'area acculturata in senso etrusco-falisco della Sabina tiberina trapassa nei comprensori ad economia prevalentemente pastorale del preappennino ...
Leggi Tutto
acculturazione
acculturazióne s. f. [der. di cultura, sull’esempio dell’angloamer. acculturation]. – 1. Mutamento (totale o, più frequentemente, parziale) della cultura e dei costumi, usanze, riti, ecc. di un popolo in seguito a contatti con...