Cronista milanese (n. 1077 circa - m. dopo il 1137). Dopo una giovinezza avventurosa, entrò (1099) come accolito nella chiesa di S. Paolo, e fu fatto diacono dall'arcivescovo Giordano (1111) da lui prima [...] osteggiato; ma poi, per nuovi contrasti, fu spogliato di ogni beneficio. Il nuovo arcivescovo Anselmo lo nominò capo dei cappellani (1126). Ostile a Bernardo di Chiaravalle, appoggiò Corrado di Hohenstaufen, ...
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SERGIO II
Ilaria Bonaccorsi
Nato a Roma nel 785 o nel 795, apparteneva a una nobile famiglia romana, la stessa dei pontefici Stefano IV e Adriano II. Rimasto orfano all'età di dodici anni fu accolto [...] da Leone III nella "schola cantorum" del Laterano dove ricevette la sua istruzione; dallo stesso pontefice fu promosso accolito; in seguito Stefano IV lo fece suddiacono e Pasquale I lo nominò presbitero del titolo di S. Silvestro, chiesa situata ...
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SERGIO I, santo
Vera von Falkenhausen
Secondo il Liber pontificalis, unica fonte di informazioni su di lui, S. nacque a Palermo. Il padre Tiberio era di origine sira, della regione d'Antiochia; è probabile [...] . venne a Roma, ove fu accolto nel clero e ricevette l'educazione superiore nella "schola cantorum". Nel 680 circa S. divenne accolito; poi, da papa Leone II, anch'egli di origine siciliana, fu ordinato presbitero del titolo di S. Susanna, una chiesa ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] tale L. considera Roma sua patria.
Durante il pontificato di Celestino si legge, nella lettera 191, 1 di Agostino, che un accolito della Chiesa di Roma, di nome Leone, fu inviato nel 418 in Africa per consegnare al vescovo Aurelio di Cartagine una ...
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BRACCI, Marco
Roberto Zapperi
Appartenente a una famiglia di mercanti originaria di Vinci, trasferitasi in Firenze nel corso del sec. XIII, nacque in data imprecisata nella seconda metà del secolo XV [...] VI, Clemente VII, Paolo III, Giulio III). Da Leone X fu beneficato di vari uffici e benefici ecclesiastici: accolito-cappellano, protonotario apostolico, scrittore apostolico, il 7 marzo 1517 fu nominato addirittura conte palatino. Una dignità quest ...
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INNOCENZO IV
AAgostino Paravicini Bagliani
Sinibaldo Fieschi nacque a Lavagna (Genova) non oltre il 1190 da una delle famiglie più potenti della costa orientale della Liguria che dominava su un'ampia [...] simbolizza certamente la città di Roma. Costantino esce da una porta; egli non porta la corona, che viene invece tenuta da un accolito che si trova sulla porta della città. L'imperatore conduce un cavallo con la sinistra e porge la tiara al papa che ...
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Diritto
Organo a titolarità politica, chiamato a rispondere in Parlamento dell’andamento complessivo della propria organizzazione ministeriale e dei singoli atti che da essa promanano (art. 95, 2° co., [...] diacono, oppure è richiesto dalla natura stessa della celebrazione, come i ministranti (che servono all’altare), il lettore, l’accolito, il commentatore, il salmista, il cantore e i membri della schola.
M. del culto Nome generico, usato soprattutto ...
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CAIO, santo
Francesco Scorza Barcellona
A C. (o Gaio), successore di Eutichiano, il Catalogo Liberiano attribuisce un pontificato di dodici anni, quattro mesi e sette giorni, per il periodo dal 17 dicembre [...] aggiunge che C. stabilì i sette gradi dell'ordine sacro da percorrere fino all'episcopato - ostiario, lettore, esorcista, accolito (sequens), suddiacono, diacono, presbitero e vescovo - e che assegnò ai diaconi le regiones della città di Roma. La ...
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SIRICIO, santo
Elena Cavalcanti
Nacque a Roma; il padre si chiamava Tiburzio. S. successe a Damaso poco dopo la morte di questi avvenuta l'11 dicembre 384, e il suo pontificato durò quindici anni. Fonte [...] sposato una sola volta e con una donna al suo primo matrimonio, fino all'età di trent'anni può divenire solo accolito e suddiacono; se accetta dall'inizio la norma della continenza, può essere ordinato presbitero dopo cinque anni e vescovo dopo dieci ...
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accolito
accòlito (ant. acòlito) s. m. [dal lat. eccles. acoly̆thus, che è dal gr. ἀκόλουϑος «compagno di viaggio», comp. di ἀ- copulativo e κέλευϑος «sentiero»]. – Chierico che ha ricevuto l’accolitato; nell’antica liturgia aveva il compito,...
accolita
accòlita s. f. – Variante di accolta, usata da G. Gozzano in una sua poesia (Torino, v. 23): Ed il poeta, tacito ed assente, Si gode quell’accolita di gente Ch’à la tristezza d’una stampa antica.