. L'Opera Nazionale Dopolavoro (O.N.D.) fu fondata con r. decr.-legge 1° maggio 1925 col compito di promuovere l'istituzione e il coordinamento di enti intesi a elevare la coscienza civile e a migliorare [...] sviluppata l'organizzazione dopolavoristica femminile, in accordo con la segreteria centrale dei fasci , e hanno promosso 31.513 concerti musicali e corali. Da citarsi il concorso bandistico corale e musicale in Roma, a cui parteciparono 71 bande ...
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RIEMANN, Karl Wilhelm Julius Hugo
Alfredo Bonaccorsi
Musicologo, nato il 18 luglio 1849 a Gross-Mehlra (Sondershausen) in Germania, morto a Lipsia il 10 luglio 1919. Fece dapprima studî giuridici, storici [...] sono state segnate dal R. in ogni campo delle discipline musicali, tra le quali la teoria armonistica.
Il sistema dell'armonia Il R. considera e scopre il senso armonico di ogni accordo come risulta dalla natura e dalla tendenza risolutiva delle note ...
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Compositore, nato a Parigi verso il 1623, morto a Londra nel febbraio o nel marzo 1677. Alunno del celebre organista e clavicembalista J. de Chambonnières, fu nel 1655, poco dopo il suo matrimonio, nominato [...] di ariette, di canzoni e, nel 1658, di una sorta di commedia musicale: La muette ingrate, scritta a tre voci, in forma di dialogo, senza impiego e partî per l'Inghilterra; ivi si accordò col francese Louis Grabu, soprintendente della musica del re, ...
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Musica. - Se, genericamente, comporre significa, come si trova scritto in tutti i lessici, mettere insieme, comporre musica vorrà dunque dire mettere insieme suoni differenti. Non, però, un suono sopra [...] , e ogni gruppo di essi e - per estensione - ogni successione di accordi, ogni melodia, ogni modulazione, e via dicendo, sia messa al suo giusto Stoccarda 1902-03; V. D'Indy, Cours de composition musicale, Parigi 1912. V. anche: S. Copertini, Studio ...
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Si chiamano così i suoni di varia altezza che, dal grave verso l'acuto, si producono insieme con un suono considerato fondamentale; p. es. rispetto al do grave.
I suoni 7, 11, 13 e 14 sono un po' calanti. [...] dall'orecchio, quando si ascolti con attenzione un suono musicale; la loro percezione è meno facile di quella del armonica (1722); difatti gli armonici suggeriscono naturalmente l'accordo maggiore. E poiché riuscirono vani gli sforzi per spiegare ...
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VITTORINI, Elio
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Siracusa il 25 luglio 1908. Da ragazzo fece l'operaio. Si rivelò intorno al 1927, nell'ambiente fiorentino di Solaria. Trasferitosi a Milano, diresse, [...] porta ad estreme crudezze verbali, il V. ritrova questo accordo nel racconto Il Sempione strizza l'occhio al Fréjus ( donne di Messina (ivi 1949): che, nello sviluppo quasi musicale di quei temi, hanno pagine anche superiori, artisticamente, alla ...
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. Termine greco (ἀνάκρουσις, da ἀνακρούειν "cominciare a batter la lira, preludere") che nel testo di Strabone (IX, p. 421: secondo alcuni editori nella forma ἄγκρουσις) ha il significato generico di "preludio [...] sillaba colpita dall'ictus. Questa concezione aveva, nella metrica hermanniana, il fine di metter d'accordo la metrica antica con i sistemi musicali moderni, che considerano fuori battuta tutto ciò che nella melodia, precede il primo tempo forte ...
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Dal significato generale, cioè di qualunque cambiamento che avviene nella natura o in qualsiasi corpo, si passa al duplice significato assunto dalla parola nel campo musicale. Nella teoria dei secoli XIII-XVII, [...] principio del '700, che G. F. Rameau credette spiegare il modo minore indipendentemente dalla teoria di Zarlino, considerando gli accordi minori come maggiori alterati, cioè con la 3ª abbassata di 1/2 tono. Alla luce della teoria odierna (v. armonia ...
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Si dà il nome di arpeggio al modo di eseguire un accordo, in quanto i suoni che lo compongono non vengano fatti sentire tutti insieme con unica percussione, ma l'uno dopo l'altro, in vibrazioni successive [...] più piccolo di quello in cui sono notati i suoni dell'accordo, ai quali, per altro, le notine dell'arpeggio siano congiunte 'interprete.
Gli arpeggi possono anche succedersi in riproduzioni ritmiche variabili e costituire un disegno musicale organico. ...
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. Attualmente è il rapporto di due suoni che differiscono fra loro secondo l'accordo matematico e, talvolta, anche secondo la notazione, ma s'identificano nella pratica musicale del nostro sistema temperato: [...] , tentandone varie interpretazioni matematiche. Il risultato di tali ricerche fu la scoperta del principio che la nostra pratica musicale non dà e non può dare per ciascun suono che la media approssimativa dei diversi valori matematici che vi ...
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accordare
v. tr. [lat. mediev. accordare «conciliare», der. di cor cordis sul modello del lat. concordare; nel sign. 2 a, e più ancora nel sign. 2 d, raccostato a corda] (io accòrdo, ecc.). – 1. Mettere d’accordo, conciliare: non sarà difficile...
accordo
accòrdo s. m. [der. di accordare]. – 1. Concordia, armonia di sentimenti in una o più cose: c’è stato sempre fra loro un buon a.; essere in buon a.; buon a. fra marito e moglie, fra suocera e nuora; andare, essere d’a.; siamo d’a....