MARGARITO di Brindisi
Andreas Kiesewetter
MARGARITO (Megareites) di Brindisi. – Non sono noti né luogo né data di nascita di M. e sulla sua provenienza sono state formulate diverse ipotesi. Talvolta [...] 1190 sull’isola di Patmos dal monaco bizantino Teodosio, fa rilevare chiaramente che M. era un pirata di umili origini di Megara, nell’ e Genova e rendere difficoltosa la via per futuri accordidi pace. La rinuncia a una vittoria quasi certa potrebbe ...
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GOZZADINI, Gozzadino
Giorgio Tamba
Nacque a Ferrara intorno al 1370 da Simonino di Gabione e da Francesca di Bartolomeo Constabili. Non si hanno notizie di suoi fratelli o sorelle.
Simonino, stabilitosi [...] il precedente operato, essi disposero l'immediata liberazione di Marco Condulmer, quale primo passo nella direzione di un ripristino dell'alta sovranità pontificia, che fu poi sancita dagli accordidi Firenze del 27 sett. 1434.
Il ritorno a ...
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VIOLANTE BEATRICE di Baviera
Giulia Calvi
VIOLANTE BEATRICE di Baviera. – Nacque a Monacodi Baviera il 23 gennaio 1673 da Ferdinando Maria Wittelsbach, duca di Baviera ed elettore del Sacro Romano [...] . Solo dietro il permesso accordato dal padre di un viaggio a Venezia, Ferdinando cedette ai progetti matrimoniali di Cosimo che iniziò perciò a intavolare trattative con la corte diMonaco, ottenuta anche l’approvazione di Francia e Impero alle ...
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GIORDANO, Annibale Giuseppe Nicolò
Giuseppe Fonseca
Nacque ad Astalonga, frazione di San Giuseppe d'Ottajano (oggi San Giuseppe Vesuviano), il 20 nov. 1769 da Michele, medico nella corte di Ferdinando [...] individuato da Amodeo nel monaco filoborbonico Luigi Telesio) estensore d'una Appendicetta all'Elogio di Niccolò Fergola, apparsa a Repubblica nel giugno, fu di nuovo imprigionato e, dopo il mancato rispetto degli accordidi capitolazione da parte dei ...
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GRIMALDI, Giovanni
Riccardo Musso
Quartogenito di Raniero (II) e di Isabella, nacque, probabilmente a Mentone, intorno al 1375.
Il padre, figlio di Carlo "il grande", primo signore di Mentone, aveva [...] " Grimaldi, ai quali venne dato in custodia il castello inferiore diMonaco, che avrebbe dovuto essere restituito al Comune di Genova qualora il G. non avesse tenuto fede ai patti.
L'accordo, che garantiva al G. un cospicuo sussidio annuo, è stato ...
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CICALA, Battista
Giovanni Nuti
Nato, probabilmente a Genova, da Bartolomeo, del ramo degli Scarsi, nell'anno 1407 fece parte del Collegio dei giudici e. dei Consiglio degli anziani della Repubblica [...] doge lo utilizzò nel tentativo di giungere ad un accordo col duca, attraverso la mediazione di papa Mutino V: il 5 diMonaco e alleato di Genova; nello stesso tempo fu nominato nella commissione incaricata di superare le divergenze con la Comunità di ...
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FREGOSO (Campofregoso), Pietro
Giustina Olgiati
Secondo di questo nome, figlio di Battista (I) e della sua prima moglie, Violante Spinola di Opizzino, nacque intorno al 1417, presumibilmente a Genova. [...] , e a stringere nuovi accordidi carattere commerciale con il sultano di Tunisi. Nel mese di luglio, a seguito dell'arrivo di richieste di aiuto da parte della colonia genovese di Pera, minacciata dai preparativi di guerra di Maometto II, organizzò l ...
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VITTORIO EMANUELE III di Savoia, re d'Italia
Paolo Colombo
VITTORIO EMANUELE III di Savoia, re d’Italia. – Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro di Savoia nacque da Umberto I e Margherita di Savoia [...] opportuno chiedere al re il rientro nella capitale. Saltato ogni accordo, il primo ministro, nella notte del 26 ottobre, telegrafò per servizi resi alla Patria.
Ma nella conferenza diMonaco (29-30 settembre 1938) Mussolini passò per salvatore ...
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ZACCONI, Giulio Cesare (in religione Lodovico). – Nacque a Pesaro l’11 giugno 1555, figlio di Matteo e di Margherita, e fu battezzato l’indomani come Giulio Cesare. Secondo quanto si apprende dalla sua [...] ferma nei magazzini di Polo, si recò a Venezia per ritirare tutte le copie e prendere accordi con Bartolomeo Carampello, rifiutò la proposta di assumere il priorato diMonaco e il provincialato della Germania.
L’attività di scrittore fu assai ...
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VEROVIO, Simone
Saverio Franchi
Orietta Sartori
– Fiammingo, è documentato per la prima volta nel cinquecentesco Liber Confraternitatis B. Marie de Anima Teutonicorum de Urbe (Roma 1875, p. 167), dove [...] e in almeno un esemplare la data 1595 (Monacodi Baviera, Bayerische Staatsbibliothek); contiene diciotto componimenti a tre di combinare più note in verticale, per rappresentare accordidi due o più suoni in simultanea, sia di raggruppare sequenze di ...
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la qualunque loc. s.le f. (iron.) Una cosa qualunque che viene detta a sproposito, per superficialità o incapacità di argomentare, talvolta con lo scopo di abbindolare chi ascolta. ◆ È corretto l'utilizzo dell'espressione "la qualunque"? - Premesso...
transatto
part. pass. e s. m. [dal lat. transactus, part. pass. di transigĕre «transigere»; sostantivato nel lat. tardo transactum, in espressioni come in transactum, in transacto «mediante un accordo», e quindi «in modo definitivo»]. – Nel...