ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] nel contenuto delle opere offerte dal luogo del culto potenti modelli di retta condotta umana e assidui stimoli di acculturazione. Simbolismo e allegoria diventano usuali forme di comunicazione semantica. Il reciproco integrarsi delle arti, pur l'una ...
Leggi Tutto
GOTI
F. Panvini Rosati
Popolazione germanica insediata all'inizio dell'età augustea nell'area baltica, i G. furono protagonisti della più ampia serie di spostamenti che interessarono le genti indoeuropee [...] El Bovalar (Lérida) è possibile stabilire un rapporto con l'insediamento corrispondente, rende assai arduo ricostruire i processi di acculturazione e delineare rapporti delle necropoli germaniche con il resto del tessuto insediativo e con i luoghi di ...
Leggi Tutto
Popoli e culture dell'Italia preromana. I popoli dell'area medio-adriatica
Gianluca Tagliamonte
I popoli dell’area medio-adriatica
Con l’espressione “cultura medio-adriatica”, introdotta nella letteratura [...] cui definizione, oltre che a fattori strutturali, pare strettamente correlata alla diversa possibilità di contatto e di acculturazione propria dei singoli comprensori. Se le facies locali individuate appaiono soltanto in parte corrispondenti a quelli ...
Leggi Tutto
MILANOLLO
Piero Faustini
– Famiglia di violiniste, la prima delle quali è Domenica Maria Teresa (Teresina), nata a Savigliano, nel Cuneese, il 28 ag. 1827 da Giuseppe Antonio e da Antonina Rizzo, originaria [...] esclusivamente per beneficenza o nei cosiddetti «concerts pour les pauvres», gratuiti e riservati ai bisognosi, secondo innovative istanze di acculturazione per le masse. Passato il lutto per la morte della madre a fine 1869, i concerti per i poveri ...
Leggi Tutto
Libido
Silvia Vegetti Finzi
Il termine latino libido, "desiderio", è usato in psicoanalisi con accezioni diverse: in Freud, indica una forma di energia vitale che rappresenta l'aspetto psichico della [...] sospese. Non a caso, questo periodo viene utilizzato, in ogni società, per i fondamentali processi di acculturazione delle nuove generazioni. Infine l'ultima fase, ovvero quella della genitalità, corrisponde al riconoscimento della differenza e ...
Leggi Tutto
Ricerca archeologica. Lo studio degli elevati
Gian Pietro Brogiolo
Archeologia e architettura
L'analisi stratigrafica di un edificio conservato in alzato differisce dallo scavo di un deposito sepolto [...] 1994; G. Bianchi, L'analisi dell'evoluzione di un sapere tecnico, in E. Boldrini - R. Francovich (edd.), Acculturazione e mutamenti. Prospettive nell'archeologia medievale del Mediterraneo, Firenze 1995, pp. 361-96; F. Doglioni, Stratigrafia e ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Anche le scuole vescovili restano contagiate dalla tradizione pagana delle feste stagionali, legate a [...] igitur, l’invito a uno spontaneo epicureismo non privo di fugaci note nostalgiche. Tutto sommato una complessiva acculturazione dello spettacolo altomedievale e dei suoi protagonisti che poi segue anche più isolati percorsi.
La scelta cristiana del ...
Leggi Tutto
GIOSUÈ (Iosue)
Federico Marazzi
Non conosciamo il luogo e la data di nascita di questo monaco, eletto abate del monastero di S. Vincenzo al Volturno il 20 ott. 792, dopo sei giorni di vacanza seguiti [...] 1994, pp. 63, 65, 67; R. Hodges, Riflessioni sull'archeologia dei grandi uomini nell'alto Medioevo, in Acculturazione e mutamenti. Prospettive dell'archeologia medievale nel Mediterraneo, a cura di E. Boldrini - R. Francovich, Firenze 1995, pp ...
Leggi Tutto
Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] socio-culturale nell’infanzia (M. Mead).
Dagli anni 1930 presero avvio gli studi riguardanti il fenomeno dell’‘acculturazione’, ossia dei mutamenti conseguenti al contatto culturale fra le società native e i portatori della cultura industriale dell ...
Leggi Tutto
(I, p. 730; App. I, p. 57; II, I, p. 67; III, I, p. 39; IV, I, p. 50)
Evoluzione del quadro politico. - La decolonizzazione dell'A. si è praticamente conclusa nel 1975-76 con l'indipendenza raggiunta dalle [...] molto inferiori, su livello europeo, presentano alcuni microstati insulari, come Capo Verde, Maurizio, Seicelle, in cui l'acculturazione europea è stata più rapida, prefigurando un itinerario che altri paesi dell'A. si apprestano a percorrere. La ...
Leggi Tutto
acculturazione
acculturazióne s. f. [der. di cultura, sull’esempio dell’angloamer. acculturation]. – 1. Mutamento (totale o, più frequentemente, parziale) della cultura e dei costumi, usanze, riti, ecc. di un popolo in seguito a contatti con...