Seppilli, Tullio. – Antropologo culturale italiano (Padova 1928 - Perugia 2017). Laureatosi nel 1952 in Scienze naturali presso l'Università La Sapienza di Roma, dal 1955 ha assunto la docenza di Antropologia [...] ricerche che avrebbero condotto alla legge Basaglia. Della sua copiosa produzione saggistica si citano qui: La acculturazione come problema metodologico (1955); Le feste contadine di segalavecchia in Umbria: primo rapporto di ricerca (1959 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'economia a Roma
Cristiano Viglietti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’economia romana mostra sin dalle origini una forte vocazione [...] vista, che la perdita d’importanza della agri cultura abbia avuto molto a che vedere con le trasformazioni connesse all’acculturazione che Roma riceve da realtà provinciali portatrici di costumi economici differenti. Tra questi, dal III-IV secolo d.C ...
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VISIGOTI
M. Crusafont i Sabater
Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Dopo la sconfitta del 507 nella battaglia di Vouillé contro i Franchi, i V., che nel corso delle [...] (I Goti, 1994).Rapidamente i V. ariani presero anche in Hispania il comando della società; tuttavia la loro acculturazione romana, come anche la schiacciante superiorità numerica della popolazione locale ispano-romana permettono di affermare che in ...
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VIVARINI, Antonio
Gianmarco Russo
– Nacque, in data imprecisata, da un Michele di Antonio vetraio già documentato in quanto tale nel 1398 (Paoletti - Ludwig, 1899, p. 259), mentre è ignoto il nome della [...] interprete di un delicato linguaggio «umbratile» (Longhi, 1926, 1967, p. 81), per poi votarsi a una più cosciente acculturazione umanistica che lo portò ad allargare i propri interessi alla bottega padovana di Francesco Squarcione, ad Andrea Mantegna ...
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MOMADAY, Navarre Scott
Fedora Giordano
Scrittore statunitense, di discendenza kiowa, inglese e cherokee, nato ad Anandarko (Oklahoma) il 24 febbraio 1934. Cresciuto in riserve indiane in Oklahoma, New [...] al natio pueblo dell'indiano Abele, reduce della seconda guerra mondiale.
Alienato alla sua tradizione per la forzata acculturazione, ridotto a paria della società americana, Abele è l'archetipo dell'indiano moderno. La tecnica narrativa dello stream ...
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Vedi DANUBIANA, Civilta dell'anno: 1960 - 1994
DANUBIANA, Civiltà (v. vol. III, p. 3)
A. Cazzella
vol. III, p. Le recenti ricerche sul Neolitico dell'Europa centrale hanno in parte modificato il quadro [...] preferenza per i depositi di loess, come da tempo evidenziato), sia che si dia particolare importanza ai fenomeni di acculturazione dei gruppi mesolitici locali, il processo risulta comunque assai rapido.
Lo scavo estensivo di diversi abitati e le ...
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vendetta Danno materiale o morale, di varia gravità fino allo spargimento di sangue, che viene inflitto privatamente ad altri in soddisfazione di offesa ricevuta, di danno patito o per sfogare vecchi rancori. [...] sono esclusi dalla v. del sangue per un individuo di classe elevata. In certi casi che, dopo l’acculturazione europea, costituiscono la maggioranza, si preferisce evitare un nuovo spargimento di sangue umano, risarcendo la famiglia della vittima ...
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CULTURALE L'a. c. è una branca delle scienze antropologiche sviluppatasi con tale nome (cultural anthropology) negli Stati Uniti, e quindi entrata come disciplina autonoma nel mondo scientifico e accademico [...] a ulteriori e importanti sviluppi. Verso gli anni Trenta negli SUA si sviluppano anche gli studi concernenti l'acculturazione (R. Redfield, R. Linton, M. Herskovits), ossia i processi di mutamento culturale che intervengono dall'incontro-scontro fra ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le aristocrazie
Giuseppe Albertoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’aristocrazia altomedievale è collegata alla funzione svolta e al [...] messo in evidenza i molti legami sorti in età tardoantica tra Romani e Germani e il conseguente rapporto di reciproca acculturazione.
Quando danno vita ai “regni romano-barbarici” sorti all’interno dei territori che avevano formato l’Impero romano d ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I Longobardi: Castel Trosino
Susanna Cini
Castel trosino
Nome di una località detta sino al XVII secolo Castrum Trusei o Trisei, posta a sud-ovest di Ascoli Piceno.
Fu [...] in base alle fibule ad arco, affermò che si trattava di un cimitero usato soltanto dai Longobardi che avevano avuto un’acculturazione molto lenta e che la necropoli fu utilizzata fino a tutto il primo terzo dell’VIII secolo con tombe senza corredo ...
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acculturazione
acculturazióne s. f. [der. di cultura, sull’esempio dell’angloamer. acculturation]. – 1. Mutamento (totale o, più frequentemente, parziale) della cultura e dei costumi, usanze, riti, ecc. di un popolo in seguito a contatti con...