Pierluigi Ledda
Il destino di Casa Ricordi e la fortuna delle opere di Verdi sono indissolubilmente allacciati, nel senso che lo sviluppo e il diffondersi delle attività dell’editore milanese furono fortemente [...] dell’epoca. In quegli stessi anni il settore teatrale vive una decisiva fase di sviluppo: ormai strumenti riconosciuti di acculturazione e controllo sociale, i teatri sorgono numerosi in tutta la penisola, e Milano in tal senso è in prima fila ...
Leggi Tutto
La nozione di a. consiste specificamente nella distribuzione della capacità di scrivere e di leggere nelle diverse età e società dalle origini della scrittura sino ai giorni nostri; in quanto tale essa [...] (50% nel 1645 e 98% nel 1714). In Francia la linea Saint-Malo-Ginevra tagliava in due il paese fra un Nord acculturato e un Sud arretrato; nel corso del 18° secolo, mentre nelle regioni settentrionali l'a. superava il 50%, in quelle meridionali ...
Leggi Tutto
CERESA (de' Ceresi), Carlo
Mina Gregori
Nacque il 20 genn. 1609 a San Giovanni Bianco, contrada Grabbia in Val Brembana (Bergamo) da Ambrogio e Caterina, benestanti, ivi trasferitisi dalla Valsassina [...] . insieme con la Madonna col Bambino e s. Giovannino di propr. priv. (Valsecchi, 1972, fig. 11).
Il processo di acculturazione della pittura sacra del C. è probabilmente da collegarsi con il trasferimento a Bergamo e il primo termine di riferimento ...
Leggi Tutto
COMBONI, Daniele
Pietro Chiocchetta
Nacque a Limone sul Garda, in provincia di Brescia, il 15 marzo 1831 da Luigi e Domenica Pace. Dopo gli studi elementari, il 20febbr. 1843 venne accolto nel collegio [...] questi collegi riusciranno centri di acclimatazione e di preparazione pastorale sempre meglio finalizzati alle esigenze dell'acculturazione nel centro Africa del messaggio cristiano. Indefesso lavoro, preceduto e sostenuto da un'incessante opera di ...
Leggi Tutto
ZINI, Zino
Francesco Giasi
ZINI, Zino. – Nacque a Firenze il 15 dicembre 1868 da Gaetano, modenese, e da Penelope Angeloni, perugina. Il padre era stato un esponente del movimento democratico modenese, [...] conferenze, concerti, mostre, visite guidate nei luoghi della cultura, la ridefinizione della funzione dell’intellettuale e l’acculturazione del proletariato divennero per un intero biennio i temi più rilevanti della sua riflessione. Nel 1921 la ...
Leggi Tutto
FUNAIOLI, Gino
Gianfranco Gianotti
Nacque il 2 ott. 1878 a Pomarance, presso Volterra, terzo di cinque figli di Alessandro, avvocato e possidente, e di Albina Cercignani. Compiuti gli studi liceali [...] di pigre pratiche imitative, ma quale legge del divenire umano, criterio selettivo che regola i fenomeni di acculturazione e orienta in direzioni autonome compositi patrimoni culturali in cui si fondono esperienze proprie e prestiti altrui. Su ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La data del 9 novembre 1989 non indica solo il fallimento della Repubblica Democratica [...] lavoro, l’organizzazione della burocrazia, ma anche il sistema scolastico e universitario. È richiesto un enorme sforzo di acculturazione che provoca anche moti di rigetto e sentimenti di amarezza. I politici non colgono l’occasione di rivedere, in ...
Leggi Tutto
Popoli e culture dell'Italia preromana. I Reti
Franco Marzatico
I reti
Si deve a Catone il Vecchio la prima menzione del termine “retico”, utilizzato per identificare un vino molto apprezzato, come [...] ci informa che una parte delle popolazioni insediate nel territorio retico fu romanizzata attraverso un processo di progressiva acculturazione e che le guerre retiche coinvolsero solamente alcune aree dove tali testimonianze sono sporadiche e dove si ...
Leggi Tutto
Territorio e territorialità
Angelo Turco
Il processo di territorializzazione
T. e t. sono due concetti chiave per comprendere l'influenza che gli assetti geografici delle attività umane hanno sulla [...] al suolo una relazione dissimmetrica tra corpi sociali e può configurarsi secondo tre modalità fondamentali: 1) come acculturazione, allorquando il processo, pur ispirato a principi e quadri normativi esterni, riesce a essere governato dalla società ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Roshdi Rashed
Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Gli storici delle scienze e della [...] produzione creatrice. Questa dottrina, per lo meno ingenua, vede per così dire nella traduzione soltanto un desiderio di acculturazione. Ma tanto la dottrina quanto la rappresentazione della traduzione su cui si fonda si scontrano con diversi fatti ...
Leggi Tutto
acculturazione
acculturazióne s. f. [der. di cultura, sull’esempio dell’angloamer. acculturation]. – 1. Mutamento (totale o, più frequentemente, parziale) della cultura e dei costumi, usanze, riti, ecc. di un popolo in seguito a contatti con...