GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] Il monaco certosino, ma personaggio di rilievo nella Firenze di allora, Leonardo Buonafé, che ricopriva l'incarico di spedalingo di S massima parte, agli inizi del successivo 1523, in accordo con l'uso cronologico fiorentino.
Soprattutto nella tavola ...
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GHIBERTI, Lorenzo
Carlo La Bella
Sono contraddittorie le indicazioni documentarie relative alla nascita del G., che nelle portate al Catasto di Firenze dal 1427 al 1442 dichiarava di essere nato nel [...] accordi contrattuali del gennaio del 1451 prorogò di venti mesi la data di scadenza dell'impresa. L'opera di Italiani, XXXVIII, Roma 1990, p. 382; D. Finiello Zervas, Lorenzo Monaco, L. G. and Orsanmichele, in The Burlington Magazine, CXXXIII (1991), ...
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PETERZANO, Simone
Maria Cristina Terzaghi
PETERZANO, Simone. – Figlio di Francesco di Maffeo (Petrò, I Peterzani tra Bergamo…, in corso di stampa), nacque a Bergamo molto probabilmente nel 1535, come [...] 1998 acquistata dalla Pinacoteca di Brera, e due Sacre Famiglie con angeli e santi, la prima passata in un’asta a Monaco nel 1967 (Gregori, 2002) hanno permesso di appurare, tra l’altro, che al momento dei primi accordi Peterzano era ancora cittadino ...
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PANZA di Biumo, Giuseppe
Roberta Serpolli
PANZA di Biumo, Giuseppe. – Nacque il 23 marzo del 1923 a Milano da Ernesto – nominato conte di Biumo dal re d’Italia Vittorio Emanuele III nel 1940 – e da [...] fu l’attività dei galleristi Heiner Friedrich (Colonia, Monaco), John Weber (New York), Gian Enzo Sperone (Milano integrate), una parte della raccolta di arte extraeuropea, oggetti e arredi. Panza assicurò un accordo tra il FAI e il Guggenheim ...
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MAGANZA, Alessandro
Alessandro Serafini
Figlio del poeta e pittore Giovanni Battista e, probabilmente, di Thia Dal Bianco, nacque a Vicenza nel quartiere di S. Pietro prima del 1556. Avviato dal padre [...] e Monaco (Staatliche Graphische Sammlung), in questa come in altre occasioni decorative, permette innanzi tutto di valutare di S. Vito di Leguzzano intorno al 1600.
Nel 1603 il M. prese accordi per dipingere un ciclo di tele destinate al soffitto di ...
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FERRUCCI, Romolo (detto del Tadda)
Sandro Bellesi
Figlio dello scultore Francesco di Giovanni, detto del Tadda, nacque a Fiesole (Firenze) il 29 sett. 1544 e fu battezzato il giorno successivo con i [...] legale. Oggetto di questa contesa fu un'arme in pietra per F. Gabburri non conforme agli accordi prestabiliti.
Il monaco camaldolese in S. Maria degli Angeli a Firenze con il nome di Bernardino, e Camilla, coniugata Terzoni (Arch. di Stato di ...
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CHECCHI, Arturo
Antonio Pandolfelli
Nacque da Emilio ed Erminia Vannucci il 29 settembre 1886 a Fucecchio (Firenze), dove, studente delle scuole professionali, fu avviato allo studio del disegno da [...] di cui, per altro, il C. stesso afferma non aver fatto esperienza alcuna, nonostante un viaggio giovanile a Monaco e leggera, con tonalità meno accese e accordi cromatici più sottili, evocatori di un'intimità familiare dimessa e vagamente melanconica. ...
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LEONARDO di Simone
Manuela Gianandrea
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo maestro vetraio, tra i più attivi e richiesti della Toscana del tardo Trecento. La prima opera documentata [...] Francesco di Marco Datini che proprio al monaco vetraio commissionò l'occhio in vetro per la chiesa didi colori e di accostamenti non troppo variata, ma raffinata e ricercata negli accordi (Acidini Luchinat, p. 277; Gianandrea). Proprio l'analisi di ...
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CURLANDO (Corlando, Churland)
Luciano Tamburini
Pittori torinesi - padre e figlio - che, pur dominando per circa un quarantennio a cavallo dei secc. XVII-XVIII la scena aulica torinese, non lasciarono [...] e destinate a Roma. Nel 1682 era priore della Compagnia torinese di S. Luca.
Evidentemente è dovuta agli stretti legami tra la corte di Baviera e quella sabauda la chiamata a Monacodi Giovanni Battista nel 1690 per la decorazione del salone delle ...
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la qualunque loc. s.le f. (iron.) Una cosa qualunque che viene detta a sproposito, per superficialità o incapacità di argomentare, talvolta con lo scopo di abbindolare chi ascolta. ◆ È corretto l'utilizzo dell'espressione "la qualunque"? - Premesso...
transatto
part. pass. e s. m. [dal lat. transactus, part. pass. di transigĕre «transigere»; sostantivato nel lat. tardo transactum, in espressioni come in transactum, in transacto «mediante un accordo», e quindi «in modo definitivo»]. – Nel...