BERENGARIO I, duca-marchese del Friuli, re d'Italia, imperatore
Girolamo Arnaldi
Nacque da Eberardo, conte-duca-marchese del Friuli, "vir nobilissimis Francorum natalibus oriundus" (Translatio s. Calixi [...] di cui disponiamo (nell'ipotesi più favorevole: Ceneda, Treviso, Vicenza, Monselice); ma che, qualora si ponga invece l'accento sul "quasi ", ha pure il merito di richiamare indirettamente l'attenzione sugli strettissimi rapporti che gli Unrochingi ...
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COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] evidenziando con un sistema sottilissimo di allegorie le diverse componenti del regime baronale, il secondo ponendo l'accento sull'aspirazione ad un regime migliore.
Durante lo spettacolo organizzato in S. Giovanni in Laterano per commentare ...
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Persecuzioni e tolleranza cristiana e pagana
Arnaldo Marcone
I rapporti tra la Chiesa cristiana e lo Stato romano sono complessi. Si devono tuttavia evitare le semplificazioni.
Non è corretto, infatti, [...] alla base di molti atti di martiri. Si considerino, ad esempio, gli Acta Cypriani (scritto testualmente complesso), ove l’accento della polemica batte sul fatto che il martire ha voluto unirsi a «homines nefariae conspirationis», così da dichiararsi ...
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Militari
Gianfranco Pasquino
Premessa: la sfera militare e la modernizzazione
Guerre, soldati, comandanti militari sono sempre esistiti. I soldati, sebbene riluttanti, spesso sono stati costretti a [...] interessi. Appare di gran lunga più corretto e più utile riservare il termine militarismo a quelle modalità operative che pongano l'accento sulla forza e sulle pallottole e non sul dialogo e sui voti, e a quelle società che siano caratterizzate dal ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Giovio
Franco Minonzio
Storico tra i più autorevoli nell’età sua, Paolo Giovio andò incontro a un pesante e duraturo discredito a partire dalla seconda metà del Cinquecento fino alla rivalutazione [...] di selezione del ceto politico e militare, ove il lignaggio è sempre anteposto al valore; l’aver posto l’accento sul progressivo smarrimento della capacità di presa sulla realtà da parte della cultura umanistica italiana, sovente scaduta a mediocre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gaetano Salvemini
Fulvio Conti
Storico e uomo politico, per tutta la vita concepì questi due ambiti di attività come strettamente correlati. Animato da un profondo senso morale, trasse dalla contemporaneità [...] . In questo scritto e in un altro di poco successivo (L’Italia politica nel secolo XIX, 1925) Salvemini poneva l’accento sulle diverse condizioni delle regioni del Nord, dove la presenza di una numerosa e florida borghesia avrebbe consentito di ...
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Puglia
Jean-Marie Martin
Apulia è il nome di una provincia dell'Italia imperiale romana, e designa ancora oggi una regione amministrativa italiana (Puglia) che comprende, fra l'altro, la maggior parte [...] non riuscirono a impostare un regime signorile 'classico', per mancanza di un indominicatum, e dovettero mettere l'accento sui diritti pubblici, introducendo le banalités francesi.
La Terra d'Otranto, le cui possibilità economiche erano poco diverse ...
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BIRAGO, Andrea
Nicola Criniti
Appartenente ad una nobile ed antica famiglia, nacque a Milano, probabilmente nell'ultimo decennio del secolo XIV, da Mafiolo, uno dei personaggi più rappresentativi della [...] , e da ambasciatori veneti, che lo invitarono ad accettare senz'altro il fatto compiuto: essi ponevano infatti l'accento sull'alleanza decennale stipulata il giorno avanti tra Venezia e Milano e la cui funzione era ovviamente antisforzesca (29 ...
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CEVA GRIMALDI PISANELLI, Giuseppe, marchese di Pietracatella, duca delle Pesche
Alfonso Scirocco
Nato a Napoli l'8 sett. 1777 da Francesco Maria e da Maria Spinelli dei principi di Cariati, dopo la [...] di stampa, a venire incontro alle richieste di autonomia della Sicilia. Il C. concludeva mettendo l'accento sulla moderazione delle sue proposte: proprio perché avverso ai regimi costituzionali, egli riteneva necessario fare qualche sacrificio ...
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BAIAMONTI, Antonio
Angela Tamborra
Nato a Spalato in Dalmazia, il 3 sett. 1822, da nobile famiglia probabilmente originaria di Parenzo in Istria, e divenuta spalatina da oltre trecento anni, il B. ricevette [...] e le masse rurali slave. Di qui l'insistenza del B., ben desideroso di elevare l'elemento slavo, nel porre l'accento, per tutti, sul problema delle libertà dalmate. Significativo fu il successo personale riuscendo eletto deputato nel 1867 alla dieta ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...