Popolazione dell’America Centrale, stanziata negli Stati messicani di Chiapas, Tabasco, Campeche, Yucatán e Quintana Roo, oltre che in Belize, in Guatemala, nell’Honduras occidentale e nel Salvador settentrionale.
Antropologia
Gli [...] odierni M., malgrado il plurisecolare processo di acculturazione e la conversione al cattolicesimo, conservano assieme alla lingua non pochi tratti della propria tradizione culturale, comprendenti il vestiario, le tecniche di sussistenza, l’ ...
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(sp. e port. Guyana o Guayana) Vastissima regione dell’America Meridionale, costituita di montagne e tavolati granitici e compresa tra l’Oceano Atlantico, il Bassopiano delle Amazzoni e i Llanos dell’Orinoco. [...] e la G. Francese. La popolazione indigena è ormai ridottissima di numero e soggetta a un sempre più rapido processo di acculturazione; popolazioni di lingua aruaca sono stanziate lungo gran parte della fascia costiera (Locono, Palicur) e nelle savane ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Germani
Horst Wolfang Böhme
I germani
L’etnonimo Germani è riferito a diverse popolazioni e tribù dell’Europa [...] Vistola, ossia l’area tra il Meno e il limite settentrionale della media montagna) a un elevato livello di acculturazione.
Nonostante le differenze regionali, che traevano per lo più origine dalle tradizioni precedenti, il gravitare ai confini della ...
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etruschi
Antica popolazione abitante le regioni dell’Italia centrale (Toscana, Lazio settentrionale e buona parte dell’Umbria). Noti nell’antichità con i nomi di tyrsenoi o tyrrhenoi in greco (da cui [...] soluzione oggi proposta non è più quella di una semplice migrazione, bensì quella di un complesso processo di acculturazione, dove gli influssi orientali sono meglio spiegati tramite contatti commerciali già molto antichi, mentre la facies culturale ...
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CALBO, Antonio
Achille Olivieri
Nacque a Venezia verso il 1450, come suggerisce il Priuli, da Alvise. Una vita intensa, la sua, divisa fra lo studio dei classici e dei Padri e il servizio della Repubblica, [...] tutte le tradizioni legate al folclore e alla pietas (culti agrari, tradizioni magiche) delle popolazioni dalmate. Una sorta di acculturazione di cui il C., accanto al Sisgoreo, fu uno dei più attivi assertori, infatti, "rem divinam praesertim et ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] tra teoria e pratica storiografica già a suo tempo rilevata da Momigliano.
I modi del contatto e i processi di acculturazione sono stati fatti comunque valere anche all'interno delle aree tradizionali della ricerca di storia antica (Grecia e Roma ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I barbari
Alessandra Melucco Vaccaro
I barbari
Il termine deriva dal greco βάρβαρος (“straniero”); analogamente al [...] al cristianesimo dei Longobardi e la continuità degli scambi con l’area bizantina. Tuttavia i processi di acculturazione, ricostruiti in base alla composizione dei corredi, sono ancora oggetto di letture contrapposte (Bierbrauer 1980; Jørgensen 1991 ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Aurunci
Pierfrancesco Talamo
Gli aurunci
Antica popolazione italica, nota nelle fonti classiche anche con il nome di Ausoni. Il problema delle origini è piuttosto [...] non forma comunque un’unica area omogenea al suo interno. Esistono infatti dinamiche del popolamento e livelli di acculturazione diversi in zone distinte. Grazie al rapporto diretto con Capua e al coinvolgimento lungo i percorsi terrestri attivi ...
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La politica con i sasanidi
Conflitti, diplomazia e nuove problematiche religiose
Andrea Piras
I primi tre decenni del IV secolo sono un periodo abbastanza tranquillo per quel che concerne il rapporto [...] questo ultimo punto, all’indomani della rovinosa sconfitta romana a Carre (53 a.C.) e dell’effetto di acculturazione bellica che produce negli sconfitti reazioni che modificano le strutture organizzative dell’esercito5, creando le premesse di future ...
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L’‘epoca’ di Costantino e il Tardoantico
Andrea Giardina
La questione costantiniana si pose nella stessa età di Costantino. Se ci si riferisce al problema classico, oggi largamente superato, della sincerità [...] che prescinde per molti aspetti da essa; un grande fenomeno descrivibile secondo gli schemi più vasti dell’acculturazione. Mazzarino lo vide come un processo che attraversava l’intera società tardoantica. Sottolineò l’importanza delle trasformazioni ...
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acculturazione
acculturazióne s. f. [der. di cultura, sull’esempio dell’angloamer. acculturation]. – 1. Mutamento (totale o, più frequentemente, parziale) della cultura e dei costumi, usanze, riti, ecc. di un popolo in seguito a contatti con...