L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Longobardi
Marcello Rotili
I longobardi
Popolazione di lingua germanica occidentale il cui etnonimo di “popolo [...] romane, rappresentano il segno più vistoso della cristianizzazione che costituisce un segmento del più ampio processo di acculturazione dei Longobardi. La ricerca ha chiarito che si tratta di manufatti propri della cultura tardoantica e altomedievale ...
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L'Europa in eta protostorica. I Celti
Daniele Vitali
I celti
Fonti storico-letterarie
Nell’antichità i Celti furono conosciuti con nomi diversi: i Greci li chiamarono Kελτοί e Γαλάται; quest’ultimo [...] Gallia.
La diffusione della cultura lateniana va spiegata oltre che con spostamenti di Celti anche con fenomeni di acculturazione dovuti agli scambi commerciali molto intensi che interessarono, ad esempio, le comunità indigene della Gran Bretagna e ...
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CROCE, Giuseppe
Antonio Castelli
Nacque a Somma Lombardo (Varese) il 18 apr. 1853, da Carlo e da Clementina Giusti. Cominciò a lavorare da fanciullo come selciatore, e poi fu garzone di bottega. Analfabeta, [...] unitario ed indipendente, perché è l'organizzazione unitaria che forma tecnicamente e moralmente l'operaio, non l;acculturazione politica, e dà senso alla competizione elettorale, alla cooperazione ed alla attività sindacale.
In nome dell'autonomia ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] vivo aveva dissacrato, e fu riconosciuto a malapena grazie all’unico indizio di una sopravveste».
5 Riguardo al processo di acculturazione e integrazione si veda Ethnicity and Culture in Late Antiquity, ed. by S. Mitchell, G. Greatrex, London 2000.
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Islam in Italia
Musulmani fuori dal Dar-al-islam
La questione islamica in Italia
di Khaled Fouad Allam
6 giugno
Hanno vasta eco sulla stampa le parole di aperto sostegno alla guerra santa pronunciate dall'imam [...] Allievi (1993) ed Enzo Pace (1998), hanno analizzato il fenomeno islamico in modo trasversale, ponendo la questione dell'acculturazione della popolazione musulmana, quando si trova insediata su un territorio che non fa più parte del tradizionale Dar ...
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PALMA, Niccola
Francesca Fausta Gallo
PALMA, Niccola. – Nacque a Campli, nei pressi di Teramo, il 28 giugno del 1777 da Giampalma, dottore in legge e regio economo della diocesi, e da Violante Iannetti.
Iniziò [...] » [Storia ecclesiastica, rist. 1980, III, p. 538]. Al clero colto spettava un ruolo-guida fondamentale, nell’opera di acculturazione e moralizzazione della società, riconoscendogli un impegno civile e sociale che andava ben oltre la mera erudizione ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] per lo più a fermare il ricordo di eventi familiari e cittadini, o a educare o divertire lettori poco acculturati; pur desiderando valicare i confini regionali, non hanno una materia ‘illustre’, sono più legati all’esperienza quotidiana, e quindi ...
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Periodo più recente dell’età della pietra, definito dall’uso di strumenti di pietra levigata mentre perdurano, sempre più perfezionati, strumenti di pietra scheggiata, di tradizione paleolitica. Il N. [...] popolazioni a economia agricola rispetto a quelle basate sulla caccia e pesca); per diffusione delle tecniche (attraverso contatti e scambi) e per acculturazione (trasmissione delle componenti culturali ed estetiche attraverso scambi e contatti). ...
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La nozione di a. consiste specificamente nella distribuzione della capacità di scrivere e di leggere nelle diverse età e società dalle origini della scrittura sino ai giorni nostri; in quanto tale essa [...] (50% nel 1645 e 98% nel 1714). In Francia la linea Saint-Malo-Ginevra tagliava in due il paese fra un Nord acculturato e un Sud arretrato; nel corso del 18° secolo, mentre nelle regioni settentrionali l'a. superava il 50%, in quelle meridionali ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Reti
Franco Marzatico
I reti
Si deve a Catone il Vecchio la prima menzione del termine “retico”, utilizzato per identificare un vino molto apprezzato, come [...] ci informa che una parte delle popolazioni insediate nel territorio retico fu romanizzata attraverso un processo di progressiva acculturazione e che le guerre retiche coinvolsero solamente alcune aree dove tali testimonianze sono sporadiche e dove si ...
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acculturazione
acculturazióne s. f. [der. di cultura, sull’esempio dell’angloamer. acculturation]. – 1. Mutamento (totale o, più frequentemente, parziale) della cultura e dei costumi, usanze, riti, ecc. di un popolo in seguito a contatti con...